Elektra Natchios, l’assassina di origini greche creata da Frank Miller, trova il suo posto accanto a personaggi come Wolverine, Deadpool o Carnage nella collana antologica di Black, White and Blood, che la vede interpretata da una serie di diversi illustri scrittori e disegnatori in una collezione di brevi racconti realizzata con il solo ausilio del bianco e nero e del colore del sangue, il rosso.
Sarà per la vita editoriale più contenuta e dipendente da altri personaggi – Elektra ha avuto solo brevi periodi come titolare di testate o di miniserie oltre ai suoi ruoli all’interno delle testate di altri personaggi, soprattutto Devil – ma rispetto ai volumi precedenti di questa iniziativa, risulta subito evidente come la lettura si presenti più indipendente e autonoma. Certo, non mancano anche qui storie che si collegano a episodi specifici della storia editoriale del personaggio, ma sono collegamenti più rari e meno vincolanti alla comprensione per un lettore neofita.
Non è un caso ancora che alcune storie portino il personaggio della ninja armata di sai anche verso territori inesplorati o ipotetici.
Come capita ad esempio della storia scritta da Charles Soule e illustrata da Mark Bagley con un taglio da classico comic book anni ‘90, Alba Rossa, dove la vediamo fronteggiare dei vampiri. Leonardo Romero scrive e disegna Non il Diavolo, un breve racconto di mafia e vendetta il cui stile grafico richiama alla mente il David Mazzucchelli dei tempi di Devil. Declan Shalvey e Simone D’Armini proiettano invece l’assassina in una storia dal sapore mitologico e dai tratti spigolosi ne Il Cammino Cremisi, mentre con A Doppio Taglio, Peter David e il fotorealista Greg Land ci raccontano una breve storia di salvezza con Wolverine nelle vesti del Guercio come guest star. Al Ewing e Rod Reis realizzano uno dei racconti tra i più interessanti della raccolta, Verite, dove la nostra è un inquietante spettro che sconvolge la vita di due poliziotti, che seguiamo in una gabbia rigida in cui dominano schermi e riprese dalle telecamere. Greg Smallwood porta Elektra in Giappone con Yokai, una storia muta dove dominano un tratto a matita realistico ed estremamente espressivo e uno storytelling dinamico e immersivo. In Evasione, la veterana Ann Nocenti con Federico Sabbatini, dallo stile che strizza l’occhio al manga, ci porta all’episodio più strettamente legato alla continuity, facendo interagire la protagonista con un personaggio creato nelle storie classiche proprio da Nocenti: Typhoid Mary. Paul Azaceta scrive e disegna Con Passione, storia dominata da dettagli e primi piani in cui la donna si confronta proprio con la passione, quella per il diavolo rosso. Armi Preferite di David Pepose e Danilo Beyruth ci portano ad assistere ad un inedito scontro tra Elektra e la Vedova –anzi, le Vedove – Nera, mentre Poteri che non puoi capire permette a Matthew Rosenberg e Alberto Alburquerque di metterla a confronto persino con il Ghost Rider, in una storia meno scontata del previsto. Ci riporta in Giappone l’autrice nipponica Peach Momoko, che in Assassina realizza una storia in cui Elektra diventa protagonista di una fiaba feudale orientale, in una sorta di teaser del progetto Demon Days, in cui l’autrice rilegge l’universo Marvel attraverso fiabe giapponesi.
A chiudere l’albo è Appuntamento, che è un bizzarro ibrido: non è un vero racconto, ma si tratta dell’adattamento di una poesia sulla morte del poeta americano Peter Seeger. A realizzarla Kevin Eastman e Freddie E. Williams III. Eastman ha più di un debito con la protagonista della storia: è infatti uno dei due creatori delle Tartarughe Ninja, la cui fonte d’ispirazione principale fu proprio il ciclo di Devil in cui Frank Miller creò Elektra. Non a caso, il clan dei ninja avversari delle Tartarughe è il clan del Piede, mentre quello di cui è membro l’assassina in rosso è la Mano.
A corredo del volume una galleria delle cover e delle variant originali, dove, accanto ad alcuni dei disegnatori delle storie, si affiancano autori di rilievo come Bill Sienkiewicz. Adam Hughes, John Romita Jr. o Mirka Andolfo.
Seppure, come abbiamo detto, per ora questo è l’albo più fruibile anche da lettori meno inseriti nella continuity storica della Marvel, il progetto Black, White and Blood continua a dimostrarsi interessante ma poco coraggioso, perdendo l’occasione di osare e sperimentare di più, sia sul personaggio che in termini di approccio al racconto fumettistico – tra le altre cose, sarebbe stato interessante in questa occasione, più che vederlo su una banale copertina, trovare Sienkiewicz al lavoro su di un episodio, visto il peso specifico che ha avuto sul mondo del fumetto anche grazie al monumentale Elektra Assassin realizzato insieme a Frank Miller.
Abbiamo parlato di:
Elektra Black, White and Blood
AA. VV.
Panini Comics, 2022
136 pagine, brossurato, colori – 24,00 €
ISBN: 9788828718819