Da qualche parte nel mondo, spesso all’insaputa dei lettori di fumetti (ma non dei lettori più “colti”, di molti addetti ai lavori e di buona parte della critica), esiste un autore molto particolare, a suo dire nato in Israele e in Francia, che si definisce “simile a un’arpa” e che scrive e disegna fumetti con lo pseudonimo di Sudario Brando.
Sudario Brando, che sia per un caso o per destino, non lavora per il fumetto “popolare” se non in rari casi (è notizia recentissima la sua partecipazione in veste di disegnatore per la serie Bonelli Dragonero Adventures), è un incrocio tra Moebius, Pazienza, Jack Kirby e Tore Bernitz Pedersen – autore norvegese da poco scomparso col quale ha collaborato a lungo – e non produce graphic novels o corposi volumi bensì storie brevi, a volte di poche pagine e a volte di una pagina sola. Spesso, anche meno.
Non imbrigliabile in una precisa corrente, anche se si può vagamente ascrivere a quella del comico/surreale, Sudario è imprevedibile nei suoi sviluppi, può passare con disinvoltura da un genere all’altro mutando anche stile di disegno, è in grado raccontare con la stessa efficacia storie d’orrore profondo o di assurda comicità, è capace di acuta critica sociale pur apparentemente disinteressandosene, e sa trasmettere ogni tipo di messaggio usando stili molto particolari, riuscendo a raccontare con poche linee e brevi testi.
Schivo, inconoscibile, inclassificabile, irriducibile e non rintracciabile, nonché dalla produzione quasi totalmente inedita, mai pubblicata su carta ma reperibile solo online e solo in parte, Sudario Brando è dunque un autore del quale è difficile tracciare un percorso o compilare una biografia.
Questo non solo per la sua figura ma anche per l’estrema incompiutezza di moltissime delle sue opere, che apparentemente sembrano cercare (e trovare) un senso proprio nel non finito, nell’accenno, nel suggerimento, o nell’assemblare un quesito il più possibile arcano invece che offrire risposte rassicuranti. Quale autore migliore, dunque, a cui dedicare una biografia che è nello stesso tempo un saggio e nello stesso tempo un’esegesi semi-seria e semi-vera dei suoi lavori?
La biografia/saggio infatti esiste, ed è stata pubblicata dall’editore Le Piccole Pagine nei primi mesi del 2017. Oltretutto – coerentemente con la figura di Sudario Brando – è stata compilata a insaputa del fumettista, e offertagli come “omaggio” solo successivamente trasformatosi in prodotto “vero”.
È da queste premesse dunque che nasce Chi è Sudario Brando?, agile e illustratissimo volume scritto da Tommaso Filighera e Niccolò Pugliese, figure tanto emblematiche quanto l’artista del quale si sono occupati, che hanno dedicato alla stesura del libro non meno di due anni. Psicologo ed esperto in esegesi biblica il primo, illustratore per passione ma attivo soprattutto nel campo della storiografia (suo recente prodotto uno studio dedicato a Opicino de Canistris, monaco, miniatore e folle di Pavia vissuto alle fine del 1200); e semiologo dilettante e tecnico della riabilitazione psichiatrica il secondo, nonché (ri)scopritore del talento di Sudario Brando in circostanze volutamente mai chiarite.
Sembrerebbe una storia inventata, o una favola, o uno scherzo, se non fosse invece tutto assolutamente vero, ed è paradossale che ad occuparsi in modo diffuso di un autore così particolare e dal talento così cristallino siano state per prime non persone che gravitano nel campo del fumetto ma in quello della mente umana. Paradossale, ma in qualche modo appropriato e consono al fumettista in questione, che nelle pagine del libro a lui dedicato viene esaminato con rigore non esattamente vero, e con accuratezza non esattamente filologica.
Chi è Sudario Brando? raccoglie ed esamina la produzione del fumettista, mettendone in luce i riferimenti dotti, i significati e il valore tecnico/narrativo suddividendola per grandi aree, che pure sono solo una parte di quelle nelle quali Sudario sembra essersi cimentato. Abbiamo un’area dedicata alle reinterpretazioni dei classici della letteratura come Alice, Moby Dick, favole e fiabe; una dedicata ai tarocchi, in quanto Sudario ne ha inventato un mazzo intero compreso di metodo di lettura; una dedicata alle varie storie a fumetti di ogni genere e grado, e infine un piccolo saggio su Maschera Fuggiasca, eroe del fumetto pocket anni ’60 del quale Sudario è stato un fervente fan e che ora sta cercando di riportare all’attenzione del pubblico (nonostante sulla reale esistenza di tale personaggio siano sorti numerosi dubbi, alcuni dei quali sollevati da Sudario stesso).
Chiude il libro un ricco apparato iconografico e biografico, e accompagnano i testi numerosissime illustrazioni, riproduzioni fedeli e leggibili in toto delle storie più brevi dell’artista.
Va detto che, a prescindere dal trascurabile problema della maggiore o minore veridicità dei testi e delle attribuzioni di significato, il volume è di una leggibilità assoluta, composto di brevi capitoli che si rivolgono al lettore con chiarezza e rigore, proprio come nei migliori saggi (anzi superandoli: perché di saggi così limpidi e precisi se ne vedono ben pochi) e lo coinvolgono in un gioco all’apparenza serio ma che si rivela a un occhio più attento come un riuscitissimo divertissement.
Filighera e Pugliese infatti non sono poi così sinceri nella loro ricostruzione, e mentre sembrano conoscere a menadito gli argomenti di cui parlano con così tanta cognizione di causa nello stesso tempo si divertono a imbastire un gioco metanarrativo che coinvolge il lettore in una scoperta di Sudario tanto vera quanto falsa, perfettamente in linea con l’universo del surreale artista del quale si stanno occupando. Ottima simbiosi tra testo e disegno, erudito senza essere pedante, ricco di illustrazioni, capace di intrattenere con ironia e intelligenza, e soprattutto capace di imbastire una raffinata metafora metaculturale, Chi è Sudario Brando? È, paradossalmente, un saggio che pur non essendo esattamente tale appare credibile e perfetto, l’archetipo del prodotto critico che un lettore si meriterebbe di avere, e la lettura del libro è talmente soddisfacente che verrebbe da chiedere all’editore una collana che si occupasse seriamente di altri autori di altrettanto talento.
In definitiva, Chi è Sudario Brando? è un libro che piacerà al lettore più raffinato, e che potrà condurlo alla scoperta di un autore acuto e intelligente, di sicuro e particolare talento. Un libro che, così come i fumetti di Sudario, ci pone una domanda non per darci una risposta, ma per insegnarci quanto importante a volte può essere il valore di un interrogativo, di una storia che non finisce, di una trama che si ferma prima di iniziare, di un disegno che mette in discussione le nostre aspettative e le nostre a volte pigre certezze.
Abbiamo parlato di:
Chi è Sudario Brando?
Tommaso Filighera, Niccolò Pugliese, Sudario Brando
Le Piccole Pagine, 2017
Brossurato, colore, 164 pagine –15,00 €
ISBN: 9788899171124
Riferimenti:
www.lepiccolepagine.it
Sudario Brando
6 Gennaio 2018 a 09:48
Grazie infinite, l’articolo è scritto molto bene.
Sudario.
Michele Garofoli
6 Gennaio 2018 a 11:22
Grazie a te per i complimenti. Alla prossima biografia :)