“Un tè con gli spiriti”: storia di un’amicizia particolare, tra fiaba e vita vissuta

“Un tè con gli spiriti”: storia di un’amicizia particolare, tra fiaba e vita vissuta

“Un Tè con gli spiriti” di Reimena Yee è un insolito racconto sul passaggio dall’infanzia all’adolescenza che ognuno di noi ha affrontato nella vita.

Tè con gli Spiriti_CoverReimena Yee è un’artista di origine malese eclettica e dallo stile diretto ed originale.
Questa sua ultima fatica, Un Tè con gli Spiriti, è incentrata su quella delicata fase della vita chiamata adolescenza: un tema ampiamente affrontato in narrativa anche se non semplice, specie se incentrato su quel complesso intermezzo che divide la fanciullezza dalla pre-adolescenza.

La giovane protagonista della storia è Lora: un’ appassionata di Horror e Halloween che per gioco, durante un tè, evoca Alexa, il fantasma che infesta la sua casa. Contrariamente a quanto ci si possa aspettare le due diventano amiche, giocando e trascorrendo del tempo insieme. Per Lora è un’epifania, visto che vorrebbe rimanere piccola per sempre e l’amicizia con Alexa, che di fatto è condannata ad essere una bambina in eterno, sembra essere la dimostrazione che il suo desiderio è realizzabile. Ma, col passare dei giorni e delle settimane, le due ragazze affronteranno insieme un percorso di crescita e autodeterminazione arrivando a capire – anche con difficoltà e dolore – cosa comporta diventare adulti.

La Yee scrive e disegna un delicato e surreale romanzo di formazione sulla crescita, l’infanzia e l’amicizia. Il percorso per diventare adulti non è di certo semplice da affrontare e la protagonista ne ha paura, rifugiandosi in una propria isola di sogni e passioni infantili dove si sente protetta, ma che di fatto la separa dal resto del mondo, rimanendo indietro rispetto ai suoi coetanei che si allontanano progressivamente da lei.

A bilanciare questo autoisolamento arrova Alexa, un personaggio con molteplici letture e implicazioni, che funge tanto da amica immaginaria quanto da rappresentazione del bambino che resta dentro ognuno di noi. La ragazzina fantasma rappresenta l’infanzia che ci lasciamo alle spalle e che, se da un lato si cristallizza in un ricordo nostalgico, dall’altro scompare progressivamente venendo sostituita da una identità più matura nella fase della crescita. È questa la conclusione a cui giunge (e fa giungere i lettori) l’autrice, chiudendo con un finale commovente – ma necessario – la sua favola allegorica.

Tè con gli Spiriti_pagina

La struttura vivace e briosa del racconto viene traslata anche sul piano visivo con uno stile sintetico che rivela diversi tratti in comune con il fumetto francese di ultima generazione, ma anche con quello giapponese. I disegni sono stilizzati e presentano personaggi e scenari tratteggiati in maniera essenziale, con un tono lievemente caricaturale che richiama lo stile di autrici come Diane Le Feyer (Adele Crudele) oppure Ameliè Flechais (Le Guerriere della Valle). Il tutto viene arricchito da una lieve impostazione manga nel tratteggio dei visi e dei capelli. Inoltre c’è una composizione variabile della tavola con una destrutturazione delle vignette che ne annulla i bordi in favore di spazi vuoti oppure le sovrappone in quello che si delinea come un variegato flusso di coscienza.

Tra le righe del racconto si percepisce un bagaglio esistenziale e una sincerità di fondo che rende credibile il ritratto degli adolescenti, che evolvono traendo ispirazione dagli altri, passando repentinamente da un sogno all’altro e vivendo di ideali e fantasie in termini assoluti, la cui rotta è però anche tracciata tra dubbi, paure e incertezze. L’autrice trova anche lo spazio per trattare altre tematiche, come il rapporto con gli adulti e la memoria del tempo che passa, senza alcun esplicito fine pedagogico.

Abbiamo parlato di:
Un tè con gli spiriti
Reimena Yee
Traduzione di Giulia di Nella
Tunué, anno 2022
272 pagine, brossurato, colori – 16,50 €
ISBN: 9788867904273

 

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