Tesori Disney è una testata per collezionisti che ha avuto un andamento qualitativo alquanto sofferto, dovuto a una politica editoriale piuttosto raffazzonata dove le saghe scelte spesso non corrispondevano pienamente agli intenti della collana oppure avevano già goduto in tempi recenti di ristampa ad hoc.
In questo scenario, l’undicesimo numero si pone però come uno dei più importanti tra quelli finora pubblicati. Il volume ospita infatti le prime quattro storie che vedono esordire come spalla di Topolino un personaggio chiamato Atomino Bip-Bip, un atomo ingrandito un birillione di volte dal professor Enigm, uno strambo scienziato che esordì nella storia Il Mistero dell’Uomo Nuvola di Ted Osborne e Floyd Gottfredson per i quotidiani americani degli anni Trenta.
L’autore che ha inventato questo bizzarro personaggio è invece italianissimo: si tratta di Romano Scarpa, uno dei più grandi autori di fumetti Disney, forse il più grande dopo Carl Barks e Floyd Gottfredson.
Scarpa, da sempre intenzionato a recuperare l’atmosfera delle avventure realizzate dai due Maestri americani, proprio nel ciclo di Atomino si avvicina in modo particolare alle storie classiche del Mickey Mouse gottfredsoniano grazie a una sorta di continuity tra le storie e ad Atomino stesso, che non può non ricordare per alcune caratteristiche l’Eta Beta protagonista di una sequenza di strisce sceneggiate da Bill Walsh sempre per le matite di Gottfredson.
Topolino e la Dimensione Delta è la storia d’esordio del personaggio, e nel contempo è un formidabile giallo in cui un ricattatore molto particolare tiene in scacco Topolinia. Topolino e Bip Bip alle Sorgenti Mongole è invece un elogio della grande avventura e dei misteri della Storia, con i due protagonisti che indagano sui primi abitanti del suolo americano.
In Topolino e la Collana Chirikawa si ritorna alle tinte noir, con Atomino che accompagna Topolino in un’indagine che sarà l’occasione per l’autore di far venire a galla alcuni traumi dell’infanzia di Mickey.
Infine Topolino e il Bip-Bip 15 è forse la storia in cui l’atomo è più protagonista rispetto alle altre, e dove non manca la componente d’azione.
Appare chiaro che la forza e l’importanza di questo ciclo di storie non risiede tanto nel personaggio di Atomino, che è comunque un bel personaggio con caratteristiche ben determinate e con un suo perché, ma è il modo in cui queste avventure vengono raccontate, il gusto per la narrazione thriller e avventurosa che rende queste storie mature e godibilissime a qualunque età come ogni buona storia Disney dovrebbe fare. Ci si emoziona davvero, con questo Topolino in versione uomo comune di cui scopriamo le debolezze e di riflesso apprezziamo maggiormente il coraggio.
Il disegno è ai livelli dell’eccellenza, gli anni Sessanta sono uno degli apici qualitativi del tratto di Scarpa che qui infatti offre uno dei suoi Topolino più belli. Anche i comprimari come Orazio vengono tratteggiati con uno stile classico ma dinamico e accattivante, senza contare quelli creati da Scarpa stesso come Atomino o la zia Topolinda. A proposito del disegno di Scarpa in queste storie, è bene ricordare lo stile particolare e cinematografico utilizzato nella Collana Chirikawa, dove le tavole in cui Topolino cade nella sua psicosi sono decisamente allucinate, hitchcockiane quasi, e dove quelle in cui vediamo il flashback tratto dal ricordo di Mickey sono disegnate in modo volutamente infantile per sottolineare il fatto che siano le immagini viste con gli occhi di un bambino.
Il volume è ottimo anche come apparato editoriale: oltre alla bella copertina cartonata con tanto di disegno originale di Marco Gervasio, abbiamo numerosi articoli firmati dai filologi disneyani Luca Boschi e Alberto Becattini che sono ottimi per inquadrare le storie, l’autore e varie curiosità al riguardo.
Abbiamo parlato di:
Tesori Disney # 11 – Topolino & Atomino
Romano Scarpa
The Walt Disney Company Italia, 2011
273 pagine, cartonato, colori – 9,90€
ISBN 9772035362002