The Marvels: Brie Larson parla dei suoi allenamenti per Captain Marvel

The Marvels: Brie Larson parla dei suoi allenamenti per Captain Marvel

L'attrice parla del training per il sequel in uscita il prossimo anno, e della forza che le ha dato il ruolo di Captain Marvel.

Intervistata da The Insider, l’attrice Brie Larson ha parlato dei suoi allenamenti intrapresi per tornare a interpretare il ruolo di Captain Marvel in The Marvels, l’atteso sequel diretto da Nia DaCosta in uscita il 17 febbraio 2023.

La premio Oscar ha ricordato gli sforzi che ha dovuto fare dopo che ottenne la parte per il primo capitolo sull’eroina Marvel Studios, sottolineando che gli allenamenti sono andati oltre le sue personali aspettative.

Mi definivo affettuosamente ‘una introversa con l’asma’ prima di interpretare Carol Danvers e ho iniziato ad allenarmi in preda al panico, perché ho pensato: ‘Oh mio Dio, la Marvel non sa che non so nemmeno come camminare su una collina senza essere senza fiato. Quindi, ho iniziato questo viaggio pensando che sarei diventata forte e non ne avevo idea. Sono andata ben oltre ciò che credevo fosse possibile per il mio corpo.

Essere in grado di spingere 181 kg, spingere la Jeep del mio allenatore, voglio dire, è un’esperienza incredibile rendersi conto che ciò che è dentro di te è ben al di là di ciò che sapevi fosse possibile. E devo ringraziare Carol per questo.
Questo è parte del motivo per cui non è una sorpresa per me che questo personaggio sia stato in grado di risuonare all’esterno, perché prima di tutto ha cambiato la mia vita. Quindi ha senso per me che lei possa cambiare anche altre vite.

Anche se l’attrice non ha potuto condividere dettagli sul sequel, che la vedrà accanto a Iman Vellani e Teynoah Parris, ci ha tenuto a evidenziare che nel nuovo film Captain Marvel volerà molto di più che nel primo capitolo.

Nel primo film stava sviluppando un certo tipo di forza, e quindi ho dovuto sviluppare una forza fisica differente con questo film. Ha già più padronanza dei suoi poteri. Adesso può volare. E quindi dovevo avere il mio corpo più agile, più pronto per questi tipi di movimenti come l’utilizzo dei cavi, che non ho utilizzato così tanto sul primo film, era il mio obiettivo principale.

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