Sotto il mantello di Moon Knight: intervista ad Alessandro Cappuccio

Sotto il mantello di Moon Knight: intervista ad Alessandro Cappuccio

Alessandro Cappuccio alla prima esperienza in Marvel ha dovuto disegnare uno dei personaggi più affascinanti e complessi della Casa delle idee

La carriera di Alessandro Cappuccio nel mondo del fumetto USA è ancora breve ma fulminante: dopo aver lavorato come inchiostratore di Simone Di Meo su Mighty Morphin Power Rangers è entrato nell’orbita Marvel e, dopo una falsa partenza come disegnatore di un albo di Hellions (messo in standby per via del Covid e poi ripreso dal disegnatore regolare Stephen Segovia), è arrivata l’occasione della vita: essere il disegnatore della nuova testata di Moon Knight (su testi di Jad Mackay), proprio in un momento in cui il personaggio è sotto i riflettori grazie alla serie su Disney+.
Lo abbiamo intervistato per parlare del suo percorso e del suo lavoro sulla serie (e per ulteriori approfondimenti, guardate anche la live fatta insieme a Cappuccio pochi giorni fa sui nostri canali).

 
Moon Knight (2021-) 001-000Ciao Alessandro e grazie per il tuo tempo.
La prima domanda, abbastanza banale ma utile a presentarti al nostro pubblico, riguarda i tuoi inizi: quando hai deciso di voler fare questo lavoro e quali sono state le esperienze formative che ti hanno portato dove sei ora?
In realtà, molto banalmente, ti dico che non ho avuto una vera e propria scintilla. Disegno da sempre e sono appassionato di fumetti e animazione da quando ero piccolo, quindi probabilmente l’idea di fare il fumettista mi accompagna sin dall’infanzia. Prima di fare questo lavoro, però, ho lavorato per cinque anni in uno studio di tatuaggi e forse mi è servito per ampliare un bagaglio personale, pieno fino ad allora solo di cartoni animati e fumetti, con anche qualcosa di diverso.

Quali sono state le tue principali ispirazioni? E qual è la storia che ti ha fulminato, che ti porti sempre dietro come esempio?
La storia che mi colpì particolarmente fu l’evento Marvel Civil War disegnato da Steve McNiven e scritto da Mark Millar: tutto il discorso che si sviluppava intorno alle responsabilità dei super eroi, la registrazioni e quindi il controllo da parte del governo su di loro. Ricordo che fu uno dei primi fumetti che mi invitò a riflettere su determinati argomenti che non avevo mai legato a quel mondo di fantasia.

Hai esordito nel mercato statunitense come inchiostratore di Simone di Meo su Mighty Morphin Power Rangers, se non sbaglio: come si è svolto il vostro lavoro insieme?
Conoscevo Simone perchè realizzò la copertina per un albo autoprodotto da me e il mio collettivo artistico (Baboon Clan). In occasione di una edizione di ARF parlammo e mi chiese se potevo aiutarlo come assistente e così mi trovai a lavorare con lui sui Power Rangers per alcuni numeri.

MOON KNIGHT #004- 11_bisCome è avvenuto invece l’ingresso in Marvel Comics?
Mi contattarono a Marzo 2020 per realizzare un numero di Hellions ma in seguito, a causa dei rallentamenti dovuti alla prima ondata di pandemia, furono costretti a mettermi in pausa. A gennaio si ripresentarono offrendomi l’opportunità di lavorare con Jed MacKay al rilancio di Moon Knight e ovviamente accettai immediatamente.

La serie di Moon Knight, arrivata dopo un’importante run del personaggio su Avengers e sviluppata in vista della serie televisiva Disney+, ha avuto subito un grande successo di pubblico e critica. Che cosa pensi che abbia convinto maggiormente il pubblico e cosa pensi che renda il personaggio così amato?
Moon Knight secondo me è un personaggio molto interessante perchè permette a scrittori e disegnatori di creare delle storie fuori dai canoni classici Marvel. Affronta la tematica del disturbo della personalità, ha un elemento horror molto presente e anche il design è molto accattivante. Diciamo che se stai cercando storie dark o weird, Moon Knight è quello che fa per te.

Una cosa che mi stupisce molto è la tua costanza qualitativa e la tua continuità nel reggere il ritmo intenso di una serie mensile. Che strumenti utilizzi nel tuo lavoro e come strutturi la tua giornata?
Ti ringrazio per I complimenti! Devo dire che in un anno di lavoro il mio stile si è molto evoluto, cerco sempre di trovare nuovi stimoli per progredire e, si spera, migliorare. Lavoro soprattutto in digitale, il che mi aiuta moltissimo con la velocità di produzione, ma in ogni numero cerco sempre di ricavarmi dello spazio per realizzare qualche tavola anche in modalità “analogica”.

Dato che sul nostro sito ospitiamo First Issue – rubrica dedicata agli albi d’esordio delle serie americane – ci piacerebbe che ci descrivessi la nascita di Moon Knight #1 e magari una tavola specifica che ha richiesto delle decisioni particolari, o che hai preferito realizzare rispetto ad altre.
La tavola a cui sono più legato e che mi ha messo più in crisi è banalmente la prima: era la pagina con cui debuttavo in Marvel e quindi la prima cosa che il mondo avrebbe visto fatta da me. Nella tavola vediamo Mr. Knight seduto su una poltrona in pelle, pronto ad ascoltare e risolvere i problemi della gente. Dovevo rendere la pagina inquietante ma allo stesso tempo rassicurante per il lettore e spero di esserci riuscito. Avevo molta pressione prima di iniziare a lavorare all’albo, dovuta al fatto che stavo per andare a toccare prima di tutto uno dei personaggi che più mi piace dell’universo Marvel, che tra l’altro era stato disegnato precedentemente da autori del calibro di Declan Shalvey, Bill Sienkiewicz e Alex Maleev.

MOON KNIGHT #008- 16 copia

La tua carriera negli USA è appena all’inizio, ma se dovessi scegliere (o creare) un pitch ideale, sia su personaggi esistenti che creator-owned, cosa vorresti fare?
Mi piacerebbe lavorare a una storia scritta da  Frank Miller, probabilmente lo scrittore che amo di più: per il tema opterei per una storia horror o dark fantasy probabilmente.

Oltre a Moon Knight ci sono già altri progetti all’orizzonte per te in casa Marvel?
Per ora al mio orizzonte ho solo Moon Knight e spero che ci resti ancora per molto!

Grazie Alessandro e buona fortuna per la tua futura carriera!


Intervista realizzata via mail nel mese di marzo 2021

Alessandro Cappuccio

Romano, classe 1991, inizia a lavorare per il mercato Statunitense come assistente per Simone di Meo sui Mighty Morphin Power Rangers nel 2018 per poi debuttare nel 2021 come disegnatore principale nella serie che segna rilancio di Moon Knight per Marvel Comics.

Cappuccio

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