Skywalker colpisce: fumetti da una galassia lontana lontana

Skywalker colpisce: fumetti da una galassia lontana lontana

In occasione del volume che raccoglie "Skywalker colpisce", parliamo dei sei capitoli che compongono il primo arco narrativo della testata Star Wars.

Il legame tra Star Wars, la saga cinematografica nata dalla mente di George Lucas, e il mondo dei fumetti risale al 1977, quando la Marvel ottenne i diritti per la produzione di fumetti ispirati a Star Wars, partendo da Una nuova speranza (uscito quello stesso anno) e proseguendo poi con storie originali.
Da allora, specie dopo il passaggio dei diritti alla casa editrice Dark Horse, sono stati numerosissimi i fumetti ambientati nella galassia lontana lontana, che hanno formato un complesso mosaico, etichettato come “Expanded Universe”.
Ma questa produzione, non soggetta a particolari controlli operativi, ha trovato uno stop nel 2013, con l’acquisto della Lucasfilm da parte della Disney e con il conseguente ritorno dei diritti per i fumetti di Star Wars alla Marvel, sempre di proprietà della Disney.

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Disney e il nuovo Expanded Universe

Fu chiaro fin da subito che l’intento della Disney era quello di creare un universo narrativo multimediale molto più coeso e basato sulla continuity rispetto a quanto accaduto fino ad allora. Ogni opera attinente alla saga – dai fumetti ai videogiochi, dalle serie televisive animate ai romanzi – doveva essere parte del disegno generale senza contraddizioni con le altre, indi per cui tutto il materiale prodotto in passato fu rimosso dal canone ufficiale e finì sotto l’etichetta di “Legends”.
Si fecero di conseguenza partire nuove serie affidate ad alcuni autori Marvel di punta, non più lasciate alla libera interpretazione dei singoli ma intese come parte integrante della saga.

Delegittimare decenni di avventure ha scontentato molti fan della saga, che negli anni hanno seguito con passione le vicende a fumetti legate a Star Wars e che di punto in bianco vedevano cancellare tutto con un colpo di spugna.
In realtà era l’unica soluzione possibile per la Disney: adattare i nuovi film, entrati nel frattempo in produzione per far proseguire l’epopea anche nella forma d’arte d’elezione, alla folta quantità di materiale prodotta nel corso dei decenni era impraticabile, e volendo avere inoltre un panorama di storie coerente tra loro era molto più pratico accantonare quanto già pubblicato – che comunque, anche se non più canonico resta a disposizione per i fan interessanti – e creare nuove serie a fumetti.

Attorno alla metà del 2015 vedono quindi la luce i primi frutti di questa nuova direzione artistica: la testata ammiraglia non poteva che chiamarsi semplicemente Star Wars.

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Dopo Una nuova speranza

Star Wars prende avvio subito dopo gli avvenimenti visti in Episodio IV: considerando che tra la fine di Una nuova speranza e l’inizio di L’Impero colpisce ancora passano tre anni, si tratta di uno iato temporale che permette di immaginare un gran numero di avventure.

In particolare Skywalker colpisce – pubblicata nei primi sei numeri dello spillato mensile e ora raccolta in volume – prende avvio poco dopo la distruzione della Morte Nera da parte di Luke Skywalker, avvenuta nelle scene finali del primo film: il protagonista, accompagnato dai compagni Han Solo, Leia e dai droidi R2-D2 e C-3PO, si reca su una base imperiale nel pianeta di Cymoon 1 con l’obiettivo di distruggere alcuni generatori di potenza e arrecare così un nuovo danno all’Impero.

I primi episodi di questo ciclo si concentrano su questo attacco ribelle, e lo sceneggiatore Jason Aaron ne approfitta per ricreare le atmosfere e lo spirito della trilogia cinematografica classica: tanta azione, alcune gag offerte da C-3PO, le battute smargiasse di Han Solo… Il neo dello sceneggiatore è forse quello di essere troppo debitore di quel mood, quasi si sentisse costretto a replicare certe soluzioni e dinamiche, risultando forse artificioso nella mimesi stilistica. Nel complesso però la trama scorre e funziona, anche grazie ad un pizzico di epica, che si ritrova in questo caso nel confronto tra Luke e Darth Vader e nel tentativo disperato di portare a termine la missione anche quando non sembrava più possibile.

Sono, queste, scene di grande impatto, il cui merito è da attribuire alle matite di John Cassaday: l’artista realizza tavole d’effetto, utilizzando con sapienza le splash-pages ma riuscendo a rendere accattivanti anche le singole vignette, che possiedono spesso elementi di rilievo e che denotano un ottimo studio della pagina. La regia delle tavole, specie nel confronto tra i due avversari a colpi di spade laser, richiama poi quella dei primi film realizzati.
Alcune scene, soprattutto nel quarto episodio, sono invece meno riuscite: il tratto diventa meno dettagliato e la costruzione delle ambientazioni non sempre risulta curata. Nel complesso comunque Cassaday fa un buon lavoro, nel quale i disegni dallo stile vincente e piacevole sono la maggioranza.

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La seconda parte di Skywalker colpisce vede invece il gruppetto di eroi dividersi: Aaron richiama anche in questa mossa la struttura narrativa dei primi Star Wars (in particolare Episodio V), dove gli spettatori seguivano le sorti dei personaggi parallelamente impegnati su fronti diversi.
Così, mentre Han Solo e Leia sono impegnati in un viaggio solitario che li porta a scontrarsi con navi imperiali e a finire su un pianeta apparentemente sconosciuto a tutti, è Luke a vivere l’avventura più interessante: il ragazzo torna infatti su Tatooine, il suo pianeta natale, per cercare tra i resti della capanna del suo vecchio maestro Obi-Wan Kenobi qualche informazione in più sui Jedi e sul suo destino.

Tale obiettivo si incrocia con le trame di Darth Vader che, pur titolare di una testata tutta sua, ha ovviamente una certa importanza anche in questa storia: in particolare è proprio nelle pagine conclusive della run che Anakin scopre l’identità del pilota che ha distrutto la Morte Nera e che lo ossessionava così tanto, andando a fissare in modo preciso un momento chiave per tutta la mitologia della saga. Tale momento viene reso su carta in modo efficace, con la giusta aura di solennità che un tale episodio merita.

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Guardando al futuro

In generale si può rimanere soddisfatti dal risultato di questo primo arco narrativo, dove Jason Aaron e John Cassaday sono riusciti a replicare in modo arguto alcune caratteristiche formali dei primi film e dove hanno avuto la possibilità di inserire tasselli importanti per il background di Star Wars, incastrandoli perfettamente nei “buchi” lasciati dai film.

Si può quindi guardare con fiducia al futuro di Star Wars a fumetti, viste le solide basi create con questo primo ciclo. Parallelamente, poi, sono in produzione miniserie dedicate ad altri personaggi, come Lando Calrissian, C-3PO e Chewbecca.
Infine, in vista c’è anche un crossover tra la testata ammiraglia e quella dedicata a Darth Vader, a sancire ancora di più la connessione stretta tra tutto quanto viene prodotto per la saga.

Abbiamo parlato di:
Star Wars – Skywalker colpisce
Jason Aaron, John Cassaday
Panini Comics, dicembre 2015
Traduzione: Luigi Mutti
152 pagine, cartonato, colori – 12,00 €

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