Tenente Marlo è stato il primo serial poliziesco creato dal prolifico sceneggiatore Claudio Nizzi, pubblicato sulle pagine de Il Giornalino alla fine degli anni ‘70. Allagalla ha riunito meritoriamente tutte le storie dell’investigatore in un volume cartonato di grande formato, arricchendo una sorta di retrospettiva sullo sceneggiatore nativo di Setif prima che questi si dedicasse a Nick Raider (su cui tornerà nella seconda metà del 2021) e Tex, considerato che in un altro volume di recente pubblicazione sono state raccolte le sue storie brevi.
Le storie orchestrate da Nizzi risultano molto interessanti per la capacità dello sceneggiatore di costruire degli intrecci ben congegnati, condensati nelle dodici o dieci (in un caso, addirittura appena otto) tavole a disposizione con ottimo senso dei tempi. Le trame si reggono su un equilibrio invidiabile tra la necessità di raccontare un genere dai tratti molto maturi e quella dell’editore di mantenere comunque un tono del racconto che non superasse mai quel limite dettato dal pubblico di ragazzi cui si rivolgeva Il Giornalino.
Nonostante manchi del tutto la componente visiva della violenza, Nizzi si destreggia bene nel genere, con rimandi a tutti i topoi del poliziesco procedurale, tanto nelle atmosfere quanto nei metodi d’indagine, riproposti in modo da aderire a quelli realmente in uso dalle forze dell’ordine statunitensi. A livello tecnico, lo schema narrativo è imperniato su un canovaccio per il quale vengono forniti gli elementi base della storia in una manciata di vignette, mentre il fulcro è ovviamente dedicato alle indagini di Marlo, quasi sempre chiuse da un’intuizione che permette di svelare i piani del malvivente di turno. Si intravedono elementi di modernità rispetto all’epoca, come per esempio un utilizzo delle didascalie volto più a mantenere le sfumature del racconto hard boiled che essere un mero strumento descrittivo delle transizioni tra le scene, spesso repentine e non segnalate.
Le dimensioni generose del volume permettono di godere appieno delle tavole di Sergio Zaniboni, cui basta spesso una sola vignetta per restituire il tono dell’intero episodio, coadiuvando la sceneggiatura a inquadrare la situazione grazie a una chiarezza e un’eleganza nella composizione senza pari. Lungo i ventidue casi che compongono il volume, è presente tutto il campionario di stile del maestro torinese: le quinte, l’alternanza di campi e controcampi, lo studio delle prospettive e la collocazione degli elementi nelle scene, la padronanza nel restituire le espressioni dei volti e il modo unico con cui vengono animati i personaggi, dalle movenze e posture realistiche. Quest’ultimo aspetto viene approfondito nella postfazione, nella quale emerge il meticoloso lavoro di documentazione di Zaniboni, che era solito creare da sé le referenze per le scene, facendo posare parenti e amici in delle fotografie che poi utilizzava come modello per le sue vignette.Un altro aspetto peculiare delle tavole di Tenente Marlo è che grazie ad esse si può apprezzare al meglio il grande controllo nella composizione da parte di Zaniboni: il formato de Il Giornalino gli ha permesso di uscire dalla gabbia stringente di Diabolik, potendo quindi esprimere il suo talento anche nella realizzazione del layout, libero da uno schema fisso cui sottostare e potendo gestire il ritmo a partire proprio dalla composizione. L’arco temporale coperto dalla raccolta, dal 1977 al 1980, consente anche di apprezzare l’evoluzione stilistica di Zaniboni, con il segno che via via diventa più essenziale e l’utilizzo delle campiture di nero sempre più centrale nella realizzazione delle vignette.
L’apparato editoriale, con le biografie degli autori, le prefazioni di Roberto Guarino e Mario Gomboli e la postfazione di Paolo Zaniboni, completa un’edizione perfetta per ammirare l’arte di un maestro del fumetto come Sergio Zaniboni, al servizio di storie magari non memorabili, ma comunque godibili per quello che raccontano, per il ritmo e per il delicato equilibrio su cui si reggono.
Abbiamo parlato di:
Tenente Marlo
Claudio Nizzi, Sergio Zaniboni
Allagalla Editore, 2020
256 pagine, cartonato, bianco e nero – 30,00 €
ISBN: 9788899781880