ALBERTO CASIRAGHI
1) S. di Gipi
Sembra banale votare ancora Gipi, ma come si può non farlo, di fronte a quello che sembra il suo lavoro più maturo, sofferto ed emozionante? Uno dei migliori fumetti degli ultimi anni che non potevo non mettere al primo posto.

2) Lupus di Frederik Peeters
Si può scrivere un racconto d’amore e mischiarlo ad una fantascienza romantica e moderna? Peeters ci afferma che è possibile e per i nostra fortuna ci offre una storia indimenticabile, come indimenticabile è il suo segno.

3) Gorazde area protetta di Joe Sacco
Forse qualcuno non s’é accorto, ma Sacco ha sfornato un altro capolavoro, questa volta direttamente dalla dissoluzione della Jugoslavia, all’inizio degli anni 90. Sembra un secolo, ma sono poco più di dieci anni e Sacco ce lo ricorda facendo parlare gli involontari protagonisti di una tragedia che è ancora lontana dal concludersi.

4) L’età del bronzo di Eric Shanower
Mitologia e fiction, un connubio che ha generato troppi mostri. Shanower invece centra in pieno l’obbiettivo di raccontare l’Iliade attraverso i fumetti, con una ricostruzione meticolosa e impressionante, un bellissimo disegno, ma soprattutto delle caratterizzazioni riuscitissime, funzionanti, credibili.

5) Unknown/Lo sconosciuto di Rutu Modan
Finalmente leggiamo anche qualcosa proveniente da Israele, e soprattutto leggiamo una storia d’amore che riesce a non banalizzare il conflitto (eterno) che fa da sfondo e da cui tutto nasce. Un gioiello.

6) Il viaggiatore distante di Otto Gabos
Il ritorno di Otto Gabos coincide forse con la sua opera più matura, tra l’autobiografismo e la fiction ci prende per mano per un viaggio che non è solo interiore.

7) Ganges 1 di Kevin Huizenga
Soltanto l’episodio che trasporta in fumetti “Shés leaving home” dei Beatles e la dissertazione dei due protagonisti sul testo della canzone vale l’acquisto dell’albo. Gli altri racconti sono tutti ottimi esempi di come si possano far fumetti partendo da piccoli episodi di vita quotidiana o da un flusso di pensieri continuo, senza per questo essere minimalisti. Huizenga è un genio.

8) Le cose nascoste di Paolo Parisi
Il prequel di “Ratti”, un suo bellissimo albo autoprodotto, assieme ai Chernobyl e Il sequestro Moro usciti per Becco Giallo, attesta Parisi come uno dei più importanti e sorprendenti autori italiani. Un grande storyteller capace di usare poche parole per raccontare personaggi, sentimenti, spazi, dotato di un segno accattivante e veloce. Da tenere d’occhio.

9) Brancaccio di Di Gregorio e Stassi
Grazie a Stassi e Di Gregorio abbiamo forse il primo libro a fumetti che parla di mafia, ma non quella miticizzata da Hollywood o quella banalizzata dalle fiction televisive. Brancaccio è uno squarcio dentro il quartiere tristemente famoso e uno sguardo al retroterra umano e culturale del fenomeno mafioso. Una sorpresa.

10) Pyongyang di Guy Delisle
Lo sguardo di Delisle è ironico e a tratti divertito, ma non arretra nel tratteggiare il grottesco e tragico vivere quotidiano sotto il regime nord-coreano. Al di là delle differenze evidenti, siamo sulle stesse lunghezze d’onda di Sacco, Spiegelman, Satrapi: la propria sensibilità e la propria abilità al servizio di un reportage fumettistico assolutamente necessario e utile.

GIUSEPPE FISCARIELLO
1) S. di Gipi
Commovente. Forse è questa la parola che può descrivere l’ultimo capolavoro di Gipi. Un concentrato di emozioni capaci di conquistare anche il lettore più apatico, un viaggio tra il passato e il presente dell’autore, che ci accompagna per mano alla scoperta dei nostri più intimi sentimenti.

2) Fell di Ellis e Templesmith
Il ritorno di un grande Warren Ellis. Dopo Trasmetropolitan, l’autore inglese ci presenta un nuovo personaggio degno del migliore Spider Jerusalem. Insieme al detective Richard Fell scopriremo gli incubi di SnowTown, aiutati anche dagli splendidi dipinti di Ben Templesmith, ormai sempre più il “disegnatore Horror” made in USA.

