Ben è un vivace ragazzino di Saaret, città che appartiene a un mondo verticale, costituito da vari livelli ognuno dei quali possiede natura, regole e creature completamente diversi tra loro. A proteggerlo i quattro Cavalieri del Cielo, gli unici che grazie alle proprie colossali creature, sono in grado di passare indisturbati da un livello all’altro. Ben ha una passione sfegatata per i cavalieri, vorrebbe diventare uno di loro, al punto da tentare di raggiungerli ogni volta che attraversano il cielo di Saaret. Una tenacia che presto finisce per trascinarlo in una grande avventura.
Vanessa Cardinali è una giovane disegnatrice che ha all’attivo diversi fumetti per il mercato francese e la stravagante serie Suore Ninja uscita per Star Comics e scritta da Davide La Rosa, dove ha dato libero sfogo al suo stile di disegno ironico e cartoonesco.
In questa sua prima opera come autrice completa, la Cardinali si sbizzarrisce con il suo tratto morbido e veloce attraverso una serie di creature bizzarre e città surreali e che si sposa perfettamente con linea di fumetti di BAO Publishing destinata ai più piccoli.
Ma con Thunder Ben la Cardinali fa anche un ulteriore salto.
Approfittando delle possibilità che la storia apre, l’autrice decide di disegnare approcciando il proprio stile alle diverse tipologie di mondi e dei suoi abitanti, abbandonando canoni e standard e mescolando stili e tecniche. Nella seconda parte della storia finiamo per esplorare un mondo, quello della foresta di Jukunut, dove i personaggi disegnati devono confrontarsi con patchwork fotografici in cui creature e ambienti sono un mix di stoffa, oggetti (dai bottoni alla pasta) e qualche tratto di colore.
Ci si ritrova in una sorta di mescolanza disegno/live-action tipico di alcune sperimentazioni dell’animazione, che in questo contesto non risulta mai esercizio di stile o pura ricerca estetica, ma rimane perfettamente coerente alla narrazione stessa.
Anche l’originalità con cui sono creati personaggi e bizzarre creature, oltre al loro design, non si limita a un gioco al rilancio o all’inanellamento di una stravaganza dopo l’altra, ma è un elemento che arricchisce la storia e conferisce sostanza e substrato al mondo che è stato inventato.
I colori sono brillanti e passano da diverse gradazioni dell’arancio come colore dominante (è il colore dei capelli di Ben ma anche del cielo di Sareet), a un mescolarsi di colori più intensi (rossi cupi, verdi acidi e neri) quando si passa da un livello all’altro, così come la componente emotiva passa attraverso diverse gradazioni: dall’entusiasmo iniziale all’incognito e alla paura, fino all’intensità del confronto con i nemici.
La storia raccontata con Thunder Ben ha il sapore di una favola moderna e gioca in equilibrio tra fantasy e supereroi, lanciandosi in una riflessione sul significato di coraggio, forza ed eroismo e sulle possibili trappole della paura senza scivolare mai troppo nel didascalico. Il punto di vista è quello dello stesso Ben, di cui non possiamo che condividere entusiasmo e meraviglia, oltre alle continue sorprese.
Meno sorprendente il finale, non proprio scontato ma esattamente quello che ci si aspettava, rassicurante e appagante. La storia ha un buon ritmo, incalzante e una sapiente gestione della tavola, la cui struttura si modula sulla sequenza senza uno schema rigorosamente fisso.
Thunder Ben è un ottimo volume d’esordio, ricco e interessante per il target a cui è destinato e che rende Vanessa Cardinali un’autrice da seguire con interesse.
Abbiamo parlato di:
Thunder Ben
Vanessa Cardinali
Bao, giugno 2016
136 pagine, cartonato, colori – 19,00 €
ISBN: 978-88-6543-674-5