Swamp Thing: nuovi dettagli sulla cancellazione dello show DC Universe

Swamp Thing: nuovi dettagli sulla cancellazione dello show DC Universe

Nuovi dettagli sulla chiusura della serie creata per la piattaforma DC Universe.

The Hollywood Reporter rende noti nuovi dettagli su Swamp Thing, lo show live action facente parte del nuovo canale streaming DC Universe, la cui cancellazione è stata decisa pochi giorni dopo la messa online del primo episodio, decisione che sorpreso fortemente pubblico e addetti ai lavori.

Il sito sottolinea innanzitutto che i rimanenti nove episodi della serie continueranno ad essere pubblicati online ogni settimana, dal momento che Swamp Thing è diventato ora parte della libreria di programmazione streaming.

I problemi, come noto, erano iniziati lo scorso 17 aprile, quando la Warner ha tagliato gli ordini degli episodi della prima stagione, riducendoli da 13 a 10. Nonostante le promettenti recensioni, è stato in seguito deciso di completare il lavoro sugli episodi, su cui erano stati investiti alcuni milioni di dollari, e usarli per rafforzare il contenuto della biblioteca della piattaforma DC Universe, che funge da valore aggiunto alla già vasta libreria di fumetti digitali della Warner.

Fonti citate da THR indicano che i tempi dell’annullamento sono stati stimolati dalla decisione dello studio di evitare di pagare milioni di dollari per archiviare i set utilizzati durante le riprese in North Carolina. Contrariamente ad alcuni report non confermati, la questione degli incentivi fiscali non aveva niente a che fare con la cancellazione improvvisa, dato che lo show aveva ricevuto 5 milioni di dollari in incentivi per il pilot e altri 12 milioni per il resto della stagione.

Nel frattempo, non è chiaro come il materiale DC Universe si integrerà con la nuova piattaforma WarnerMedia, in quanto i tre dirigenti Kevin Tsujihara, Diane Nelson e Craig Hunegs, che sono stati determinanti nella sua creazione, non sono più coinvolti all’interno della major. Difatti non vi è stato alcun chiarimento su come le due piattaforme coesisteranno.

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