3) Il Mangione di Benacquista e Fernandez
Il percorso di un uomo attraverso la guarigione da una malattia e l’espiazione di una colpa. Tonino Benacquista ci racconta la storia del commissario Richard Selena attraversando un tema scottante come la bulimia senza mai cadere nella banalità.

4) QP 1,2,3,4 di Hiroshi Takahashi
C’é chi dice che quando si parla di manga, letto uno li hai letti tutti. QP dimostra quanto questa affermazione può essere sbagliata. Hiroshi Takahashi ci racconta la vita di un ragazzo, diventato uomo, che dopo una giovinezza vissuta sempre al limite comprende la gioia delle piccole cose.

5) Ex Machina vol 2 – Il Marchio di Brian K. Vaughan e Tony HarrisBrian K Vaughan dimostra tutta la sua bravura di autore riuscendo a scrivere una storia originale partendo da uno degli espedienti narrativi più usati negli ultimi anni, ovvero inserire un supereroe nel mondo reale. Mitchell Hundred, l’ex supereroe Macchina Suprema, diventa sindaco della città di New York: qual è la cosa migliore per aiutare il prossimo?

6) Girls vol. 1 di Jonathan e Joshua Luna
I fratelli Luna, astri nascenti del comicdom statunitense, ci offrono questa serie che ben poco a fare con il fumetto supereroistico classico, mentre ammicca ben di più alle odierne serie televisive americane. La storia conquista il lettore soprattutto con i continui colpi di scena e i repentini cambi di tono della narrazione.

7) WE3 di Grant Morison e Frank Quitely
Un fumetto che unisce la sci-fi e il messaggio animalista: tre animali da laboratorio sono trasformati in macchine da combattimento. Ma, come spesso succede quando si vuole manipolare la natura, la cosa sfugge al controllo degli scienziati…Un soggetto originale firmato dal sempre bravissimo Grant Morrison si unisce alla migliore prova di Frank Quitely.

8) Gorazde. Area protetta di Joe Sacco
Joe Sacco continua il suo lavoro di “reporter a fumetti” con questo volume dedicato alla città di Gorazde e ai suoi abitanti, durante la lunga e sanguinosa guerra in Bosnia. Come in “Palestina”, l’autore vuole raccontare non solo la devastazione di quei luoghi, ma le sensazioni che lo hanno pervaso nel contatto con le persone.

9) La Storia di Mara di Paolo Cossi
Una storia difficile, quella della brigatista Mara Nanni, ma raccontata con semplicità. La potenza narrativa dei disegni di Paolo Cossi, la sua versatilità stilistica nel descrivere non solo i vari periodi della vita della protagonista ma anche le sue emozioni, lo candidano a tutti gli effetti come una delle più valide promesse del fumetto italiano.

10) Griffu di Manchette e Tardi
Un noir ambientato in una Parigi tutt’altro che romantica. Il detective Griffu indaga su un losco caso di speculazioni immobiliari, ma più andrà avanti, più sarà in pericolo perché nessuno è veramente innocente. Un sapiente utilizzo dei cliché del genere e i dialoghi incalzanti, oltre che gli ottimi disegni, gli ingredienti vincenti di questa graphic novel.

ETTORE GABRIELLI
1) Il gatto del rabbino: Il paradiso terrestre di Joann Sfar
È stata dura scegliere come assemblare questo podio. Alla fine ha vinto il ricordo della profondissima leggerezza di Sfar, della toccante e ironica storia di Malka e del suo vecchio leone. Sfar fa sembrare facili e banali cose che non lo sono affatto.
2) Pyongyang di Guy Delisle
Gli occhi dell’occidente sulla Corea del Nord. Sembra il titolo di un vecchio film di fantascienza, ma è il succo di questo fumetto tra il reportage e l’autobiografico; seppure non ci sia da parte dell’autore l’intento di realizzare un vero fumetto “giornalistico”, lo sguardo ironico e incredulo su una delle più assurde e stupide dittature del mondo gli si avvicina molto e lo fa in maniera accattivante e coinvolgente.

3) S. di Gipi
È stato difficile dare “solamente” la medaglia di bronzo a questo magnifico racconto di questo grandissimo autore. Un Gipi apertamente autobiografico alle prese con il ricordo del padre, in un toccante intreccio che riesce a portare il lettore per mano nelle molteplici strade della memoria, a volte romanzata o deformata, a volte fin troppo reale.

