Il bar, gli amici, le cazzate che si sparano a ogni età, se va bene un po’ di natura attorno, boschi e colline: la vita della provincia italiana si assomiglia in ogni luogo del nostro Paese; cambia un po’ il paesaggio, ma i riti e le consuetudini sono più simili di quanto si voglia pensare. Questa quotidianità lenta e sempre uguale a sè stessa, ricca di umanità sospesa, è la protagonista di Temporale, nuova opera di Andrea Ferraris pubblicata da Oblomov.
L’autore ligure, trapiantato da alcuni anni nella campagna del Monferrato, racconta le zone in cui vive attraverso brevi racconti, frammenti di una storia più ampia che unisce il passato dell’adolescenza a un presente incolore, mesto, in cui gli stessi personaggi si ritrovano invecchiati quasi senza accorgersene. Le varie figure che appaiono, e in alcuni casi sono protagoniste delle microstorie del volume (tutte rigorosamente definiti da soprannomi dati da ragazzi, come Keegan, Vollo, Bomba, Ufo, Spok), definiscono il romanzo corale di una provincia che appare cristallizzata in un eterno ciclo di storie che pian piano si trasformano in ricordi, forse rimpianti.
Ogni fotografia racconta un pezzettino di questi luoghi, attraverso episodi a volte assurdi e grotteschi, divertenti e sgangherati, altri pieni di tenerezza, altri ancora dolorosi e poetici: Ferraris riesce a caratterizzare ogni personaggio in maniera credibile e vitale, costruendo un mosaico in cui tutti si possono riconoscere, in cui tutti possono ritrovare un’assurda avventura sentita al bar del paese.
Nel farlo, l’autore non si lascia andare a una romanticizzazione nostalgica della provincia, non ci sono note del rimpianto dei “bei tempi andati”, perchè tutto semplicemente appare come è, nelle sue contraddizioni, nella sua genuinità e nella sua sospensione nel tempo e nello spazio, quasi a voler raccontare l’esperienza del genere umano tutto, i suoi amori e i suoi dolori, nello spazio di alcune strade e alcune colline.
E il paesaggio del Monferrato è proprio uno dei protagonisti dell’opera, quello che attraversa tutti i suoi episodi: spesso l’occhio di Ferraris si sofferma su un bosco, una collina, una strada o un palazzo abbandonato; natura e umanità si toccano, si incontrano e si parlano tra ruvide linee di matita, tratti geometrici e aguzzi che si intrecciano ad altri dolci e ondulati, tutti riempiti dai colori di Daniela Mastrorilli, capace di definire le piccole sfumature di luce delle varie stagioni, dalla calda estate alle piovose primavere.
Temporale può essere quindi interpretato come un’opera che legge la provincia attraverso il ritmo della natura: un tempo lento, che scandisce inesorabile quello della vita umana, che a volte passa senza che ci se ne renda conto, aspettando il prossimo acquazzone estivo che segna l’ennesimo passaggio dall’estate all’autunno, dalla giovinezza all’età adulta.
Abbiamo parlato di:
Temporale
Andrea Ferraris
Oblomov, 2024
136 pagine, brossurato, colore – 20,00 €
ISBN:978883145994