Lo spunto da cui parte The Hellbound non appare, sulle prime, particolarmente originale: a Seoul alcune persone, non collegate fra loro, diventano destinatarie di inquietanti profezie. Nulla a che vedere con i responsi astrusi e sibillini tanto cari alla tragedia greca,queste profezie sono anzi piuttosto precise: riferiscono infatti l’ora e la data in cui il malcapitato di turno finirà all’inferno. Com’è lecito aspettarsi, inizialmente non tutti i destinatari delle profezie ci credono, eppure allo scoccare dell’ora prevista, immancabilmente appaiono degli energumeni ultraterreni che lo malmenano, lo inceneriscono, e poi se ne tornano da dove sono venute.
Fin qui, come dicevamo, sembra un’ennesima, per quanto ben scritta, variazione sul tema dell’ineluttabilità profetica della morte (vedi The Ring e simili). Ben presto però il lettore si accorge che ciò che davvero costituisce il cuore del fumetto non è la discesa agli inferi in sé, ma il modo in cui la società reagisce di fronte a un fenomeno tragico, inspiegabile e assolutamente incontrollabile.
In The Hellbound tale reazione prende il nome di Nuova Verità, un movimento religioso-misticheggiante secondo cui le profezie arrivano direttamente da Dio, e chiunque le riceve non è altro che un peccatore, qualcuno che – anche se pare una brava persona – di sicuro ha commesso crimini o azioni orribili. Questa interpretazione, unita alla promessa di una società fatta soltanto di ‘giusti’, è talmente semplice e convincente da creare un sistema perverso in cui chi riceve la profezia, oltre a dover fare i conti con una vita in scadenza, deve stare attento a chi fa di tutto per denunciarlo ed esporlo alla gogna mediatica. Proprio grazie al potere dei media, mostrando al mondo le brutali esecuzioni per mano delle misteriose creature, la Nuova Verità riesce a diventare straordinariamente potente, grazie anche al sotterraneo sostegno – come sempre accade nelle dittature – di un gruppo estremista e fanatico che si fa chiamare “La punta di freccia” e che non esita a dare la caccia, esporre e ovviamente picchiare a sangue i ‘peccatori’ fuggiaschi.
Pubblicato originariamente online sulla piattaforma Webtoon, The Hellbound ha conosciuto un ampio successo fuori dai propri confini nazionali grazie alla serie tv live-action firmata Netflix (un adattamento molto fedele al fumetto, anche se forse non eccelso quanto a effetti speciali). Visto il seguito ottenuto, Panini Planet Manga ha raccolto tutti gli episodi del webtoon in due volumi pubblicati tra aprile e maggio 2022, un’operazione editoriale azzeccata, che si è di recente aggiudicata il prestigioso Yellow Kid come Fumetto dell’Anno a Lucca Comics & Games 2022.
The Hellbound trova il suo punto di forza nella sceneggiatura firmata da Yeon Sang-ho, già apprezzato regista di film horror e fantastici come Train to Busan o Psychokinesis. In questa sua escursione fumettistica l’autore mette in piedi una storia dal ritmo impeccabile che dietro la volontà di intrattenere rivela una serie piuttosto stratificata di livelli di lettura. Dilemmi etici, dubbi religiosi, riflessioni sul potere si susseguono e spesso si sovrappongono portando il lettore, man mano che la vicenda si dipana, a porsi delle domande sulla propria condotta o a fare confronti con le piccole e grandi derive anti-libertarie di cui quotidianamente leggiamo sui giornali. Ottimo anche il lavoro sui personaggi: in una società che, come un diabolico capoclasse alla lavagna, non fa che dividere fanaticamente i cittadini in buoni e cattivi, Yeon Sang-ho mette al centro della storia personaggi complessi, tutt’altro che manichei, assillati dal dubbio e vittime di contraddizioni, come il detective Jin Kyunghun, tormentato dalla brutale morte di sua moglie per mano di un tossicodipendente rimasto impunito, o Jung Jinsu, presidente e fondatore della Nuova Verità, un giovane studioso dalla brillante intelligenza ma con un pesante segreto alle spalle, o ancora come Min Hyejin, avvocatessa che decide di sfidare la Nuova Verità e proteggere i ‘condannati’ nel loro tentativo di mantenere la privacy.
I disegni di Choi Gyu-Seok, pur mancando di soluzioni grafiche particolarmente sorprendenti o innovative, sono di qualità piuttosto buona, soprattutto se consideriamo la sua origine di webtoon, formato che raramente spicca per l’aspetto visivo. Choi Gyu-seok riesce col suo tratto a raccontare le complessità interiori dei personaggi attraverso le espressioni del volto e i piccoli gesti. Buona poi anche la caratterizzazione delle creature ultraterrene, sia per quanto riguarda le demoniache creature che uccidono i ‘peccatori’ – che in parte ricordano il Gigante Colossale de L’Attacco dei Giganti, col corpo fatto di fasce muscolari scoperte – sia il grande volto angelico che comunica la profezia di morte, il cui aspetto rassicurante contrasta in modo netto con la sua funzione. Nel complesso, se da un lato l’uso massiccio del disegno in digitale tende talvolta a ‘spegnere’ un po’ gli sfondi, a rendere artificiosi alcuni giochi d’ombra o a sacrificare qualche dettaglio, l’aspetto grafico dell’opera si mette comunque benissimo al servizio della storia senza mai distrarre eccessivamente il lettore, né nel bene né nel male.
The Hellbound è un’opera che genera domande senza offrire, volutamente, delle risposte. Non arrivano, o ne arrivano molto poche, nella storia, dove il distacco tra sovrannaturale e umano resta incolmabile. L’uomo non ha risposte sulle profezie, non sa da chi arrivano e non sa perché. Sa però che ogni vuoto d’informazione è un’occasione di potere. Basta colmare quel vuoto con una “Nuova verità”, una spiegazione arbitraria che possa risultare credibile, sottolineando gli aspetti che la avallano e avendo cura di nascondere, eliminare, distruggere chiunque o qualsiasi cosa possa – anche in minima parte – contraddirla. Le risposte non arrivano neanche dagli stessi autori, che se su alcuni frangenti rendono chiaro il loro pensiero, come la condanna dell’eccessiva esposizione mediatica, su altri preferiscono lasciare gli interrogativi in sospeso – talvolta forse troppo, come accade nel finale.
Eppure non si può negare che in The Hellbound le risposte non date facciano più rumore di quelle date. Il messaggio, o almeno uno dei messaggi centrali, arriva dunque forte e chiaro: meglio fidarsi delle zone grigie che non di presunte verità bianche o nere.
Abbiamo parlato di:
The Hellbound volumi 1, 2
Yeon Sang-ho, Choi Gyu-seok
Panini Comics, 2022
312 pagine cadauno, brossurato, bianco e nero – 12,90 € cad.
ISBN: 9788828764137