Topolino incontra Star Trek: intervista a Bruno Enna

Topolino incontra Star Trek: intervista a Bruno Enna

In occasione dell'uscita su "Topolino" del nuovo episodio della saga di "Star Top" abbiamo intervistato Bruno Enna per parlare di questa sua creazione.

La carriera fumettistica di Bruno Enna comincia a metà anni Novanta, quando l’autore inizia a scrivere storie Disney per Topolino.
Dalla testata ammiraglia l’autore passa presto a collaborare anche per altre riviste, come PK – per il quale scriverà alcuni tra i numeri più commoventi della serie – e W.I.T.C.H., senza smettere di dare un contributo importante al settimanale.
È infatti tra i creatori di Paperino paperotto, versione giovanile di Donald Duck, ha inventato il personaggio di Mad Ducktor, alter ego malvagio di Archimede Pitagorico, e ha realizzato in tandem con Fabio Celoni due parodie di peso come Dracula di Bram Topker e Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde
Ha scritto anche per la Sergio Bonelli Editore, diventando uno degli sceneggiatori di Dylan Dog e varando una serie tutta sua, Saguaro.
In occasione dell’uscita, su Topolino #3162 in edicola da mercoledì 29 giugno, del nuovo episodio della serie Star Top (qui alcune tavole in anteprima per il nostro sito) creata da Bruno Enna nel 2014, abbiamo pensato di fare qualche domanda all’autore su questo ritorno.

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Ciao Bruno, e grazie per averci concesso questa breve intervista.
Il ritorno di Star Top non è una sorpresa, visto il finale aperto del terzo episodio: avevi quindi in mente fin dall’inizio di sviluppare il progetto a più riprese?
Ma certo! Ho sempre pensato alla serie come a una “mini-saga” con una certa continuity. Nei primi episodi ho impostato il tutto. Adesso, mi accingo a sviluppare personaggi e situazioni…

Ti sei ispirato a qualche arco narrativo particolare di Star Trek per i nuovi episodi di Star Top? Quali?
A tutti e a nessuno in particolare. Va detto che il mio obiettivo non è quello di “scimmiottare” la serie originale o di parodiarla per il gusto di farlo, ma semmai di omaggiarla tentando di creare un arco narrativo nuovo, originale, capace di reggersi sulle proprie gambe e di adattarsi al gusto del pubblico di Topolino. Ecco perché le mie storie si ispirano all’immaginario complessivo – televisivo e cinematografico – di Star Trek, riconducendolo poi a quello disneyano (a sua volta molto variegato e complesso).

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Dopo i quattro nuovi episodi, che vedranno la luce su Topolino nelle prossime settimane, il progetto potrebbe proseguire ulteriormente? Hai già qualche piano per il futuro di Star Top?
Sì. Questi quattro episodi (tutti disegnati dal bravissimo Alessandro Perina), servono a inserire nuovi personaggi e a chiudere logicamente (e spero degnamente) alcune tracce narrative impostate nei primi tre. Una volta fatto questo, prevedo di scrivere diverse storie “autoconclusive”, in perfetto stile Star Trek, con la nave stellare che porta avanti la sua avventurosa missione quinquennale.

È stato difficile assegnare ai personaggi Disney i ruoli dell’equipaggio dell’Enterprise?
Non tanto. Topolino-Tirk per me resta perfetto, nel suo ruolo. La dottoressa McMinny è una via di mezzo tra il dottor McCoy e la dottoressa Crusher della serie The Next Generation. Pippok è stato forse il personaggio più difficile da gestire, poiché non si tratta esattamente del Pippo classico (pur avendo i suoi momenti “pippeschi”). Mi sono divertito a inserire anche dei characters non sempre utilizzati, nelle storie del Topo. Nei prossimi episodi, per esempio, ne appariranno alcuni che… no, non voglio “spoilerare” troppo. Sappi solo che arriverà finalmente il tenente Sulu. E che la “Regina Gelida” del quarto episodio (cioè il primo dei nuovi episodi, in edicola a partire da mercoledì prossimo) potrebbe sorprendere i vecchi lettori Disney.

Da appassionato di Star Trek, come hai accolto la ripresa al cinema del franchise degli ultimi anni, per mano di J. J. Abrams?
Personalmente, piuttosto bene (specialmente il primo film). Certo, romanticismo e introspezione si sono un po’ persi e si è preferito spingere sull’azione e sullo spettacolo puro, ma trovo che i nuovi film siano adatti a rinnovare il franchise e a fornirgli l’appeal giusto per attirare le nuove generazioni (la serie, dopotutto, è sempre stata “generazionale”).
Sono molto curioso di vedere il prossimo film, diretto da Justin Lin. In giro si parla anche di una nuova stagione televisiva, perciò incrocio le dita.

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Il rilancio della saga può indicare che la Panini abbia intenzione di riproporla in una nuova edizione, magari nella collana Definitive Collection?
Diciamo che ci spero. Leggere tutti gli episodi, uno dietro l’altro, in un formato capace di esaltare la bellezza dei disegni, credo sia il massimo.

Ringraziamo ancora Bruno Enna per averci concesso questa intervista.

Intervista realizzata via mail il 23 giugno 2016

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