In occasione dell’uscita del cofanetto Trilogia dello Spazio, edito da Feltrinelli Comics, abbiamo incontrato Leo Ortolani al Salone Internazionale del Libro di Torino. In questa intervista Leo racconta la genesi e gli obiettivi dei tre libri, che sono stati pensati, scritti e disegnati in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Ciao Leo, benvenuto su Lo Spazio Bianco.
Visto che con l’uscita di questo cofanetto si chiude un cerchio rispetto a tutto il progetto con “lo spazio”, ti chiederei di raccontarci come è nato e come si è sviluppato in questi tre libri. Sapevi dall’inizio che sarebbe stata una trilogia oppure lo si è scoperto solo man mano che il lavoro stava procedendo?
Il progetto si è sviluppato nel 2017 quando mi è stato chiesto, tramite Panini Comics, da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana se volessi fare un libro di divulgazione per un pubblico generalista riguardo alla stazione spaziale internazionale. Magari le persone sanno cos’è o che si trova in cielo e gira, ma magari non ne conoscono i dettagli o che storia abbia avuto.
Secondo me la stazione spaziale internazionale è una delle nuove meraviglie del mondo, tipo le piramidi, perché riuscire a costruire un laboratorio lungo come un campo da calcio che orbita intorno alla terra è una cosa sicuramente straordinaria.Nel 2017 il libro C’è spazio per tutti è uscito in concomitanza con le varie attività proposte dall’ASI in occasione del terzo lancio di Paolo Nespoli verso la stazione spaziale internazionale. È un vero e proprio testo a fumetti di divulgazione scientifica che racconta la storia della conquista dello spazio dagli inizi fino a come si è arrivati alla stazione spaziale internazionale e cosa viene fatto su di essa. In sostanza si tratta di un laboratorio scientifico che viene utilizzato in condizioni molto particolari di microgravità e “a caduta libera”. Fanno esperimenti di ogni tipo: biologici, medici, tecnologici, eccetera.
Al di là della semplice divulgazione, in questo progetto c’è il mio modo di raccontare la scienza in chiave umoristica, con cui mi ero già cimentato grazie all’esperienza di Comics & Science. Io parto da informazioni il più possibile accurate, inframezzandole con una storia in cui un astronauta con le fattezze di Paolo Nespoli porta Rat-man sulla stazione spaziale internazionale.
Questo primo libro era piaciuto molto all’ASI e anche all’ESA (European Space Agency), quindi due anni dopo, nel 2019, sono tornato a lavorare di nuovo con loro con Luna 2069, questa volta edito da Feltrinelli Comics. In questo caso il fumetto era dedicato al cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla luna, anche se casualmente è rientrato nelle attività di promozione di una nuova missione spaziale che ha visto protagonista in questo caso Luca Parmitano. Il volume racconta la luna come potrebbe essere cento anni dopo il primo arrivo dell’uomo sulla sua superficie.
Anche in questo caso le informazioni di carattere scientifico sono state il più accurate possibile, con alcune ipotesi scientifiche circa le possibilità di colonizzazione della luna. La storia che intermezza la divulgazione ha come protagonista un astronauta con le fattezze di Luca Parmitano che viene inviato da un ricco magnate, Mr. Mask (inteso come maschera e che fa ovviamente il verso a SpaceX, una delle nuove e più famose agenzie private per la ricerca spaziale) sulla luna, grazie a una particolare macchina del tempo. Oggi gli elementi privati nella corsa allo spazio stanno diventando molto importanti, ad esempio sono loro che si occupano di inviare gli astronauti che partono dagli Stati Uniti sulla stazione spaziale internazionale.
