“Speak”: il peso di un dolore inconfessabile

“Speak”: il peso di un dolore inconfessabile

Le Edizioni Il Castoro mandano alle stampe un volume di rara efficacia e di grande impatto emotivo, che racconta quanto sia difficile vivere con il ricordo di una violenza subita, e con la tragica consapevolezza di non avere la forza necessaria per denunciarla.

Se il suicidio è un grido d’aiuto, graffiarsi le braccia con il ferro di una graffetta che cos’è?
Un gemito?
Un guaito?

Mi si consenta per una volta una nota personale: da quando mi occupo di recensioni ho scelto di dedicarmi esclusivamente ad autori italiani, soprattutto giovani o esordienti; ma quando ho avuto l’occasione di recensire Speak mi sono subito proposto, rompendo coscientemente una tradizione portata avanti da anni. Questo essenzialmente per due motivi: primo, perché apprezzo moltissimo le edizioni Il Castoro; secondo perché ritengo Emily Carroll una bravissima artista.

Riguardo Il Castoro va sicuramente fatta notare l’ottima qualità dei loro prodotti, sia a livello di racconto che di confezione e stampa. Il loro pregevole catalogo, rivolto a un pubblico che va dai bambini agli adolescenti, offre infatti volumi di grande valore e graphic novel importanti, capolavori di narrazione e contenuti che ogni ragazzino dovrebbe leggere. Per intenderci, si deve a loro la traduzione in italiano delle opere di Raina Telgemeier, artista fondamentale quando si parla di fumetti per giovani lettori.

Emily Carroll, invece, è un’artista canadese che rivolge principalmente il suo sguardo su storie fantastiche, horror, perturbanti e disturbanti, e lo fa con una tecnica e uno stile davvero elevati. Prove del suo talento sono presenti sul suo sito emcarrol.com, all’interno del quale si possono trovare ottimi fumetti “interattivi”, o che giocano con il loro contenitore virtuale per offrire al lettore nuovi modi di fruire una storia disegnata. Una pagina fondamentale per chi predilige un certo tipo di narrazione sperimentale e originale, agghiacciante ed elegantissima allo stesso tempo.

Speak è la versione a fumetti di un libro uscito nel 1999 e scritto da Laurie Halse Anderson, autrice di più di venti titoli per ragazzi. Da questo testo, pubblicato anche in Italia in anni successivi, è stato tratto nel 2004 un film con protagonista quella Kristen Stewart (poi diventata l’eroina delle pellicole tratte da Twilight), e ora quello stesso racconto viene tradotto in immagini, a rimarcare – dopo tanti anni dalla sua prima uscita – la validità ancora intatta nel racconto di Melinda Sordino, giovane studentessa che subisce una violenza sessuale durante una festa di adolescenti.
La prima reazione di Melinda è di chiamare la polizia, ma quando è il momento di spiegare il motivo della sua telefonata la ragazza si scopre incapace di parlare. Terrà il segreto dentro di sé per lunghissimi mesi; e per aver “rovinato la festa” diverrà da quel giorno vittima di bullismo da parte di quasi tutti i suoi compagni di scuola, comprese quelle che un tempo erano sue amiche, le quali sembrano non essere per nulla interessate a capire cosa sia davvero successo quella notte.
Sola e spaventata, incapace di dimenticare, convinta che nonostante le tante belle parole nessuno sia veramente interessato a ciò che la gente ha da dire, incapace di aprirsi agli altri e bloccata in un susseguirsi di emozioni contrastanti, Melinda non può fare altro che cercare di difendersi come può dalla tempesta silenziosa che ogni giorno si scatena nella sua testa, nonché dall’odio immotivato degli altri studenti, implacabili nel torturarla in ogni modo.

Dire che Speak è un buon lavoro è dire poco. Sia per il tema e per il metodo usato per raccontarlo, sia per il messaggio che offre (è stata inoltre buona cura da parte de Il Castoro quella di inserire in fondo al volume il numero 1522, cioè quello del centro nazionale antiviolenza promosso dal Ministero della Pari Opportunità); per non parlare dello stile narrativo e grafico, frutto del lavoro di una Anderson comunicativa al massimo e di una Emily Carroll lontana dalle sue storie terrorizzanti, ma capace di rendere al meglio la storia che si è trovata a tradurre in fumetto.

