Uno dei mantra che hanno caratterizzato AFA, Autoproduzioni Fichissime Andergraund, festival milanese di fumetto indipendente, è certamente la dissacrazione, e questo era evidente sin dalla prima edizione annunciata da locandine accecanti che reinterpretavano personaggi classici dell'immaginario popolare e disneyano, quasi come fossero appena usciti da un body horror.
L'operazione di avanguardia avviata nell'evento, di cui possiamo citare ad esempio la mostra Storia dell'editoria italiana dal 2020 in poi con le cinquanta copertine dal futuro, vede però in Tex Situazionista il suo culmine.
Vi è da dire che non è certo la prima volta che Tex, figura storica dell'editoria a fumetti italiana ed emblema della Sergio Bonelli Editore, viene preso di mira ad AFA. Sebbene si trattasse di una iniziativa individuale della tanto sedicente quanto anonima Chierichetti Editore, è impossibile infatti dimenticare Tox, la volgarissima parodia al vetriolo (su tutte la meravigliosa storia Lo stupratore reazionario) che qualche povero malcapitato lettore ha potuto addirittura trovare impilata fra un Tex e l'altro negli stand lucchesi della Bonelli, in varie copie di “contrabbando” inserite goliardicamente fra gli albi ufficiali.
Con Tex Situazionista però il passo in avanti è ben più ampio: la lucida volontà “criminale”, da cui nessuna autoproduzione dovrebbe prescindere, sembra promanare stavolta dalla mente di un sadico serial killer, bramoso di banchettare sulla carcassa sottoposta ad autopsia dell'intoccabile fenomeno indiscusso della grande editoria nostrana.
L'iniziativa ha coinvolto centoventi autori, fra italiani, francesi spagnoli, tedeschi, brasiliani e colombiani, che si sono impegnati a prendere e manipolare alcune fra le più celebri tavole di Tex, sovvertendone contenuto e significato, alterandole, distruggendone i connotati e piegandole alla volontà di un impossibile racconto surreale e allucinogeno.
Uno dei principi fondamentali del situazionismo è proprio il dètournement, la deriva, che consiste nella revisione consapevole, in questo caso di un prodotto artistico di massa, per conferirgli differenti significati, e dunque abituare chi ne fruisce a cogliere nuovi e inediti punti di vista. Un invito all'apertura mentale verso prodotti che, per aprioristici principi d'autorità, vengono spesso recepiti acriticamente nella pura ottica dell'intrattenimento.
L'operazione ricorda molto da vicino opere tamburiniane come Snake Agent (in cui l'autore aveva fotocopiato alcune tavole del Secret Agent X-9 di Mel Graff degli anni '40 e ne aveva riscritto completamente la storia distorcendo le figure), e condivide con essa ad esempio l'assenza di un autore dichiarato, che nel caso di Stefano Tamburini era un “anonimo macchinista”.
L'opera non fornisce punti fermi al lettore, che si trova a navigare a vista in un paradosso: da un lato l'eterno ritorno di alcune identiche pagine più volte riciclate, e dall'altro la continua metamorfosi di volti, corpi e ambientazioni impossibili, che risultano totalmente differenti da una vignetta all'altra. A ciò si aggiungono dei dialoghi totalmente assurdi, una sorta di degenerazione dell'opera beckettiana, che non hanno volutamente alcun senso, se non quello di accecare il lettore e costringerlo a continue fermate e brucianti ripartenze a ogni tavola: quasi come se ogni pagina fosse una storia a sé stante, colta in medias res e lasciata incompiuta; una serie infinita di finestre aperte che lasciano al lettore una pletora di possibilità irrealizzate da risolvere.
Il Tex Situazionista dell'AFA è dunque una lotta accelerata alla dittatura dell'imposizione del senso e di un certo tipo di narrazione obbligata che incatena l'autore.
Ovviamente era impensabile non prendere di mira la granitica gabbia Bonelli, simbolo di un certo integralismo editoriale e di una narrazione a fumetti asservita a precise regole di leggibilità che ammiccano al lettore e si inginocchiano alle sue esigenze, spianandogli la strada per la sua esperienza fruitiva, spingendosi in alcuni estremi a tal punto da non presentargli altro se non un arido deserto.
Abbiamo parlato di:
Tex situazionista
AA.VV.
Autoproduzione, 2018
124 pagine, brossurato, bianco e nero
Per l'acquisto dell'albo è possibile rivolgersi via mail all'indirizzo: afafestival2016@gmail.com
Nicola
13 Febbraio 2019 a 18:44
Ci vorrebbe un link o qualche altra coordinata per chi, incuriosito, vuole acquistare la pubblicazione. :)
Simone Cilli
15 Febbraio 2019 a 18:28
Ciao Nicola! Essendo un’autoproduzione, la reperibilità non è facilissima, salvo trovarsi in loco durante l’evento o gli eventi successivi a cui il collettivo partecipa.
Perdona la risposta tardiva, ma ero in attesa io stesso per rispondere alla tua domanda: ho contattato gli organizzatori, che mi hanno confermato di essere sforniti di uno shop online. Mi hanno però detto che chiunque sia interessato all’acquisto può rivolgersi loro direttamente in mail e accordarsi per una spedizione o acquisto brevi manu. Ecco qui la mail a cui puoi scrivere: afafestival2016@gmail.com
Un saluto, continua a leggerci!
enzo
15 Febbraio 2019 a 16:35
cosa fare per acquistarlo?
Simone Cilli
15 Febbraio 2019 a 18:32
Ciao Enzo, per maggiori informazioni ti rimando al commento di sopra di Nicola a cui ho poco fa risposto. In breve: trattandosi di fumetto autoprodotto non esiste uno shop online su cui acquistare l’opera, ma puoi rivolgerti direttamente agli organizzatori del festival AFA e accordarti con loro per una spedizione del fumetto. Ecco la mail a cui puoi scrivere: afafestival2016@gmail.com
Buone letture!