Comincio a capire che raccontare una cosa significa allontanarsi da essa. (Kublai Kahn)
Genova, 1298. Marco Polo si sveglia nelle prigioni della città dopo essere stato ferito e catturato in battaglia e qui conosce l’estroso scrittore Rustichello da Pisa. In attesa di esser riscattato da Venezia, Marco decide di raccontare il proprio viaggio così che il compagno di cella possa trasporlo su carta.
In Marco Polo – La Via della Seta, Marco Tabilio descrive attraverso il linguaggio del fumetto l’avventura che per un quarto di secolo tenne impegnata la famiglia Polo in estremo oriente.
L’autore concentra la propria narrazione sui sentimenti e sulle suggestioni provocate dal racconto e il risultato è un susseguirsi di episodi, sogni e dialoghi slegati tra loro. Sebbene questa segmentazione non sia da intendersi in senso negativo, poiché riflette la maniera con cui Marco stesso probabilmente raccontò venticinque anni di cammino, ne risulta un’opera che in alcuni punti lascia il lettore smarrito e incapace di comprendere se ciò che legge sia racconto, sogno o ricordo.
Tabilio utilizza una suddivisione molto statica e schematica della pagina che gli permette di condensare in poco spazio dialoghi e passaggi complessi. Lo stile semplice e abbozzato dei disegni consente alle vignette di mantenere la chiarezza a discapito delle dimensioni spesso ridotte e dona freschezza alla storia. Le poche linee che descrivono i personaggi sono sufficienti a trasmettere le emozioni, supportate da un ottimo storytelling.
La colorazione, costituita da campiture monocromatiche e piatte, svolge bene il proprio ruolo, caratterizzante l’atmosfera solo nei momenti necessari alla storia. Costituisce una nota dolente l’apparente decisione di non legare la variazione dei colori a dei momenti particolari a dei momenti o luoghi particolari, accorgimento che avrebbe potuto fornire al lettore riferimenti all’interno della frammentazione del racconto.
Il racconto è spezzato spesso da illustrazioni a piena e a doppia pagina, che non hanno funzione univoca poiché in alcuni casi dividono gli episodi e in altri sono parte integrante del flusso narrativo.
Scoprire queste illustrazioni è sempre un’emozione poiché mischiano in maniera sapiente lo stile underground dell’autore con i temi e l’iconografia tipica del periodo medievale.
Tabilio dimostra l’accuratezza del proprio lavoro di ricerca attraverso cartografie e immagini di stampo prettamente europeo che si susseguono e trasformano nel corso del viaggio fino a divenire riflesso della cultura asiatica.
Con questo volume BeccoGiallo aggiunge un ottimo titolo al proprio catalogo, frutto di un autore che aveva già dimostrato le proprie potenzialità vincendo nel 2013 l’Animate Europe.
Marco Polo – La Via della seta è più di un viaggio nel misterioso oriente, è un viaggio nel cuore del ramingo.
Abbiamo parlato di:
Marco Polo – La via della Seta
Marco Tabilio
BeccoGiallo, giugno 2015
208 pagine, brossurato, colore – 18,00 €
ISBN 9788897555445