Ci sono alcuni filoni evidenti nel fumetto di stampo supereroistico contemporaneo: la ricerca di un’evoluzione per certi tratti decisamente cinematografica e matura; la continuazione di tematiche e stili evolutisi dai topoi ormai classici del genere; l’omaggio alle prime storie del genere, agli occhi di adesso ingenue e naif, e per questo collegate all’immaginario infantile su cui gli autori di oggi hanno costruito il proprio mestiere.
La storia realizzata per Capitan Marvel da Jeff Smith, pluripremiato scrittore e disegnatore di Bone, appartiene senz’altro a quest’ultimo genere di storie. L’accoppiata tra l’autore, bravissimo a mescolare toni da favola e storie fantastiche dense di atmosfera e dolcezza, e il personaggio, il supereroe più forte del mondo che si manifesta quando il piccolo Billy Batson pronuncia la parola magica “Shazam”, sembra perfetta. Così come il tratto dell’autore, morbido, espressivo, ottimo per tratteggiare l’ironia e lo stupore del piccolo Billy.
La storia, nonostante apparentemente semplice e stereotipata, risulta meno meno banale e lineare di quanto ci si aspetterebbe; non è certamente una lettura memorabile, ma scorre piacevolmente e riserva buoni momenti. La confezione lussuosa arricchisce il tutto, forse anche oltre il valore del fumetto
Abbiamo parlato di:
Shazam! La società dei mostri del male
Jeff Smith
Planeta DeAgostini, 2008
240 pagg. col. cart. – 16,95euro