Undead Trinity, webcomic zombie italiano: intervista agli autori Angelo Ferrari e Riccardo Farina

Undead Trinity, webcomic zombie italiano: intervista agli autori Angelo Ferrari e Riccardo Farina

Undead Trinity è un nuovo fumetto sugli zombie. Ci chiediamo: “perchè dovremmo leggere un altro fumetto di zombie???” Facciamocelo spiegare da Angelo Ferrari (testi) e Riccardo Farina (disegni).

Undead Trinity è un nuovo fumetto sugli zombie. Ci chiediamo: “perchè dovremmo leggere un altro fumetto di zombie???”
Innanzitutto gli autori ci dicono che è un BEL fumetto di zombie. Ma questo forse non basta.
Però potrebbe aiutare sapere che  è ambientato in Italia. E noi tutti sapremmo come affronteremmo uno zombie, se fossimo americani! Ma gli italiani, invece, come si comporterebbero trovandosi faccia a faccia con un morto-vivente?
Dalle prime pagine pubblicate online non sappiamo granché, ma i disegni marcati e i colori innaturali, i forti contrasti e le tante ombre, creano un’atmosfera cupa e alienata che rende l’ambientazione quasi irreale e che lascia una strana sensazione di ansia… eppure di zombie ne vediamo a malapena uno nelle prime poche pagine.

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Gli autori sono Angelo Ferrari ai testi e Riccardo Farina ai disegni.
Angelo Ferrari, classe ’85, appassionato di cinema e fumetti lascia gli studi universitari per dedicarsi al cinema. Dall’incontro fortuito con Riccardo nasce l’idea di Undead Trinity.
Riccardo Farina, classe ’80, frequenta la Scuola del fumetto di Milano. Ha pubblicato una storia breve sulla rivista Heavy Metal. Con Undead Trinity unisce per la prima volta i suoi due interessi: il web e il fumetto.
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Prima di parlare del fumetto, devo dire che la vostra biografia mi ha colpito. Non siete riusciti a ricreare il virus T in laboratorio e allora vi siete dedicati al fumetto… mi chiedo: e se fosse andata diversamente?
Ahah! Cavoli le possibilità sarebbero state infinite… avremmo potuto rovesciare regimi, conquistare il mondo o entrare nel campo delle armi biologiche! Ma conoscendoci è molto probabile che avremmo aperto un’agenzia di stunt per rifornire il mondo cinematografico o cose simili… vuoi sparare in faccia ad un personaggio ma non sei contento del make-up e sei allergico alla C.G.? La ditta “Ferrari & Farina” ti fornisce uno zombie fresco fresco a cui far esplodere la testa! Sperando che la Lega per la Protezione del Non Morto non sollevi problemi di etica… ovviamente!

In questo periodo siamo letteralmente invasi da zombie. The Walking Dead fa ascolti record e l’horror-zombie sembra il genere apocalittico più in voga. Non temete sia un tema troppo sfruttato, che non ha ormai niente di nuovo da dire? Questo momento d’oro del genere zombie, anziché essere un’opportunità per voi, rischierà al contrario di lasciar passare inosservato il vostro fumetto. Insomma, il mercato potrebbe essere saturo…
Si, ci pensiamo costantemente. È una mezza fregatura ma già quattro anni fa quando abbiamo iniziato a pensarci ci dicevano “gli zombie sono bolliti, troppa roba!”.
Eppure abbiamo continuato. La storia degli zombie è piena di alti e bassi, c’è stata una decade in cui sembravano relegati solo al mercato videoludico e a qualche piccola produzione cinematografica e poi: il grande ritorno. Questo significa che la fame di zombie non viene mai realmente saziata e lo diciamo da fan, rendergli omaggio con un webcomic è il minimo che possiamo fare per averci divertito ed affascinato per anni e anni! Per la saturazione del mercato e per crearci un po’ di visibilità dobbiamo andare oltre al semplice concetto di “è un fumetto di zombie”, dobbiamo pensare che “è un bel fumetto di zombie”. Speriamo di aver fatto un lavoro così interessante e particolare da poter superare lo scoglio della moda. 

Entriamo nel merito della vostra opera: qual è la sua struttura? Quante volte esce? Quanti numeri saranno? Verrà distribuito solo online?
UNDEADTRINITY è enorme. Saranno tre grossi capitoli (PATER, FILIUS e SPIRITUS) da circa 120 pagine l’uno e nel corso della pubblicazione ci sarà spazio anche per mini-storie autoconclusive da 3 pagine l’una. Non saranno messe online subito tutte le 120 pagine di PATER (il primo capitolo, quello tutt’ora in corso) ma ogni Venerdì ne verranno caricate un po’ (dalle 2 alle 5) e la pubblicazione durerà davvero parecchio tempo… la metà di PATER dovremmo raggiungerla ad Aprile!
Per il cartaceo la scommessa è dura, 2013-0d1-18-pag39enganche se ci piacerebbe poter vedere il nostro lavoro stampato è davvero troppo presto per pensarci.