Speak parla chiaro al suo lettore, in brevissimi capitoli di una, due, tre pagine o poco più, usando direttamente la voce della sua protagonista, della quale seguiamo un calvario nel quale è quasi inevitabile sentirsi un po’ protagonisti – anche se magari non lo abbiamo mai subito in quel modo, o direttamente – e immedesimarsi. Melinda appare infatti come un personaggio molto reale, che sta attraversando un periodo orribile, e lo fa condividendo con noi le numerose verità con le quali si scontra: l’indifferenza mascherata da interesse che spesso è l’unica offerta della scuola ai suoi studenti; le complessissime dinamiche sociali tra gli adolescenti, secondo le quali o fai parte del gruppo e ti adegui alle sue regole e ai suoi riti di iniziazione, oppure sei definitivamente condannata all’esilio e al ruolo di vittima; la fatica nel trovare la forza per aprirsi al mondo anche se sei nel giusto; l’ipocrisia di certe situazioni e certi rapporti (siano quelli tra finte amiche o con professori razzisti, o tra genitori separati in casa per i quali conta solo mantenere uno status quo).

Quanti di noi hanno sentito parlare di un segreto “inconfessabile”? Di certo tutti; ma non molti hanno provato sulla loro pelle quanto sia terribile averne uno; quanto possa essere difficile – quasi impossibile – parlarne, e come questo silenzio possa logorarti, tormentarti, distruggerti giorno dopo giorno, fino a che anche il semplice atto di vivere diventa difficile.
Speak offre alcune risposte a queste domande, con un approccio ricco di cuore e di empatia nei confronti di chi può trovarsi in una situazione simile, anche non necessariamente così grave; e lo fa raccontando un percorso in fondo al quale, se non proprio un prato fiorito e attraversato da fiumi ridenti e colorati arcobaleni, esistono un disgelo, una speranza, una redenzione, una possibile felicità e la fiducia nel futuro.

Lo stile di Laurie Halse Anderson è secco, preciso, circostanziato, diretto e potente. Si percepisce da ogni riga che l’autrice sa di cosa sta parlando (che si tratti di violenza, di segreti, di scuola o di essere adolescenti), e la tanta verità contenuta nelle sue parole lascia poco spazio, o nessuno, a derive stilistiche o abbellimenti assortiti.

Questa brevità e questa scioltezza vengono rese perfettamente nel graphic novel – forse addirittura migliorate grazie alla concisione tipica del racconto per vignette – tramite i disegni della Carroll, perfettamente a suo agio con il racconto e coi suoi personaggi, con le ambientazioni e le emozioni. Testo e immagini collaborano per raccontarci la storia nel migliore dei modi possibili, e le tavole sempre chiare e precise completano il testo, ampliandolo e rivestendolo di ulteriori metafore.

Risultato ottenuto anche grazie all’uso di una gabbia che da rigorosa si fa frammentata quando le emozioni – liete o tristi che siano – prendono il sopravvento: la Carroll è capace di passare dall’ironia alla tragedia senza apparente fatica, e senza perdere in comunicatività. E risulta anche interessante vedere come di tanto in tanto le sue “origini horror” facciano capolino, rendendo gli snodi dolorosi e angoscianti della trama ancora più potenti e sconvolgenti.

Speak è quel tipo di racconto con un enorme valore assoluto, capace di far entrare il lettore nell’anima di un personaggio anche se distantissimo da quella che è la sua personale realtà, e che riesce a raccontare in modo estremamente credibile e profondo un periodo di lungo disagio. Un volume di grande valore sociale e culturale, perfetto connubio tra narrativa e fumetto. Una storia di totale realismo che non si perde in artifici ma comunica in maniera diretta al suo pubblico fin dalle prime pagine, coinvolgendolo e portandolo a più di una riflessione. Un lavoro essenziale, che andrebbe diffuso e conservato con cura, e che rappresenta l’ennesimo tassello importante nell’encomiabile lavoro che Il Castoro sta portando avanti nella cura e nell’intrattenimento intelligente di quello che è il pubblico più importante di tutti: i nostri figli.

Abbiamo parlato di:
Speak
Laurie Halse Anderson, Emily Carroll
Il Castoro, 2019
369 pagine, brossurato, b/n – € 16,50
ISBN: 978-8869665196

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