4) Human Target: Vite in prestito di Milligan e Pulido
Toccare magistralmente la realtà sociale americana con tanta misura è una qualità che non si può non riconoscere. Il riferimento a una ferita mai del tutto chiusa come gli attentati dell’11 settembre, o al sogno americano incarnato nel gioco del baseball, sono colpi da maestro.

5) La storia di Mara di Paolo Cossi
Questo volume s’inserisce in un sentiero ancora poco battuto, ma significativo, fatto di fumetti che parlano dell’Italia reale in maniera immediata ma non banale. La storia vera di Mara Nanni, della sua adesione alle Brigate Rosse, di un periodo storico e sociale confuso, movimentato, a volte folle. Per non dimenticare, o per cominciare a ricordare.

6) We3 di Morrison e Quitely
Già pronto per un film ad alto tasso adrenalinico, Morrison non sarà qui al top rispetto a opere più strutturate e visionarie, ma realizza un fumetto d’azione stupendamente ritmato, coadiuvato da un disegnatore che sempre più dimostra la sua eccezionale bravura, dal tratto alla costruzione della tavola.

7) Rocketo #1 di Frank Espinosa
Fantasia al potere. Rocketo stupisce per il formato orizzontale, per il tratto tra il pittorico e il cartoonesco e per un gusto classico e in parte dimenticato di raccontare l’avventura fuori dai costumi colorati dei supereroi. Tra Miyazaki e Flash Gordon.

8) Fell di Ellis e Templesmith
Warren Ellis sa passare da lavori affrettati, poco concreti e “alimentari”, che sembrano buttati giù per guadagnarsi lo stipendio, a opere frutto di profonde ricerche sia per quanto riguarda i contenuti che la forma. Fell è uno studio sul racconto breve e sulla gabbia rigida, sulla reiterazione da serial TV, sull’inquietudine della realtà. Un Templesmith al top asseconda tutto quanto in maniera perfetta.

9) Seton #1 di Taniguchi e Imaizumi
Da uno dei più grandi narratori per immagini, Seton offre a Taniguchi la possibilità di abbracciare con le sue vignette i grandi paesaggi dell’America, tra canyon e praterie, e di osservare lo scontro tra l’uomo e la natura secondo la sua sensibilità spiccata e poetica.

10) The complete Brian the Brain di Miguel Angel Martin
Il bambino dal cervello ipersviluppato, un freack dai sentimenti umanissimi e teneri, porta il lettore in un mondo tutto suo popolato di bambini cattivi come degli adulti, esperimenti genetici, disincanto e disillusione, poesia e amarezza.

Menzione speciale: 24 Hour Italy Comics di AAVV
Non sarebbe corretto perché è un volume “nostro”, pero’ per importanza ma anche per valore artistico e culturale non posso non votare la raccolta delle storie del primo 24HIC.

ANDREA LEGGERI
1) S. di Gipi
2) Breakfast After Noon di Andi Watson
3) Il bouquet rosso di Rumiko Takahashi
4) Chernobyl di Paolo Parisi
5) Demo di Brian Wood e Becky Cloonan
6) Napoleone n.53 – Crash di Paolo Bacilieri
7) Ultraheaven nn.1-2 di Keiichi Koike
8) Invincibile Ultimate Collection di Robert Kirkman e Cory Walker
9) Ryu, il Ragazzo delle Caverne nn.1-2 di Shotaro Ishinomori
10) L’anello del Nibelungo nn.1-4 di Leiji Matsumoto

ILARIA MAURIC
1) Joe Sacco – Gorazde. Area protetta
é cosa rara leggere articoli o inchieste giornalistiche che scoprono i fatti invece di nasconderli. Se poi questo tipo di giornalismo viene raccontato a fumetti, con un disegno dettagliato e magistrale e una sceneggiatura mai banale, abbiamo per le mani un’opera unica come Gorazde.

2) Baru – L’arrabbiato 2
Ok, è stato già premiato l’anno scorso, ma sono arrivata tardi (come al solito) e grazie a voi ho deciso di leggere entrambi i volumi. Non potendo più votare il primo, vado per il secondo. “L’arrabbiato” è una storia disegnata e colorata benissimo, con un ritmo avvincente e un epilogo nient’affatto scontato, in cui non si parla più solo di un uomo o della boxe, ma si guarda alle banlieu parigine e alla società francese contemporanea.

