Nella Londra del 2119 un gruppo di colleghi e amici si ritrova ad una cena organizzata dal magnate dell’industria robotica Kayn Doppler, ma durante la serata l’uomo muore avvelenato. Inizia così un carosello di sospetti su chi tra i presenti sia l’assassino, mentre l’Intelligenza Artificiale che governa la casa li intrappola all’interno dell’appartamento e minaccia di uccidere tutti se non si scopre il colpevole.
L’editoriale introduttivo di La legge zero presenta la storia come l’incontro tra Agatha Christie e Isaac Asimov. Il paragone con i due grandi scrittori è fin troppo facile ma calzante: Giovanni Eccher riesce a coniugare in modo compiuto le caratteristiche portanti della scrittura dei due autori, senza privilegiare l’uno o l’altro genere. La trama mystery è infatti influenzata dal contesto futuristico e in particolare dalla presenza fondante di androidi nella vita comune, mentre il lato fantascientifico viene esaltato proprio grazie al giallo, che scatena riflessioni sul rapporto tra umano e artificiale.
Ogni particolare della sceneggiatura trova il suo giusto posto nell’insieme, offrendo al lettore gli strumenti per intuire almeno le modalità del delitto. L’unico vero difetto si riscontra nell’eccessiva facilità di intuire in anticipo uno dei misteri portanti della storia, che rovina leggermente il momento in cui la rivelazione arriva.
I disegni di Valentino Forlini sono contraddistinti da un segno chiaro e preciso, una linea morbida nel rappresentare i personaggi coinvolti e una forte attenzione per i dettagli, sia nei volti che negli sfondi, con un risultato elegante e adeguato alla storia.
Abbiamo parlato di:
Le Storie #60 – La legge zero
Giovanni Eccher, Valentino Forlini
Sergio Bonelli Editore, settembre 2017
114 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,00 €
ISSN: 97722810800670060