Il terzo volume di quella che ormai era diventata una trilogia, Blu Tramonto, è uscito nel 2021 e parla del pianeta Marte. Il percorso è stato abbastanza obbligato, perché sappiamo che stiamo tornando sulla luna e che il prossimo obiettivo sarà appunto Marte. Tanto dipenderà dalla ricerca tecnologica: al momento siamo ancora dipendenti da razzi a propellente chimico, ci vogliono degli studi diversi che ci permettano di arrivare su Marte con dei tempi più contenuti rispetto ai sei mesi di viaggio attuali. Inoltre c’è il tema di come gestire le schermature per evitare ai raggi cosmici di uccidere l’equipaggio con le radiazioni. Nel caso di Blu tramonto la storia ha un ruolo principale rispetto all’apparato scientifico perché ovviamente, nonostante si siano mandate sonde e rover su Marte, ancora adesso si sa qualcosa, ma non tantissimo. Ad esempio sulla luna ci siamo stati sei volte, per cui comunque c’è stata una presenza umana che a volte fa la differenza anche nello studiare determinate cose, perché la macchina arriva e preleva campioni, di più non fa. Mentre l’uomo quando arriva può anche osservare, quindi riesce a fare dei collegamenti a livello visivo proprio. La presenza dell’uomo è fondamentale quando si fa esplorazione e ricerca, per questo si sta cercando il modo di inviare qualcuno su Marte; anche se non si sa ancora bene quali siano gli orizzonti temporali di questa impresa.
La trilogia conclude il progetto oppure sono in programma altri episodi?
La trilogia secondo me ha la sua conclusione con Blu tramonto ed è perfetta così, un quarto volume significherebbe spostarsi forse su altre galassie ma a quel punto avrei sempre meno evidenza scientifiche su cui basare la divulgazione. Ad esempio per quest’ultimo ho dovuto trovare un espediente scientifico per dare il via alla storia, che in questo caso era la presenza su Marte di gas metano di cui però non si è ancora capita la motivazione e la provenienza.
Inoltre sono cambiate delle posizioni all’ASI e io non ho più un referente al momento.
Come già hai accennato, la base divulgativa di questi fumetti è decisamente accurata. In che modo ti sei confrontato con la raccolta e la gestione del materiale scientifico?
In tutti e tre i casi ho fatto una ricerca io in rete: avendo la possibilità di accedere tramite essa a qualunque contenuto, basta sapere cosa cercare e confrontare quello che si trova per avere dei dati il più precisi possibile o scartare quelli che non corrispondono a verità o che sono stati scritti in maniera raffazzonata.Io mi reputo abbastanza bravo poi nella fase di sintesi dei dati, anche perché la mia tesi in geologia era sostanzialmente una tesi di ricerca bibliografica.
Quindi sei stato supportato, però non ti sei appoggiato completamente all’ASI per questo tipo di lavoro?
Supportato sì, del tipo “dai che ce la fai!”. Per il primo libro mi hanno fornito due libri sotto forma di pdf che riguardano la stazione spaziale internazionale. Anche se poi le referenze visive per il set della storia le ho trovate quasi tutti in rete grazie alla mia ricerca personale.
Nonostante questo alla fine sia dall’ASI che dall’ESA mi hanno fatto i complimenti per la meticolosità nel disegnare i dettagli degli spazi sulla stazione. È stato un lavoro duro con tutti i cavi e le varie installazioni, se avessi dovuto disegnare la stazione cinese sarebbe stata una pacchia, lì hanno solo pannelli bianchi. Comunque mi sono basato sulle foto e quando in C’è spazio per tutti i protagonisti si spostavano da un modulo all’altro, ho cercato le fotografie dei moduli dei vari Paesi per ridisegnarli esattamente come si presentano. Anche perché la storia si basa su di loro che si muovono effettivamente tra i moduli e ho cercato la resa il più possibile realistica.
So che non bisognerebbe mai chiedere a un padre quale dei suoi figli preferisce, ma tra questi tre libri quale ti è piaciuto di più?
Sono tre libri molto diversi l’uno dall’altro. Il primo è stato il più impegnativo proprio perché c’è stato un lungo studio dietro, perché parla della storia della conquista dello spazio. Il terzo, quello su Marte, avendo pochi dati scientifici è più narrazione, è stato più rilassante; anche per il disegno, perché per fare un disegnetto di Marte fai solamente un circolo con la matita. Il secondo sulla luna è stato un po’ una via di mezzo. Rappresentano anche un po’ il destino della scoperta: più ti sposti verso l’esterno e meno dati hai a disposizione e puoi ipotizzare, più di avvicini al tuo ambito di studi più le ipotesi lasciano spazio alle certezze.
Tu hai avuto l’impressione che questi libri siano usciti dalla cerchia del lettori di Leo Ortolani e di Rat-Man? Dall’ASI sono riusciti nel loro scopo divulgativo generalista?
