Dopo alcune strizzate d'occhio ai lettori1, in alcuni numeri precedenti, i due alias di Paperino incrociano la strada in un classico paradosso temporale. In Timecrime Francesco Artibani fa interagire il Paperinik della continuity di PKNA con l'attuale Double Duck, posto nella continuity del PKNE.
Al di là di qualche perplessità sull'effettiva collocazione temporale del Paperinik di questa avventura, la storia, ben scritta, scorre veloce e gradevole anche grazie agli ottimi disegni di Paolo Mottura, che ben rappresenta sia i personaggi, in particolare i due Paperino, sia le ambientazioni, grazie a ombre ora più nette e marcate, ora al tratto per sottolineare le atmosfere.
Il punto di maggiore interesse di questa prima puntata è, però, quello del confronto, non solo tra le due tipologie di racconto introdotte da PKNA e DD, ma soprattutto tra due posizioni narrative distinte.
Significativa è, quindi, la seconda striscia di pagina 35 in cui l'Agenzia viene scambiata da Paperinik per la P.I.A., un'agenzia guidata da Paperone e protagonista di alcune spy story parodistiche, quasi a voler intendere che i personaggi possono essere rinnovati utilizzando gli elementi della tradizione, mentre Paperino corregge il se stesso del passato ribadendo le differenze tra le due versioni alternative dello stesso tema, quello spionistico2.
Questo crossover può allora essere visto non solo come un divertissement celebrativo dei 20 anni di PKNA, ma anche come un modo per ribadire la legittimità di operazioni di ribaltamento dei personaggi come avvenuto su entrambe le serie.
Abbiamo parlato di:
Topolino #3153 – PK/DD: Timecrime, prima puntata
Francesco Artibani, Paolo Mottura
Panini Comics, 3 maggio 2016
164 pagine, brossurato, colori – 2,50 €
Vedi ad esempio le copertine di Topolino #2816 e #2871 o alcune vignette della serie Che aria tira… di Silvia Ziche ↩
Lo scambio di batture risulta abbastanza ironico, visto che due versioni rinnovate di Paperino discutono di un elemento entrato a far parte della tradizione del personaggio ↩