Vi presentiamo, in esclusiva, una intervista all’attrice Elysia Rotaru, che nel corso della quarta stagione di Arrow conclusasi di recente ha interpretato il personaggio di Taiana Venediktov, legata al passato di Oliver Queen.
Ci puoi raccontare come hai ottenuto il ruolo di Taiana Venediktov in Arrow?
Sono stata fortunata, mi hanno chiesto di fare un’audizione per questo ruolo nel luglio del 2015. Ho ricevuto poi una chiamata dal mio agente qualche settimana dopo per dirmi che il ruolo era mio.
Il tuo personaggio è stato creato appositamente per i flashback di Oliver Queen, e non proviene come altri dai fumetti. Come ti sei preparata nell’interpretare il personaggio?
Beh, Taiana era parte del fumetto originale di Freccia Verde, ma si, il personaggio originale e quello che ho portato alla vita io sono molto diversi fra loro. Ho usato il fumetto come linea guida per quando ho cominciato a sviluppare la relazione tra Oliver Queen e Taiana, e tracce di questo si sono viste sicuramente durante la storia. L’accento era un asso nella manica che avevo al tempo e con cui mi sono divertita a giocare. Non c’era alcun esperto di dizione sul set, perciò ho dovuto affidarmi alla mia preparazione e mi sono fatta amici russi per essere sicura di seguire la giusta direzione nel mio modo di parlare. In ogni caso, sulla trama del mio personaggio non mi era stato rivelato niente, per cui mi sono dovuta affidare ai registi, Stephen e ai partner delle scene episodio per episodio. Penso che sino ad ora abbiamo capito cosa Tatiana sta facendo nella quarta stagione.
Quale è stata la sfida più grande per te nel prendere parte ad Arrow?
Essendo questo il più grande ruolo e arco narrativo su cui abbia mai lavorato, ho incontrato più di una difficoltà. Col senno di poi, penso che la sfida più grande sia stata non sapere cosa sarebbe successo. Voglio dire, non sapevo mai se fossero intenzionati a uccidere Taiana o a tenerla. E non avevo per niente previsto tutta quella roba con l’idolo e Baron nel suo futuro, questo è certo. Non sapere la storia o il finale è davvero un punto di partenza difficile da cui lavorare a volte. Mi ha aiutato molto sviluppare un più profondo apprezzamento per il mio intuito e realizzare che amo veramente quello che faccio. Ho imparato che, in quanto attrice, devo essere preparata a qualsiasi cosa, non solo per il lavoro ma anche per le relazioni umane. Avere a che fare con fans dello show che ti ‘’odiano’’ è difficile all’inizio, ma dopo impari a conviverci. Voglio dire, venire introdotta come interesso amoroso di Oliver Queen ha già causato un gran casino in passato, ed è ancora così con i fan Olicity! Ma li amo. Non potremmo fare quello che facciamo Ovviamente è sempre difficile, dato che hai anche le tue personali aspettative. Quando senti cose riguardo la storia e quello che potrebbe capitare, tutti quei momenti e non solo, ti aiutano moltissimo a crescere. Il lavoro in sé è a volte una sfida, essere parte di emozioni e circostanze così forti, vuoi sul serio essere certa di essere connessa. Giuro, mi sembra di aver scritto troppo, ma cavolo, ho imparato tantissimo lavorando allo show per quasi un’intera stagione e sono molto grata.
Hai preso parte anche al pilot di iZombie, un’altra serie CW tratta da fumetti DC Comics, ma non curata da Greg Berlanti, come molte altre serie di questo tipo. Hai notato differenze nell’impostazione sia della produzione sia del modo di raccontare?
Sì, certo, puoi vedere e sentire le differenze nella narrazione tra quei due show, dato che sono stati gestiti da persone differenti e amo questa cosa. Ogni show ha una propria storia originale da raccontare, perciò avere una visione varia per il prodotto finale è necessario, io credo, mentre continuano comunque a rimanere fedeli alla visione originale e al brand del network che li produce.
Ci puoi raccontare qualche aneddoto accaduto sul set e come è stato lavorare con Amell?
Vorrei avere qualche storia da potervi raccontare, ma mantenevamo le cose molto sobrie sul set, dato che il nostro tempo insieme era così breve e intenso – ecco perché non abbiamo scattato tanti selfie o condiviso molte cose su snapchat. Stephen è un tipo piuttosto impegnato e potevo capire che la maggior parte del tempo libero che avevamo fra le riprese, lui lo voleva spendere rilassandosi, chiacchierando con la sua famiglia o partecipando ad altri eventi riguardanti Arrow. Quando siamo riusciti effettivamente a connettere è stato breve e simpatico. Mi ha invitato un paio di volte a bere qualche birra fuori con lui e altri membri dopo le riprese. Mi piace una buona birra con le persone simpatiche.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho appena terminato di registrare la mia prima sessione per un ruolo importante per una serie animata, che è stato per anni un mio sogno. Non posso dirvi di che serie si tratta, ma presto vedrete aggiornamenti sui miei social media quando potrò cominciare a parlarne. Ho anche terminato di filmare un ruolo secondario in un film indie neo-noir horror chiamato Residue, dove interpreto un personaggio di nome Monica. Lei è la proprietaria di casa del protagonista Luke ed è anche la sua signora delle pulizie. Quando un Luke disperato chiede a Monica aiuto per risistemare il suo pessimo appartamento in vista dell’arrivo inaspettato di sua figlia, Monica accetta. Questo anche perché lei lo trova attraente, nonostante le sue inesistenti capacità domestiche. Ma Monica si avvicina al libro su cui Luke sta lavorando e viene risucchiata all’interno di questa scura, inquietante e omicida realtà. Sto anche interpretando il ruolo di protagonista nella web serie “Reapers” e il mio personaggio è una tosta di nome Morana. Lei è una ladra professionista ed è una combattente di strada che ha avuto la sua bella dose di scontri con le autorità durante la sua problematica gioventù. La sua vita viene ribaltata quando un’inaspettata situazione la mette nelle mani di un completo sconosciuto.
Sto anche lavorando sul crescere come doppiatrice narrante e ho qualche pubblicità che sta venendo trasmessa, per esempio per Crispy Minis e McDonald’s.
Ho un ruolo da non protagonista in un breve film chiamato RUN che si sta facendo strada nel circuito dei festival in questo momento. RUN è un breve psicodramma ambientato ne mondo del triathlon professionista. Tristan, un triatleta, viaggia per tutto il mondo in costanti cicli di allenamento, e mentre si prepara per la gara della sua vita, si ritrova faccia a faccia con dei vecchi ricordi del suo traumatico passato che lo metteranno alla prova fino ai limiti della sopportazione.
Infine sto imparando a diventare una produttrice da dietro le quinte, lavorando su cortometraggi con il mio partner di produzione. Sino a questo momento è stato un lungo processo. Grazie per avermi dato questa occasione, non vedo l’ora di incontrarvi in Italia ad una convention un giorno.
Riferimenti di RUN:
Facebook: www.facebook.com/triathlonmovie
Twitter: twitter.com/ShortFilmRun
Website: www.run-film.com
Intervista condotta via mail, giugno 2016. Traduzione di Elisabetta Gatti
Si ringrazia per le foto di Elysia Rotaru Farrah Aviva