Un sunto di questo 2003 per Vittorio Pavesio: che anno è stato?
Ogni anno che passa è sempre più intenso e il 2003 si attiene a questa tendenza, in accordo con i nostri progetti concepiti in passato e che si concretizzano gradualmente ma sempre più rapidamente. Metti insieme pianificazione, casualità, caparbietà, entusiamo e voglia di progredire. Lo so, sembra uno spot pubblicitario, ma quello che viene fuori deriva da un insieme di tutti questi elementi. Le cose forse si realizzano un po’ per volontà e un po’ per fatalità. Credo che la nostra reputazione come Casa editrice si stia consolidando sempre di più.
Iniziative come i Grandi Classici del Fumetto per Repubblica, o i vari film tratti dagli albi dei supereroi (e non solo), sono forse il segnale di un maggior interesse verso il media fumetto? Pensate che questo possa portare benefici in generale, ed in particolare per la Vittorio Pavesio Productions?
Ogni segno di attenzione verso il fumetto è senza dubbio positivo. Quest’anno in italia si è parlato molto di fumetto, e al di fuori della cerchia abituale. Cinema, collane ad altissima tiratura… Sono dell’opinione che l’operazione portata avanti da Repubblica possa avere solo effetti positivi, soprattutto a lungo termine. Voglio dire, il repertorio di immaginazione rappresentato da un secolo di fumetto è un patrimonio collettivo. Il fatto che sia messo a disposizione del grande pubblico, abitualmente lontano dal circuito delle fumetterie, è un’operazione che voglio vedere sotto il profilo culturale prima ancora che editoriale. Si può discutere fino alla noia su come siano stati selezionati i titoli della collana e quant’altro, ma di solito commentare qualcosa è sempre più facile che farla.
I benefici per la Vittorio Pavesio Productions? Bé, siamo stati citati finora nelle note introduttive di quattro volumi (Giardino, Eisner, Topolino e Jacovitti), a testimonianza della versatilità della nostra Casa editrice. Ma più in generale ritengo che i benefici commerciali riguardino ogni editore di fumetti.
Quali tra le opere pubblicate in quest’anno vi ha dato le maggiori soddisfazioni, e perché?
Morgana di Alberti e Enoch è un volume in cui crediamo molto. Ottima sceneggiatura, tavole spettacolari, una delle migliori serie techno-fantasy pubblicata in Francia negli ultimi anni. Un’altra è Sky Doll. L’art book di Sky Doll – Doll’s Factory – ci sta dando grandi soddisfazioni. È un volume di pregio, che consente di dare un’occhiata dietro le quinte di una serie che sta lasciando il segno.
Quali obiettivi avete per la fine di questo 2003, e per il 2004?
Per la fine del 2003 intendiamo pubblicare l’Art Book di Drew Struzan, il più grande illustratore di Hollywood di tutti i tempi: stiamo parlando dell’uomo che ha realizzato i poster di Guerre Stellari, Indiana Jones, Ritorno al Futuro… immagini che sono entrate nella memoria collettiva e per la prima volta disponibili in edizione italiana, con un contributo di George Lucas. Di seguito, il secondo volume di Morgana, intitolato “Le acque immobili”.
In questi giorni stiamo lavorando sulla promozione del nostro primo magazine, Strane Storie, una rivista antologica con nuovi autori, aperta ai contributi di talenti che aspettano solo di essere valorizzati. Un nuovo spazio in cui far crescere gli autori che un domani potrebbero fare la differenza.
Nel 2004 sono previsti il secondo volume di Sinkha, il terzo di Sky Doll, il sesto dei Custodi del Maser. E poi due grandi novità: due serie di fantascienza nate nella nostra Fantasy Factory: EGO SUM di Simone Bianchi e MAYAPAN di Flavio Troisi e Joseph Vig. A queste due serie è strettamente legato il nostro più ambizioso progetto per il 2004: la nascita di una divisione francese della Vittorio Pavesio Productions, che si chiama Pavesio Editions e di fatto esiste già. Abbiamo istituito un nostro ufficio oltr’alpe e saremo diffusi sul territorio da uno dei più importanti distributori francesi. Oltre a importare, da oggi esporteremo nuovi fumetti, prodotti da noi. Di certo riponiamo grandi speranze nelle nostre nuove iniziative.
Il mercato del fumetto in Italia è in una situazione di stasi, o pensate che subirà a breve dei cambiamenti?
Il mercato del fumetto in Italia non è mai stato fermo. Cambia, subisce evoluzioni spesso imprevedibili, in un equilibrio sempre delicato. Il mercato si regge su una distribuzione poco efficace, che non premia certo le piccole e medie case editrici. Soffriamo di annosi problemi strutturali e di una considerazione verso la letteratura disegnata che deve ancora crescere, finché non sarà considerato insolito che in una casa non ci sia nemmeno un fumetto a fare sfoggio di sé in mezzo agli altri libri. Un discorso che dovrebbe essere affrontato collettivamente, da tutti i professionisti del settore.
Cosa pensate delle potenzialità del web-comics?
Tutto ciò che gira intorno al fumetto produce effetti positivi. Per i giovani autori non pubblicati costruire un sito dove esporre il proprio lavoro può essere un modo per farsi notare. Su Strane Storie, per esempio, abbiamo pubblicato autori scoperti su un sito di web comics (Abelard Snazz – ndr). Sulle loro potenzialità commerciali, viceversa, nutro qualche dubbio. Saro’ retrivo, ma i fumetti preferisco sfogliarli fisicamente piuttosto che con un click del mouse. Su Internet si perde l’esperienza sensoriale della lettura, e non è cosa da poco. Ma credo fermamente che Internet sia un mezzo potentissimo e incredibilmente democratico. Di conseguenza cerchiamo di sfruttare attentamente il nostro sito www.pavesio.com e di non perdere di vista quello che succede sul Web, in particolare in merito al fumetto.