Per Stefano Cardoselli l’Unità d’Italia è un grande sgarbo

Per Stefano Cardoselli l’Unità d’Italia è un grande sgarbo

Stefano Cardoselli realizza un godibile fumetto al vetriolo sull’unificazione italiana, una ricostruzione storica fantasiosa e intrisa di humour nero.

Stefano Cardoselli è un autore italiano che si è imposto nell’ambito dei comics indipendenti della scena americana e inglese, collaborando dal 1999 con Heavy Metal Magazine, 2000 AD e altre storiche testate di quest’area. Il suo ritorno in campo italiano è avvenuto nel 2013, con Psycho Robot ; qui un’intervista con Lo Spazio Bianco in cui l’autore presenta il suo lavoro.

Questa sua nuova opera da autore completo, Il grande sgarbo, è un interessante excursus nel territorio dell’ucronia, ovvero quel ramo della fantascienza che va a indagare possibili realtà alternative a seconda dei bivi della Storia. Come è evidente dal sottotitolo L’italia non è mai stata unita, in questo caso la svolta avviene quando, nel 1862, sull’Aspromonte, Garibaldi non viene solo ferito, come recita la famosa canzoncina infantile, ma viene ucciso da un misterioso vendicatore.

Con un lungo flashback, la storia ricostruisce le vicende di questo assassino: si tratta del burocrate meridionale Ferdinando Ragozzino che, perso il suo ruolo dopo la conquista del Sud operata dai Mille, inizia una avventurosa e surreale ricerca di vendetta non solo verso l’eroe dei due Mondi, ma verso l’intero processo unitario.

Usualmente, l’ucronia è un gioco a incastro di raffinate speculazioni fantapolitiche: in questo caso invece Cardoselli opera un rovesciamento caotico e divertito, ricco di intenzionali imprecisioni e approssimazioni storiche, con una feroce e sferzante satira dei “generosi” patrioti liberatori come di una chiesa perversa e oppressiva, ma anche del brigantaggio meridionale. Nessuno esce bene dalla caustica penna dell’autore, che si compiace dell’utilizzo di una lingua altisonante ed evocativamente ottocentesca, come confermato dalla gustosa apparizione finale a sorpresa che ci svela il volto dell’io narrante del romanzo a fumetti.

Questo stile ricercato, ampolloso e barocco è particolarmente adatto alla narrazione di questa controunità italiana di un travet borbonico, e si sposa perfettamente anche al segno dell’autore, qui in un rigoroso bianco e nero a violenti contrasti chiaroscurali, che nelle rocambolesche conflagrazioni di figure bizzarre ed esasperate evoca uno straniamento perfettamente parallelo a quello prodotto dal testo.

Il montaggio della tavola è abbastanza semplice e arioso, con una netta preminenza di splash page dal gusto spettacolare su cui spesso vengono poi inseriti riquadri più piccoli per lo sviluppo della storia. Frequente l’uso di vignette a taglio orizzontale, che rafforzano il cinetismo della narrazione.

Lo sviluppo della fantastoria avviene quindi in modo nel complesso brillante, con un corrosivo humour nero che rende la storia godibile, anche se lontana dalla ricostruzione storica minuziosa attesa magari da un appassionato di fantapolitica più tradizionale. L’uso di un linguaggio fumettistico – nel segno e nel montaggio – molto poco vicino a quello italiano tradizionale è del resto, a sua volta, congruente con la decostruzione del processo dell’unificazione.

Volendo azzardare un parallelo, per certi versi questo lavoro di Cardoselli è avvicinabile a quello di Umberto Eco ne Il cimitero di Praga (2010), il suo penultimo romanzo pubblicato proprio nell’imminenza delle celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità. Certo quella di Eco non è una ucronia in senso stretto, in quanto racconta una “sotto-storia” di complotti oscuri (ricostruiti, come suo solito, con impeccabile documentazione storiografica) che hanno portato all’Unità: ma vi aleggia lo stesso dark humour caustico e velenoso. Come affermava Cristina Trivulzio di Belgiojoso, “l’albero dell’Unità è stato piantato, ma le sue radici sono malate“: questo è uno dei numerosi frutti del male.

Abbiamo parlato di:
Stefano Cardoselli
Il grande sgarbo – l’Italia non è mai stata unita
Effequ, 2016
Bianco e nero, 210 pagine, 15 €
ISBN 9788898837359

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