Dopo il doppio appuntamento del 2018, dovuto alla ricorrenza del settantennale, il Tex Magazine torna alla consueta periodicità annuale e anche in questa occasione propone, a fianco dei redazionali, due storie inedite.
Rispetto al volume celebrativo, scritto interamente da Mauro Boselli, questo numero torna a ospitare penne non appartenenti alla cerchia degli sceneggiatori abituali di Tex, anche se sia Jacopo Rauch che Giorgio Giusfredi si erano già misurati entrambi col personaggio in storie brevi sulla collana Color Tex.
Il corredo editoriale dell’albo, a cura di Graziano Frediani, è come al solito particolarmente ricco. Dopo la carrellata delle novità dell’anno a tema western, sia con riferimento al mondo del fumetto che riguardo agli altri media, Maurizio Colombo firma un excursus sulle diverse “conquiste dell’America”, nel quale vengono passate in rassegna le storie dei diversi popoli che, da Oriente o dal Vecchio continente, partirono alla volta del Nuovo mondo per inseguire un avvenire diverso, carico di speranze.
Come intermezzo fra le due storie a fumetti, Luca Boschi ci parla delle innumerevoli testate statunitensi dedicate all’epopea del Far West, da Lone Ranger a Tom Mix, mentre Luca Barbieri introduce la seconda storia in un articolo che traccia un profilo del protagonista Gros-Jean, al contempo riflettendo sul filone narrativo che si basa sul rapporto tra gli uomini e i loro cani da slitta nel freddo del grande Nord.
Nella prima storia a fumetti, Raccolto insanguinato, Tex è alle calcagna di due malviventi e approda a Redfield, Nebraska, dove i contadini locali compiono sacrifici umani per ingraziarsi le divinità del raccolto. Il taglio horror della vicenda “tradisce” il pregresso zagoriano di Jacopo Rauch, che comunque riesce a calare alla perfezione il ranger nelle atmosfere cupe della storia.
Il soggetto, già di per sé intrigante, trova adeguato svolgimento grazie a una sceneggiatura ben orchestrata, il cui ritmo è scandito da diverse svolte narrative e colpi di scena. I chiaroscuri di Alessandro Poli sembrano perfetti per il tono narrativo scelto da Rauch: già a partire dall’inquietante prologo in notturna, il disegnatore dà prova delle sue capacità, poi confermate lungo una storia nella quale spicca una felice caratterizzazione dei tre comprimari, mentre le tavole trasmettono molto bene le atmosfere del racconto, con particolare riferimento alla scena nel campo di granturco e all’epilogo alla fattoria.
In Yukon Race, sceneggiata da Giorgio Giusfredi (anche lui vantante trascorsi con lo Spirito con la scure), per le matite di Alfonso Font, Aquila della Notte lascia il posto a Gros-Jean e alla sua figlioccia Dawn, alle prese con una gara organizzata da un allevatore di cani da slitta senza scrupoli. Si tratta di un episodio ben congegnato da Giusfredi, che sfrutta a suo vantaggio la limitata foliazione riuscendo a proporre un’avventura piuttosto ricca di avvenimenti, con un tono esorbitante che ben si sposa con le caratteristiche del vulcanico trapper canadese, che nell’ultima scena è protagonista di una simpatica rievocazione dei suoi esordi sulle pagine di Tex.
Il serrato racconto si avvale, fra le altre, di splendide vignette a tutta pagina che permettono di condensare in poche tavole la competizione del titolo. La versatilità del tratto di Font, il cui stile negli anni è divenuto sempre più essenziale, non patisce l’ambientazione delle vette innevate canadesi, i cui paesaggi sono restituiti in maniera egregia. Si notano invece alcune imprecisioni nella recitazione dei personaggi, e una realizzazione dei cani da slitta che appare non all’altezza del maestro spagnolo.
Abbiamo parlato di:
Tex Magazine #5
Jacopo Rauch, Alessandro Poli, Giorgio Giusfredi, Alfonso Font
Sergio Bonelli Editore, 2019
176 pagine, brossurato, bianco e nero – 6,90 €
ISBN: 97711226204190155