3) Ebine Yamaij – Free soul
Se penso ai manga, mi vengono subito in mente battiti cardiaci sfrenati, linee cinetiche esagerate, magie di ogni tipo, yakuza cattivissimi, storie d’amore liceali vissute con un’emotività da eterni 13enni. Ebine Yamaij, con “Free soul”, smentisce tutti questi luoghi comuni e propone una storia delicata e introspettiva, raccontata con un segno minimale ed elegante. Alla fine del libro, si ha la sensazione che l’autrice non scrive per lavoro, ma perché ha realmente qualcosa di suo da raccontare.

4) Alessandro Baronciani – Una storia a fumetti
Autoproduzione pura e interazione coi lettori: da sole queste due cose identificano Baronciani come un autore coraggioso e diverso. Poi ci sono le storie e lo stile: quei silenzi e quel bianco/nero così netto e grafico restano nel cuore per molto, molto tempo.

5) Mabel Morri – Piccole
é sempre così raro leggere le nuove storie di Mabel Morri che quando arrivano ci si è di nuovo dimenticati del perché sia un’autrice così brava. 8 pagine in cui un momento quotidiano qualsiasi diventa una riflessione poetica su sé stessi e le piccole cose belle vita. 8 pagine al termine delle quali si torna ad ascoltare un pochino il proprio respiro.

6) Guy Delisle – PyongYang
L’Internazionale propone la nuova collana FusiOrari, destinata ad approfondire l’attualità o la storia attraverso romanzi scelti ad hoc. è molto apprezzabile che tra questi titoli compaia la graphic novel del canadese Delisle, molto bravo nel mettere a confronto sé stesso e le contraddizioni della cultura occidentale che rappresenta con una società governata da una terribile dittatura.

GUGLIELMO NIGRO
1) Breakfast after noon di Andi Watson
Fare colazione dopo mezzogiorno, ovvero essere disoccupati. Quanto in basso può arrivare un uomo senza lavoro? Quanto può aiutare l’amore? Andi Watson racconta con dolce leggerezza e amaro realismo. è una voce unica e preziosa del fumetto anglosassone. Sa parlare all’intelligenza e alle emozioni. Un’opera imperdibile.

2) Unknown / sconosciuto di Rutu Modan
Rutu Modan è una donna gentile e determinata. Conosce perfettamente i meccanismi del fumetto. Sa come rappresentare le terribili paure del vivere a Israele. Ce le racconta in modo obliquo, soffermandosi sulle scelte e la determinazione delle persone che vi abitano. Un atto d’amore e di verità.

3) Sleeper 2 – Solo mosse false
Brubaker e Phillips sono la coppia più collaudata del fumetto di genere statunitense attualmente all’opera. Sleeper è esemplare, per tecnica narrativa e suspance. E per quella sottile angoscia che arriva al lettore attraverso i testi e i disegni in perfetta sincronia. Lascia senza fiato.

4) S. di Gipi
é la verità più importante della nostra esistenza di uomini: la morte è capace di dare vita a piccoli miracoli espressivi. Non è consolatorio, ma un atto di generosità di Gipi verso il lettore quello di dare alla luce la sua opera più sincera, sentita e coinvolgente. Un monumento alla memoria frammentata che è la nostra coscienza.

5) Lupus di Frederick Peeters
Viaggio lisergico e terribile in un futuro per nulla fantastico. Per Peeters ogni cosa è simbolo, anche il male, la dipendenza e la morte. Con un ritmo sghembo e nevrotico l’autore svizzero di lingua francese ci accompagna per una strada ancora misteriosa. Al centro, questa strana ragazza che potrebbe far innamorare chiunque.

6) Ganges n. 1 Kevin Huizenga
Huezinga scompone il linguaggio fumetto in mille pezzi, lo rimonta a suo piacere, intrecciato a testi enciclopedici, visioni metafisiche e riflessioni filosofiche. Ganges 1 è un libretto, ridotto ma intenso, molto più efficace e riuscito del “fratello maggiore” Maledizioni. Un autore geniale, da tenere d’occhio, anche se a volte rischia l’eccessiva verbosità.

7) Dylan dog – L’ospite indesiderato
Dopo che Sclavi, malgrado il recente ritorno ai testi, ha emotivamente abbandonato Dylan per sempre, è Medda a restituire vita e sostanza al personaggio simbolo della Bonelli moderna. Le sue sceneggiature sono rare, ma spesso le più in sintonia col personaggio e le più originali. L’ospite indesiderato è un fumetto toccante e sentito, che da Gaber prende spunto e dall’immaginario di Dylan Dog trae sostanza. Un vero gioiello lontano anni luce dalla pesantezza tutta continuity di alcune storie recenti.

