Storia e Gloria della citta’ di Paperopoli – Parte 2: Le Giovani Marmotte

Storia e Gloria della citta’ di Paperopoli – Parte 2: Le Giovani Marmotte

Continua il nostro viaggio nella citta' di Paperopoli: questa volta concentriamo la nostra attenzione sul corpo delle Giovani Marmotte, la struttura militar-ecologista preposta alla difesa dell'ambiente e alla sana educazione dei paperopolesi.

Prima tavola della storia d'esordio delle GMNell’articolo precedente abbiamo cercato di tracciare, tra riferimenti donrosiani ed altri barksiani, con alcune curiosità tratte da fumetti italiani, una storia della città di Paperopoli, la città di Paperino e soprattutto di Paperon Dé Paperoni. In questa occasione puntiamo invece la nostra attenzione sul corpo delle Giovani Marmotte, che, per prestigio e storia, ha un ruolo fondamentale nella città dei paperi.
Con il corpo delle Giovani Marmotte, che esordisce in Paperino e l’E.S.S.B. (ZP 41), Barks vuole puntare principalmente l’attenzione sui messaggi positivi di un sistema di aggregazione sociale che educa le giovani generazioni ai temi ecologici, mettendo pero’ in discussione i metodi e l’organizzazione militare, che nelle Giovani Marmotte viene portata da Barks ad estremi a tratti anche esasperanti, con una lunga serie di Gran Mogol dagli acronimi divertenti e che di fatto prendono alla berlina le loro specializzazioni, di volta in volta sempre più incredibili ed assurde. Nella storia di Paperopoli, pero’, il corpo delle Giovani Marmotte assume una grande importanza, come ha avuto modo di approfondire lo stesso Don Rosa nelle sue avventure, tanto che non c’é paperopolese che non abbia militato nel corpo, eclusivamente maschile: unica eccezione sembra essere Paperino, ma in questo caso si trova una delle varie discordanze tra Barks e Don Rosa; secondo il maestro dell’Oregon, infatti, Paperino è uno dei primi istruttori dei suoi nipoti, nonché un abile conoscitore di uccelli ed animali, mentre per Don Rosa Paperino non è nemmeno riuscito ad entrare nel corpo: tale posizione è coerente con la visione che ha Don Rosa del personaggio. Ai suoi esordi, infatti, il cartoonist del Kentucky rappresentava il nipote di Paperone come un personaggio insipido, stupido e buono solo per proporre gag e situazioni ricorrenti. Lasciando pero’ da parte queste discussioni puramente accademiche, passiamo alla storia delle Giovani Marmotte, che di fatto è anche un pezzo importante nella storia di Paperopoli:

LA STORIA DELLE GIOVANI MARMOTTE

Subito dopo il suo insediamento al Forte Paperopoli, man mano che questo venne a popolarsi, Cornelius decide di fondare un corpo che fosse in grado di proteggere il forte stesso e la città che inizio’ a sorgervi intorno: nasque così la Milizia delle Marmotte. Con questa base il figlio di Cornelius, Clinton Coot, decide di fondare le Giovani Marmotte come punto di aggregazione dei giovani paperopolesi, ed insegnare loro come difendere ideali come la protezione della natura, la conservazione del sapere, l’onestà e le buone azioni. A tal fine Clinton fornì il corpo di un manuale completo di ogni conoscenza umana, che, come vedremo di seguito, è un compendio molto accurato della perduta biblioteca di Alessandria.
Sin dai tempi di Clinton, Forte Paperopoli diventa il primo quartier generale del corpo. Dopo l’arrivo di Paperone in città e la costruzione del suo deposito [1], si credette che il Forte fosse andato perduto, conservato in realtà in un luogo segreto dal ricco magnate scozzese. Esso venne successivamente ritrovato dai discendenti di Coot, Qui, Quo, Qua, come loro prova d’ingresso al corpo. [2]
Guardiani della biblioteca perdutaLa storia del Manuale delle Giovani Marmotte è direttamente collegata con le origini del corpo. La scoperta di tale storia è da ascriversi alle ricerche di Paperone [3] e dei suoi nipotini Qui, Quo, Qua, con l’aiuto del generale Fiuto, il segugio ufficiale delle GM. La ricerca parte dalla moderna Alessandria e dalla tomba di Alessandro Magno e Cleopatra, situata sotto lo stadio di calcio della città: qui sono le prime tracce dei Guardiani della Grande Biblioteca, il cui simbolo, un ibis stilizzato che rappresenta il dio Thot, si rivelerà poi direttamente connesso con il nome originale del corpo.
Da Alessandria i resti della Biblioteca si spostano a Venezia, nell’immaginaria abbazia di San Slanti, probabilmente ispirata alla comunità dell’isola di San Lazzaro degli Armeni. Qui i libri entrano in possesso di Cristoforo Colombo, giunto all’abbazia per comprarli per conto di Lorenzo de Medici.
Colombo, da buon templare, li trattiene con se e, come si scopre seguendo le tracce dell’esploratore nella biblioteca colombiana di Siviglia, i libri della Biblioteca vengono utilizzati dall’esploratore genovese per trovare la via occidentale per le Indie. Per salvarli dalle grinfie dei Medici, Colombo conserva i libri nella stiva della sua nave, portandoli nella sua residenza di Santo Domingo: purtroppo re Ferdinando viene informato della scoperta di Colombo, che così perde i libri e viene imprigionato.
A questo punto ogni traccia sembra ormai persa, almeno fino a che, a Paperopoli, non si consultano i giornali di bordo delle navi spagnole, recentemente acquistati da Paperone ad un’asta. Si scopre così che nel 1535 Pizarro trasloco’ una biblioteca in Perù, a Lima. Nel 1579, temendo che la biblioteca cadesse nelle mani degli inglesi, gli spagnoli decisero di spostarla. I libri furono quindi imbarcati sulla Nuestra Senora, ma la nave venne assalita e saccheggiata da Sir Francis Drake, colui che, come abbiamo visto in precedenza, fondo’ Drakeborough, il successivo Forte Paperopoli, l’odierno Deposito di Paperon Dé Paperoni [4].
Questo vuol dire che nel terreno sottostante il deposito esiste una camera segreta che custodisce gli ultimi resti della Biblioteca. Di tutti quei volumi, pero’, resta solo una scatola di metallo con su il simbolo dei Guardiani e sotto la scatola un’iscrizione:
Io, Fenton Penworthy, sono l’ultimo sopravvissuto di Drakeborough. Il capitano Drake ci ha lasciato qui per fare copie dei libri, prima di consegnarli alla regina. Quei libri contengono innumerevoli sentieri verso antichi tesori. Abbiamo scelto i fatti più pregevoli della storia e della scienza, quelli ignorati da altri libri, per poi trascriverli in un unico tomo. Ma il capitano Drake non torno’ mai più. Durante un attacco, mi nascosi in questo sotterraneo per proteggere la biblioteca.
A questo punto è facile dedurre, considerando che il simbolo dei guardiani coincide con il simbolo capovolto delle GM (una stilizzazione del loro nome originale, Junior Woodchucks), che il librone lasciato da Fenton altro non è se non il Manuale delle Giovani Marmotte. [5]

(2 – continua)

Note:
[1] Vedi L’invasore di Forte Paperopoli (Don Rosa, ).
[2] Q.U.E.S.T.I.O.N.E.D.I.G.E.R.G.O. (Don Rosa, ZP 98); in questa storia, Paperone fa di tutto per impedire ai nipoti di ritrovare il Forte. Molte delle gag e delle situazioni, nonché l’uomo di fiducia di Paperone ed il loro rapporto richiama in maniera molto evidente Il codice Da Vinci di James Brown: che lo scrittore statunitense si sia ispirato anche a Don Rosa per il suo romanzo di maggior successo? C’é da notare, infine, che ne Il pozzo dei dollari (Zio Paperone e il pozzo dei dollari, Carl Barks, ZP 74)), con Qui, Quo, Qua già nelle GM, il Forte non sembra sia ancora stato recuperato.
[3] Paperone vuole consultare il Manuale, ma non può: per consultarlo egli deve essere un socio, ma si può entrare nel corpo solo per un’età compresa tra 0 e 99 anni. Probabilmente Don Rosa suggerisce, così, che questa è l’ultima avventura, o una delle ultime, di Paperone.
[4] Paperone resta sorpreso dalla notizia, contraddicendo la supposizione che egli sia alla sua ultima avventura. Infatti è in Sua Maestà de Paperoni (Sua Maestà de Paperoni, Don Rosa, ZP 95), Paperone scopre che il suo deposito sorge sopra Forte Paperopoli. Quale delle due storie è precedente? E quindi in quale delle due è da considerarsi presente un errore di continuity dell’autore del Kentucky?
[5] Zio Paperone e i guardiani della biblioteca perduta (Don Rosa, ZP 83)

Riferimenti:
I.N.D.U.C.K.S.: coa.inducks.org/index.php
Dimensione Delta: www.dimensionedelta.net/scarpa
Storia e Gloria del clan de Paperoni (Michele Miglionico): www.papersera.net/articoli/aIIIn1.php
The lives and times in Duckburg: duckman.pettho.com/history/history.html
A Guidebook to the Carl Barks Universe: www.seriesam.com/barks/index.html

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