La vita editoriale di una serie regolare che prosegue da decenni, senza particolari vincoli di continuity o legami tra le storie, è spesso costellata da episodi strutturati in modo assai diverso, a testimonianza della varietà di spunti che è possibile mettere su carta. Così, se nei numeri precedenti di Tex il curatore Mauro Boselli aveva ripescato la figura di Lupe Velasco in un’intricata vicenda tra passato e presente, nella storia che inizia in questo numero Pasquale Ruju e Alfonso Font utilizzano un approccio alla narrazione più classico.
Una vicenda dai toni a tratti duri, in cui i ruoli di buoni e cattivi sono ben demarcati. La trama, lineare e molto scorrevole, è costruita intorno alla figura di “Wolfman” Lang, pericoloso killer in cerca di vendetta contro gli abitanti di una piccola comunità del Montana. Lo sceneggiatore non manca di inserire connotati di un genere che gli è particolarmente congeniale, ovvero il giallo, ponendo Tex e Carson nella duplice veste di indagatori e difensori dei cittadini di Silver Bow.
Alfonso Font, da quasi quindici anni nel team della serie regolare, riesce anche in quest’albo a delineare le espressività senza necessità di troppi tratteggi. I disegni dell’artista catalano, pur con qualche sbavatura in alcuni punti, sono dotati infatti di notevole sintesi stilistica, favorita in questo caso dall’ambientazione innevata e dagli ampi scenari imbiancati.
Una storia insomma meno “di rottura” rispetto ad altre recenti uscite, ma comunque godibile e non priva di fascino.
Abbiamo parlato di:
Tex #684 – Wolfman
Pasquale Ruju, Alfonso Font
Sergio Bonelli Editore, ottobre 2017
114 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,50 €
ISSN: 977112156100870684