8) L’età del bronzo vol. 1 e 2 di Eric Shanower
A chi si chiede perché dovrebbe leggere l’Iliade in versione comic book, si può rispondere con la semplice considerazione che il lavoro del più volte premiato Shanower è un’ottima ed originale storia a fumetti. Nel rispetto del mito e dell’iconografia, l’autore americano restituisce pathos a personaggi immortali come Paride, Agamennone, Achille.

9) Le cose nascoste di Paolo Parisi
Giovane ma già deciso a percorrere la strada maestra del minimalismo a fumetti, Paolo Parisi sa ritrovare la poesia nella vita di tutti i giorni. I colori della malinconia dominano finora tutte le sue opere. Le cose nascoste è in questo senso emblematica e matura. Attendiamo soltanto che Parisi trovi la forza e la voglia di raccontarci anche altre emozioni, altre confusioni nascoste.

10) Pyongyang di Guy Deslise
La Corea del Nord non appare nella storia di Delisle. Non quella vera, concreta, povera e disperata. Appare la Corea fatta apposta per gli stranieri e i visitatori. Di questo Delisle rende conto con ironia e lucidità. A volte con eccessivo didascalismo. La Corea misteriosa resta tale anche al termine di Pyongyang, e questa è forse la cosa più spaventosa.

MICHELE QUITADAMO
1) L’Età del Bronzo – Mille Navi
Shanower riprende in modo perfetto il più classico dei miti, rendendo coerenti le varie fonti e fornendo un valido supporto per la conoscenza di un’opera ed un periodo normalmente travisati da miriadi di brutte trasposizioni.

2) Il Viaggiatore Distante 1 – L’Inverno Atlantico
Ogni cambiamento provoca delle reazioni e, normalmente, queste reazioni sono di attenzione quando non di titubanza per il futuro. Se il cambiamento avviene nella nostra vita la questione non cambia ed il risultato può essere un raffreddamento delle relazioni interpersonali. Otto Gabos ci accompagna nell’analisi di queste sensazioni e ne tira fuori un fumetto che colpisce per semplicità e per incisività.

3) Unknown/Sconosciuto
Una storia di sentimenti, una storia di esseri umani che cercano la normalità in un paese in perenne guerra. La Modan ci trasporta in Israele con la delicatezza che solo chi conosce la realtà sulla propria pelle può avere. Raccontandocene la vita di tutti giorni in modo diretto e fresco. Un’autrice da seguire.

4) S.
Gipi diventa più bravo di anno in anno. Questa volta ci offre un fumetto in forma di catarsi oltre che di memoria. Un racconto in cui si riannodano certi fili del proprio passato e si fa i conti con i ricordi, in modo da liberarsene per sempre.

5) John Doe N 38
Maurizio Rosenzweig rappresenta una ventata di freschezza nel panorama fumettistico italiano. Quando la sua carica incontra il fumetto cosiddetto popolare o bonellide ne nasce una qualcosa di dirompente. E, forse, la collana Eura è il solo palcoscenico, attualmente, in cui possa avvenire qualcosa del genere.

6) The Walking Dead 2 – Il Lungo Cammino
Che gli zombie siano ormai diventati una metafora della società moderna ce lo aveva già spiegato Romero. Kirkman lo fa con i fumetti. Ci mette di fronte ai nostri istinti primordiali, quelli senza i quali non ci sarebbe la vita e non è sempre un bel vedere.

7) Agenzia Alfa N 14
L’avventura nella sua accezione più moderna del fumetto popolare italiano, quello Bonelli. Una storia avvincente ed intrigante che avrebbe le carte in regola per fare da punto di partenza per una serie spin-off di Nathan Never.

8) Lupus 1
Peeters si dimostra abilissimo a giostrare una storia in cui, per quanto non sembra risolversi molto, l’evoluzione dei personaggi ed il coinvolgimento del lettore è spinto ai massimi livelli. Sino a creare una storia densa d’emozioni.

9) Conan 1
Un ottimo ritorno per un personaggio molto radicato nell’immaginario collettivo. Un fumetto d’intrattenimento d’alto livello.

10) Breakfast After Noon
Un buon esempio di fumetto sociologico. L’eco della crisi economica in Inghilterra non si è estinto ed il confronto tra il mercato del lavoro occidentale e quello di paesi in via di sviluppo porta a problemi che saranno duri da risolvere. Andi Watson affronta il tutto col piglio del narratore di talento ed un approccio alla Loach.

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