Onestamente non lo so dire, per due motivi: il primo sono i dati di vendita dato che questi volumi hanno venduto un numero di copie minore rispetto agli albi di Rat-Man normale. Secondariamente anche il costo a volume ha fatto la sua parte, perché non era molto popolare, anche se i libri erano di grande pregio e con 240 pagine per ogni storia. Mi auguro che il cofanetto, tre volumi a un prezzo relativamente contenuto (€ 38,00), possa essere più appetibile magari anche a un pubblico non legato a Rat-Man.
C’è da dire anche che il primo volume è uscito pochi mesi dopo la fine della serie di Rat-Man, però siamo sempre nell’ambito del circuito dei lettori di Rat-Man, che hanno preso i libri perché bene o male conoscono il personaggio. Non dubito che ci siano state delle persone che l’hanno comprato anche senza conoscere la serie di Rat-Man, ma non ti saprei quantificare.
Trovo sempre molto interessanti queste operazioni divulgative, come anche tutto il ciclo Comics & Science…
Ecco, è forse quello il progetto in grado di stuzzicare un tipo di pubblico che va oltre i lettori di Rat-Man.A me piace anche molto come tu riesci a ironizzare sull’anti-scienza e sul complottismo. Su questo tema hai ricevuto qualche commento divertente da persone che non credono nelle scoperte spaziali?
No, ma peccato, sarebbe stato divertente.
Pensa che la prima cosa che ho fatto per studiare la luna è stato studiare questo dvd di Mazzucco con tutte le ipotesi complottistiche. Ma comunque tutte le loro teorie anche in merito allae immagini sull’allunaggio sono facilmente smentibili dal punto di vista scientifico: molte riguardando ad esempio la reazione del terreno lunare ed è molto facile avere evidenza scientifiche che spiegano alcuni accadimenti che secondo i canali complottisti non sarebbero mai avvenuti.
Vorrei farti un altro paio di domande prima di lasciarti andare. La più importante: tu andresti nello spazio?
Non lo so, forse quando sarò molto vecchio potrò riuscire a farmi convincere ad essere sparato nello spazio, tanto anche se va male avrò già vissuto la mia vita.
La cosa buffa è che Rat-Man è stato il primo fumetto a essere andato nello spazio: Paolo Nespoli l’ha portato con lui nella missione e l’ha anche mostrato in un video, ed è ufficialmente il primo fumetto al mondo ad andare sulla stazione spaziale internazionale. Poi con Luca Parmitato c’è andato anche un albo Bonelli. Questa è davvero una grande soddisfazione mia, perché in fondo non frega nulla a nessuno.
Vuoi raccontarci dei progetti a cui stai lavorando invece?
A livello editoriale stiamo lavorando ai tarocchi, quindi dalla scienza all’esoterismo. Saranno tarocchi veri e propri anche se con il taglio umoristico che mi rappresenta, e usciranno per Feltrinelli Comics a Lucca. Il mazzo completo si comporrà delle 78 carte, quindi 22 arcani e 56 arcani minori. Non ne sapevo nulla prima, tranne della loro esistenza e ho pensato che potesse essere divertente poterli disegnare. E anche farli colorare da una bravissima artista, Sarah D’Imporzano, che aveva già colorato le immagini per il volume Musa e che sta ricevendo frustate per rispettare le scadenze (ride); lei ovviamente è bravissima, però occorre tempo e sta facendo delle cose meravigliose.
Intervista condotta dal vivo il 20 maggio 2023 a Torino durante il Salone Internazionale del Libro.
Leo Ortolani
Pisano di nascita, parmense di acquisizione, Leo Ortolani (classe 1967) è il padre della serie Rat-Man, nata come autoproduzione e poi pubblicata dal 1987 al 2017 da Panini Comics. Ha collaborato in più di un’occasione con la rivista Comics & Science, prendendo confidenza con la divulgazione scientifica a fumetti. Con BAO Publishing ha pubblicato alcune graphic novel, tra cui Cinzia e Bedelia, oltre ai volumi di recensioni cinematografiche umoristiche Il buio in sala. Il cofanetto di divulgazione scientifica dedicato all’esplorazione spaziale chiamato Trilogia dello Spazio è pubblicato a maggio 2023 da Feltrinelli Comics e raccoglie C’è spazio per tutti (Panini Comics, 2019), Luna 2069 (Feltrinelli Comics, 2021) e Blu tramonto (Feltrinelli Comics, 2022).
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