Un lungo articolo dietro le quinte di The Hollywood Reporter riporta alcune indiscrezioni sui fattori che hanno portato all’addio al ruolo di Superman dell’attore Henry Cavill, vittima secondo il reportage di “diverse confluenze e venti contrari in seno allo studio”.
L’articolo indica che l’attore non aveva un accordo per tornare a riprendere il ruolo, ma solo uno verbale secondo cui lo studio avrebbe realizzato progetti futuri sul personaggio di Superman. Cavill è stato pagato 250.000 dollari per ciascuno dei cameo interpretati, compreso quello girato per The Flash a settembre, rimosso assieme a uno di Gal Gadot per lo stesso film.
Nonostante la spinta di Dwayne Johnson per un sequel di Black Adame un ipotetico scontro/incontro tra l’anti-eroe e l’azzurrone, il risultato del film al botteghino avrebbe messo tutto in forse, anche prima di una decisione di Gunn. Lo studio aveva comunque i suoi piani per un sequel di Man of Steel, scritto da Steven Knight con villain Brainiac.
Una fonte indica che Cavill sarebbe stato una pedina del tentativo di Dwayne Johnson di controllare un pezzo dei franchise DC Comics.
Sia James Gunn che Peter Safran erano consapevoli della sensibilità dei fan nei confronti del cast di Justice League di Snyder, così come erano consci cosa avrebbe causato dare l’addio a interpreti così popolari. Rinunciando a chiamare agenti e produttori, i due dirigenti si sarebbero incontrati con Cavill per discutere i loro piani, che sembravano indicare un potenziale nuovo ruolo nel prossimo futuro. La coppia ha anche fatto aperture a Ben Affleck, chiedendogli di dirigere una pellicola DC Comics, mentre anche Jason Momoa avrebbe incontrato i due, probabilmente per valutare un nuovo ruolo oltre Aquaman.