Il successo di Batman V Superman: un nuovo inizio per la Warner

Il successo di Batman V Superman: un nuovo inizio per la Warner

Il successo al botteghino del film di Zack Snyder apre una nuova era per la Warner. In questa analisi un quadro approfondito su quello che potrà accadere.

Il travolgente successo di Batman V Superman: Dawn of Justice, che nei suoi primi tre giorni di programmazione negli USA e nel resto del mondo ha sbaragliato molti record con un incasso complessivo di 420 milioni di dollari (successo solo parzialmente/marginalmente ridimensionato dal calo di spettatori dopo la prima settimana), segna una nuova alba non solo per i franchise supereroistici, ma soprattutto per la Warner Bros. Pictures.

La major americana infatti viene da un periodo nero, il 2015, che ha visto solo due film dei 21 usciti nel corso dell’anno, e su cui lo studio puntava, raggiungere e superare la cifra dei 100 milioni di dollari, soprattutto nei confronti di altre annate ben più rosee, come quelle del 2013 e del 2014, che hanno visto pellicole quali Gravity e American Sniper diventare delle hit al box office americano e internazionale.

Secondo molti analisti, tra cui Peter Bart di Deadline, il successo della pellicola diretta da Zack Snyder e interpretata da Ben Affleck e Henry Cavill è, in primis, un successo della major e del CEO Kevin Tsujihara, il cui obiettivo principale è di riportare la Warner Bros. ai suoi antichi fasti:

Batman V Superman è, a dire il vero, un film più sulla Warner Bros che sui supereroi. La pellicola è vista come la pietra angolare di una nuova Era per lo studio – che vedrà l’arrivo di Wonder Woman, Flash, Justice League (la parte 1 inizia le riprese ad aprile) e Suicide Squad, che uscirà quest’anno. In fase di sviluppo ci sono personaggi secondari come Aquaman e Cyborg. L’azienda inoltre conta fortemente su videogiochi, giocattoli e altro materiale in licensing. In effetti, l’industria DC ha originariamente fornito alla Warner Bros. tutto questo attraverso l’acquisizione della Licensing Corporation of America. L’incentivo chiave erano sempre i prodotti, non la pellicola.
Le munizioni di oggi della DC vengono presentate come una sfida alla scaletta Marvel, che è stata coerente negli ultimi anni con The Avengers, Iron Man e Capitan America, così come con i suoi brand più frivoli come Ant-Man e Guardiani della Galassia.

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Il successo della pellicola ha anche visto la conferma di due nomi, quelli di Ben Affleck e Zack Snyder, come nuovi elementi dello star power all’interno della major americana, seppur in chiave differente.

L’attore e regista ha ormai legato fortemente il suo nome e il suo volto alla Warner, alla quale negli ultimi anni ha regalato due grandi successi di critica e pubblico come The Town e Argo, mentre per il futuro sono già in preparazione da tempo The Accountants e soprattutto Live by Night. Quello che molti si chiedono però è se Affleck riuscirà a gestire nello stesso modo (e con eguale successo) il personaggio per cui ora sarà identificato dal pubblico nei prossimi anni, ovvero Batman.

Il personaggio è previsto appaia nei prossimi mesi prima in Suicide Squad e in seguito nella prima parte di Justice League, aiutando a collegare i vari film tra di loro e fornendo al pubblico un quadro più vasto dell’Universo Cinematografico DC, così come fatto dai Marvel Studios.

Riuscirà però Batman a diventare un character definito e approfondito come quello di Christian Bale nei film di Christopher Nolan, nel corso di queste apparizioni, o dovremo attendere il film in solitaria dell’Uomo Pipistrello che si vocifera sia in produzione per il 2019?

Batman è un efficace sottoprodotto per l’industria Affleck? Nel discutere di Batman al The New York Times, l’attore ha commentato che il suo personaggio ha “un buco nella sua anima”. Riflettendo su questo punto di vista, Affleck non ha ancora avversari eccentrici da affrontare. Zack Snyder, che la Warner Bros ha designato come il supervisore artistico del settore DC, ha scelto Jesse Eisenberg per giocare pesante, ma il suo personaggio alla Mark Zuckerberg potrebbe sembrare al pubblico più fastidioso che minaccioso.

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Uno degli elementi che potrebbe certamente aiutare a delineare il nuovo uomo pipistrello sarà il confronto tra il personaggio e il nuovo Joker interpretato da Jared Leto. Ambientato o meno nel presente, inserito in un flashback studiato ad arte o a pieno titolo nel plot narrativo della pellicola diretta e sceneggiata da David Ayer, il primo incontro (sullo schermo) tra il Batman di Affleck e il Joker di Leto potrebbe fornire una prima pietra sulla caratterizzazione del personaggio, e rendere più solido uno dei componenti della Justice League in vista del kolossal sul gruppo, diretto da Snyder.

La figura del regista, ormai promosso dalla Warner come deus ex machina del nuovo Universo Cinematografico, ha invece ancora molto da dimostrare al pubblico, ma soprattutto alla critica.

Il successo di Batman V Superman: Dawn of Justice al box office, non ha infatti cancellato la mole di recensioni negative che hanno sommerso il film, a differenza di quanto successo con Man of Steel, nel complesso promosso.
Snyder dovrà infatti dimostrare una solidità non solo produttiva, di cui è comunque già capace, ma anche narrativa e tecnica per riuscire a rendere questi film appetibili per la critica.

L’aggiunta di Chris Terrio come sceneggiatore infatti non pare avere coperto i buchi narrativi, come sottolineato recentemente da Variety, forse perché pressati dal compito di fornire un quadro generale di quello che stava per arrivare:

Entrambi questi due uomini hanno un curriculum di successi, ma andando avanti possono avere bisogno di ricalibrare i loro ritmi artistici. Forse liberi dal compito impressionante di dover lanciare un universo cinematografico tentacolare e impostare sequel interconnessi e spin-off nel corso di un film di due ore e mezzo, essi saranno in grado di trovare nuovi modi di fare appello sia agli appassionati che alla critica.

Il futuro della DC Comics al cinema è ora iniziato, ma molte sono le cose da sistemare e da approfondire da parte dei protagonisti, molti gli elementi da affinare. Una cosa però è certa, per la Warner Bros. si tratta di un nuovo inizio.

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