Susine e il Dormiveglia: una onirica fuga dalla realtà

Susine e il Dormiveglia: una onirica fuga dalla realtà

Tunuè presenta il nuovo picture book scritto da Bruno Enna ed illustrato da Clement Lefèvre: viaggiando nel surreale mondo del Dormiveglia accompagniamo Susine nel suo metafisico errare alla scoperta del suo subconscio.

L’uomo è da sempre stato affascinato da luoghi esotici e misteriosi, fantastici e lontani: mondi nei quali estraniarsi, rifugiarsi per scappare dall’alienazione della quotidianità. La voglia di fuggire è stata da sempre il motore di avvio e il tema centrale di numerose storie, poesie ed opere artistiche: da Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carroll a Il meraviglioso mago di Oz di Lyman Frank Baum, fino a giungere alle poesie di Baudelaire o alle raffigurazioni polinesiane di Gauguin.

Anche Susine vuole evadere da una realtà opprimente, da genitori assenti ed in costante conflitto tra loro: grazie alla sua fervida immaginazione approda magicamente nel Dormiveglia, mondo onirico in cui le ansie della bambina si proiettano e al contempo stravolgono in un vortice di colore e suggestioni surreali.

Il primo volume di Susine e il Dormiveglia – Nella luce, nato dalla penna di Bruno Enna ed illustrato da Clément Lefèvre, è un viaggio nel paradossale, proiettato su uno sfondo surrealista ed incantato, un viaggio di formazione che conduce la protagonista a una nuova concezione del suo modo di agire e di rapportarsi con la realtà quotidiana.

Il Dormiveglia è la proiezione dell’interiorità di Susine e delle sue angosce: nato come racconto fiabesco che la nonna era solita raccontare alla nipotina, si trasforma in spazio metafisico di straniamento quando l’anziana signora vola in cielo, lasciando la bambina in balìa dell’incomprensione e dell’indifferenza dei genitori.
È lì che Susine si rifugia, è lì che trova numerosi amici in grado di colmare l’assenza e il vuoto che si sono venuti a creare nel suo fragile animo. È un luogo magico e di evasione dalla banalità della vita quotidiana, dai costanti litigi a cui assiste in casa e dalle incertezze che caratterizzano la sua giovane età.

Diversi elementi suggeriscono un’interessante lettura in chiave psicanalitica: il Dormiveglia può essere interpretato come l’inconscio dell’essere umano, che emerge del tutto durante il sogno; inoltre i racconti di Susine vengono interpretati dai genitori come segni di un disturbo comportamentale, tanto che la bambina viene condotta dallo psicologo scolastico, soprannominato Gufo Baffone, che la sottopone a sedute e test (riconoscibile quello delle cosiddette “macchie di Rorschach”), ai quali Susine cerca di sottrarsi ponendo la sua attenzione sulle scarpe del baffuto psicologo. Ed è proprio grazie ad uno di questi incontri che alla bambina viene l’idea di costruire un Coprizucca Canalizzatore in grado di trasportarla nel suo mondo fatato.

Susine è innovativa, è fantasiosa: la sua innata immaginazione la porta ad estraniarsi, a creare una realtà accettabile che le permetta di dimenticare la durezza della quotidianità. Il mondo del riscatto si presenta come un non-luogo rassicurante in cui rifugiarsi, presupponendo però un ritorno: Susine sente, infatti, nostalgia di casa, vuole allontanarsi da quella “prigione dorata” dove la Regina delle Lacrime la tiene rinchiusa. Nella sua camera ricca di tende e drappeggi la bambina si sente confortata, ma al contempo bloccata: un mondo idilliaco e onirico non potrà mai sostituire la solidità della realtà, per quanto dolorosa essa sia.

Il Dormiveglia si presenta come un luogo caratterizzato dai toni soffusi, dai contorni quasi sbiaditi, dai colori caldi: immagini, dunque, che ricordano molto la fugacità e la deformazione proprie delle visioni oniriche in cui ci immergiamo ogni notte.
Il tratto di Lefèvre, morbido e sinuoso, riesce a delineare un’ambientazione distorta, popolata da esseri fantasiosi e unici nella loro caratterizzazione, in grado di trasformarsi grazie alle storie raccontate da Susine.
Le illustrazioni sono importantissime e centrali nel confezionamento dell’opera: leggere come nuvole, racchiuse da un alone di inconsistenza materica e fuggevole morbidezza, sono create seguendo uno stile delicato e tendente al tondeggiante, che non prevede stacchi netti o linee troppo marcate, affidando il compito di dare struttura alle immagini solo ai colori perlopiù caldi.

 Susine e il Dormiveglia è un picture book facente parte della collana TunuèMirari”, che raccoglie opere caratterizzate da uno spessore narrativo e grafico innovativo rispetto ai linguaggi tradizionali a cui siamo abituati.
L’opera si presenta quindi come un libro illustrato, con disegni che occupano doppie pagine, singole o si configurano come semplici – ma pregnanti – spot grafici. Tutto ciò rende la narrazione piacevole: i testi sono così quasi completamente immersi nelle illustrazioni, il che rende possibile un maggiore coinvolgimento del lettore nella storia.

La narrazione è alquanto scorrevole: essa si struttura come un rapido viaggio onirico nel subconscio della protagonista caratterizzato da una temporalità distorta e frammentata propria dei sogni, rendendo l’impianto diegetico immediato e per alcuni aspetti sintetico, tralasciando per esempio accurate descrizioni sui personaggi che popolano il Dormiveglia e le loro stravaganti peculiarità. Al contempo la storia è densa di significati e chiavi di lettura apprezzabili soprattutto dai più grandi, sebbene l’opera sia indirizzata evidentemente a un pubblico infantile.

Bruno Enna confeziona una storia in soggettiva, il cui fulcro è proprio la protagonista, la voce narrante, che ci conduce in un viaggio introspettivo a ritroso nel tempo. L’impianto diegetico è sicuramente abbastanza scontato e rimanda alle opere già citate di Carroll o di Frank Baum, con eroine catapultate in un mondo lontano dalla realtà, forse guidate da un inconscio desiderio di fuga dalla monotonia e dai disagi della realtà, un viaggio nell’onirico, un ritorno finale nelle rispettive case e sicuramente una nuova partenza per il mondo della fantasia dopo una nuova delusione emotiva e sentimentale.

Susine e il Dormiveglia in conclusione è un’opera godibile, delicata, piacevole per gli occhi e rivolta a chi ama evadere grazie alla lettura o, come Susine, grazie ad un Coprizucca Canalizzatore fatto di rotoli di cartone, scotch e tanta fantasia!

Abbiamo parlato di:
Susine e il Dormiveglia – Nella Luce
Bruno Enna, Clément Lefèvre
Tunuè, maggio 2018
84 pagine, cartonato, colori – 17,00 €
ISBN 978-88-6790-289-7

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *