
Moon & Balloon
Neil Armstrong che scende dalla scaletta del LEM, pronto al primo passo sulla superficie della Luna… E trova ad aspettarlo il giovane Tintin!
Fu questo il commosso e divertito omaggio che il maestro del fumetto Hergé dedicò al primo essere umano, mai atterrato su un corpo celeste diverso dalla Terra in quel fatidico 20 luglio 1969, che a cinquant’anni di distanza celebriamo.
In effetti, Tintin, il giovane reporter protagonista dell’omonimo fumetto, sbarca sulla Luna nel 1953-1954 nell’avventura doppia “Obiettivo Luna/Uomini sulla Luna”, ben sedici anni prima dell’astronauta americano!
Che Hergé fosse giustamente orgoglioso delle sue intuizioni visive e tecniche, che preconizzarono l’impresa reale dell’Apollo 11, è indubitabile. Dal design del razzo, alle procedure di lancio, c’era stato da parte del disegnatore belga uno sforzo enorme di documentazione che traspare in ogni vignetta.
D’altronde Tintin non è stato il primo personaggio dei comics a intraprendere il mitico viaggio dalla Terra alla Luna. Dai fumetti di fantascienza degli anni Cinquanta al gatto Felix, da Paperi e Topi disneyani ai Fantastici 4 e Jeff Hawke, la Luna ha esercitato da sempre un fascino enorme sui comics e ispirato ai cartoonist storie meravigliose…
Forse qualche storico del fumetto potrebbe smentirmi, carte alla mano, ma mi piace pensare che questo legame speciale tra “Moon & Balloon” sia iniziato, ad inizio Novecento con il Little Nemo di Winsor McCay che arriva sulla Luna in una delle sue stupefacenti avventure oniriche.
Il sogno è l’autentico carburante del suo viaggio tra le stelle ed esprime il legame profondo che unisce immaginazione e innovazione. Come ribadisce lo stesso Hergé nella dedica con cui il cartoonist accompagna la vignetta-omaggio a Neil Armstrong:
A forza di credere nei suoi sogni, l’ Uomo li ha resi realtà.
Devo un grazie speciale a Giuseppe Pollicelli che mi ha suggerito il titolo per questo post.