Nel primo numero non si vedono zombie, se non alla fine. E neanche tanto bene dato che l’unico  che incontriamo ha corpo e viso completamente coperti. Ma che genere di zombie saranno i vostri? Seguiranno le linee guida dettate al cinema dal papà del genere Romero?
Beh non pensiamo che si dovrebbe considerare l’uscita del Venerdì come “numero” ma bensì come “aggiornamento”. La storia si aggiorna continuamente e prosegue sino a pagina 120 (circa). Ed è lì che si tirano le somme. Quello che abbiamo visto nelle prime 13 pagine è uno zombie un pò particolare: veste con una sacca da morto, semina un campo e dietro di lui s’addensano delle nubi un po’ strane. Ovviamente su questo zombie in particolare non possiamo dire nulla. Per gli altri zombie: sono i cari e vecchi Romeriani.

In questo primo aggiornamento non sappiamo neanche i nomi dei personaggi che incontriamo. Potete darci qualche anticipazione sui prossimi sviluppi?
Nono. Ma possiamo giustificare la cosa: iniziamo lentamente, è in tutto e per tutto una giornata di lavoro. Piano piano conosciamo (o conosceremo) tutti i personaggi della storia e le interazioni tra loro. Nell’uscita di Venerdì conosceremo il nome del protagonista, ad esempio.

Un fumetto zombie ambientato in Italia credo non si fosse mai visto prima. Quale città e per quale motivo farà da sfondo a questo fumetto?
Beh a noi viene in mente Zombie Gay in Vaticano ma effettivamente il Vaticano non è Italia. Se davvero nessuno avesse mai scritto uno zombie comic ambientato in Italia è perfetto: abbiamo già portato un’innovazione! Come scenario dell’azione abbiamo pensato a Pavia, le campagne coperte dalla nebbia mattutina sembrano davvero un’ambientazione horror e per il comportamento dei personaggi è perfetto e ci permette di sbizzarrirci. Un Americano davanti a uno zombie come si comporta? Fucile che tiene rigorosamente in salotto e giù a sparare! Ma un italiano? Per scoprire come la pensiamo bisognerà leggere UNDEADTRINITY!!!

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In questi ultimi anni il fumetto digitale ha preso sempre più piede. Secondo voi è un ripiego per gli autori che non trovano spazio su carta, una vetrina per giovani emergenti, il futuro dell’editoria o cos’altro? Voi perché avete scelto il web?
Pensiamo che sia tutto quello che hai elencato. Il digitale è l’autoproduzione sotto steroidi: raggiungi tutti, senza limiti di formato/colore/pagine e con spese davvero minime. Oltre al fatto che il media stesso ti permette forme di espressione che con la carta non sono possibili (Scott McCloud ci ha scritto un intero libro, ed era fermo alle tecnologie di 10 anni fa!).
Noi ad esempio siamo emergenti ed il digitale ci ha dato l’opportunità di esprimerci artisticamente, di avere una visibilità e di oltrepassare i confini italici. Poi che ci sarà una totale conversione del mercato da cartaceo a digitale mi sembra un po’ esagerato dirlo. Anche noi abbiamo una libreria digitale ma continuiamo a comprare anche le copie cartacee. 

Quali sono i vostri riferimenti fumettistici?
Sono svariati: Mike Mignola, Sean Phillips, Dan Hipp, Warren Ellis, Garth Ennis, Naoki Urasawa… potemmo continuare per pagine e pagine. 2013-01-17-pag38engOgnuno per un motivo diverso: Mignola per il suo stile unico che ha fatto scuola, Dan Hipp per la lezione che ha raccolto da Mignola e che ha saputo rinnovare, Phillips per le sue ombre iperrealistiche che definiscono le forme, Ellis per il suo scrivere politico e arrabbiato, Ennis perché è capace di far toccare i più alti sentimenti del genere umano utilizzando i personaggi più eticamente scorretti di sempre e Urasawa perché è capace di costruire storie che ti emozionano in una manciata di pagine per poi legale tutte in un piano globale da mozzare il fiato!  

Qual è il vostro metodo di lavoro?
Principalmente Angelo scrive e Riccardo disegna. Siamo editor di noi stessi e ognuno di noi due è anche editor dell’altro (non c’erano altre alternative). Ci coordiniamo soprattutto con il web: facebook, Dropbox e mail. È immediato e funzionale. Quando serve discutiamo le grandi idee durante i nostri pranzi di lavoro: principalmente fast food consumato davanti a un film (horror, naturalmente).

Il vostro progetto si esaurirà con la fine della serie a fumetti o prevedete di abbracciare altre arti (cinema, romanzi… merchandising)?
Cavoli. Per ora siamo concentrati sul prodotto che stiamo pubblicando, ed è importante per noi che funzioni in quanto racconto a sè stante. Poi è ovvio che nei nostri sogni più spinti siamo a bere Spritz con Raimi discutendo se UNDEADTRINITY 2: LA VENDETTA dovrà essere lanciato prima o dopo dell’uscita del videogame nei cinema di mezzo mondo.Probabilmente in futuro faremo uno shop online con qualche t-shirt o simili, ma non possiamo dirlo ora con assoluta certezza: per ora i nostri sforzi sono tutti rivolti al fumetto.

Grazie per la vostra disponibilità!

Trovate le uscite di Undead Trinity ogni venerdì su www.undeadtrinity.com

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