Nell’episodio che chiude l’avventura che vede opposti Tex e Carson a una banda di mescaleros guidata dal crudele Mateo, Pasquale Ruju mette in scena un ribaltamento del meccanismo narrativo rispetto a quanto visto nell’albo precedente.
Se lì i due pard, in modo abbastanza inconsueto, erano stati inermi testimoni di massacri insensati e terribili, senza mai aver avuto la possibilità di fermare in tempo i responsabili, in questa storia lo sceneggiatore rientra sui binari del canone. Tex è sempre un passo avanti rispetto a Mateo e i suoi rinnegati, padrone della situazione e capace di portare giustizia alla fine della vicenda.
Rispetto al racconto crudo e violento della prima parte, il ritorno a un andamento narrativo di stampo più classico annacqua leggermente l’efficacia della storia, rendendola un po’ scontata e prevedibile.
Dove Ruju invece continua a eccellere è nella conclusione del processo di costruzione di Makua, il giovane mezzosangue protetto di Tex. La linea narrativa a lui dedicata continua in queste pagine e regala ai lettori, alla fine, un altro personaggio da inserire nel gruppo dei comprimari del ranger, che di sicuro rincontreremo in futuro.
Alfonso Font si dimostra una volta di più un solido e originale disegnatore dell’equipe texiana. Colpisce in questa seconda parte per il forte elemento lombrosiano con cui caratterizza Mateo e alcuni suoi affiliati: la loro rappresentazione fisica riflette in ogni particolare l’efferatezza, la crudeltà, nonché la meschinità e la codardia che li contraddistinguono.
Abbiamo parlato di:
Tex #709 – La furia di Makua
Pasquale Ruju, Alfonso Font
Sergio Bonelli Editore, novembre 2019
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,90 €
ISSN: 977112156100860709