Dopo il convincente primo volume, che dava l’impressione di un’opera compiuta nonostante il finale aperto, la serie di Eric Stephenson è chiamata a consolidare una propria cifra stilistica. Per far questo lo sceneggiatore punta sull’accumularsi di informazioni, approfondendo l’universo attorno ai protagonisti e introducendo nuovi personaggi.
Questo sovraffollamento di storie e comprimari, con continui riferimenti a fatti che devono essere ancora completamente disvelati, è la causa di una minore freschezza nello scorrere del racconto che, dopo il finale in crescendo del volume precedente, fatica a riprendere ritmo e si fa ripetitivo e statico.
La lunga scena in discoteca, che nonostante un doppio colpo ad effetto non riesce a risultare tesa come dovrebbe, è un esempio perfetto di quello che non funziona pienamente. Fortunatamente il finale riscatta questa stagnazione promettendo sviluppi maggiormente interessanti.
Simon Gane si conferma adatta a un racconto che, pur trattando di superpoteri, rifugge scene particolarmente spettacolari e si sofferma su espressioni e caratterizzazioni dei personaggi, ben coadiuvata da Jordie Bellaire che riesce a inserire in una colorazione per lo più piatta piccole e mirate scelte di rilievo, per esempio per i capelli delle ragazze.
Abbiamo parlato di:
They are not like us vol.2 – Noi contro voi
Eric Stephenson, Simon Gane
Traduzione di Leonardo Rizzi
Saldapress, 2017
152 pagine, brossurato, colori – 14,90€
ISBN: 9788869192630