Shattered Grid: reinventare i Power Rangers

Shattered Grid: reinventare i Power Rangers

Nel 2018, per il 25esimo anniversario della serie televisiva, Boom! Studios serializzaza il crossover fumettistico dedicato ai Power Rangers, al quale hanno lavorato gli artisti italiani Daniele Di Nicuolo, Walter Baiamonte e Simona Di Gianfelice.

Nel febbraio 2018, per celebrare il 25esimo anniversario della serie televisiva dei Power Rangers, Boom! Studios inizia la serializzazione del crossover Shattered Grid sulle pagine di Mighty Morphin Power Rangers, concludendola nell’agosto dello stesso anno. L’evento mette in scena tutti i team di tutte le ere del franchise degli eroi mascherati portato negli Stati Uniti dalla Saban Entertainment e basato sulla serie giapponese tokusatsu1 Kyōryū Sentai Zyuranger, compresa nel più ampio gruppo della serie Super Sentai. Purtroppo ancora non si intravede una pubblicazione italiana di questo arco narrativo all’orizzonte, visto che la proposizione della serie iniziata da Panini Comics nel 2017 sembra essersi interrotta, per cui l’unico metodo per recuperarlo resta la lettura degli albi in lingua originale.

La trama, in breve, racconta del potente Lord Drakkon, ovvero il Tommy Oliver (Ranger verde) che in un universo alternativo non si è unito ai Power Rangers, e della sua intenzione di penetrare all’interno del Morphin Grid per arrivare all’essenza stessa della realtà. Per raggiungere questo obbiettivo si deve impossessare di quanti più Morpher2 possibili. I Rangers saranno così costretti a lottare per difendere non solo se stessi e la Terra, ma anche l’universo e tutti i mondi paralleli, aiutati dai gruppi di supereroi provenienti da quei luoghi.

Questo story-arc propone diverse criticità meritevoli di essere analizzate, sia dal lato tematico che da quello grafico. La trama imbastita da Kyle Higgins rivela una narrazione solida e ritmata, che bilancia momenti introspettivi, scontri di ampia portata e colpi di scena.

Uno dei punti forti è sicuramente la volontà di dare un taglio adulto e un tono serio e drammatico all’intera vicenda. La profonda e curata caratterizzazione dei personaggi, che diventano essere umani con pregi e difetti, dubbi e debolezze reali, si sposa in modo efficace con la scelta di tematiche intense a livello emotivo. Un esempio significativo è il villain Lord Drakkon, che privato delle possibili derive macchiettistiche e stereotipate da cattivo di turno, rivela con il susseguirsi delle pagine numerose sfaccettature, fino a un finale particolarmente eloquente in questo senso, visto le sue scelte non scontante. Le relazioni tra i personaggi diventano più intime e vivide e il senso di colpa diventa un peso da sopportare in ogni momento e dal quale ci si può liberare solamente in battaglia. Inoltre il fardello della scomparsa e l’elaborazione del lutto opprimono e schiacciano, non solo il singolo individuo ma anche il gruppo, e l’unico modo per superarlo è reagire facendosi forza l’uno con l’altro, andando a rinforzare il valore della cooperazione e dell’amicizia.

Higgins poi concentra le sue abilità nella delineazione di un multiverso credibile, in cui passato e futuro hanno un ruolo fondamentale per comprendere il concetto di ereditarietà della carica di Rangers e di quanto l’assunzione di responsabilità da parte di ognuno di loro sia importante per la difesa di ciò che più gli sta a cuore.
Da quanto scritto è facile capire che questo arco narrativo non è un buon entry-point per i neofiti dei Power Rangers, perché per comprenderne le vicende e apprezzarne il racconto è necessario conoscere le caratteristiche di base dell’universo narrativo dei Rangers, in particolare il funzionamento del Morpher, la mitologia e il folklore e i rapporti di potere che intercorrono tra i personaggi.

I disegni portano la firma di diversi artisti ed è necessario esaminare il lavoro composto in team per offrirne una panoramica accurata.
Jonas Scharf, ai disegni sul numero #24 della serie, il preludio all’evento vero e proprio, riserva ai personaggi pose plastiche, la cui forza viene amplificata dall’inchiostrazione sovraccarica, ma che sacrifica qualcosa all’espressività in favore della visione d’insieme della tavola. Scharf è coadiuvato dai colori di Joana Lafuente, che imprime un tono dark alla vicenda usando dei colori più spenti per veicolare l’atmosfera pesante che grava sopra i Rangers.

Il tridente tutto italiano formato da Daniele Di Nicuolo, Simona Di Gianfelice e Walter Baiamonte compie la maggior parte del lavoro in Shattered Grid, forgiando quindi l’imprinting dello story-arc.
Di Nicuolo mette in mostra un tratto sottile e morbido e propone un character design che guarda sia al fumetto supereroistico americano sia ai manga. Il linguaggio del corpo, soprattutto nel suo dinamismo, e l’espressività generale dei personaggi, anche nei momenti più drammatici, sono due punti di forza degni di nota, nei quali la presenza dell’inchiostrazione elegante e rigorosa di Simona Di Gianfelice permette il raggiungimento di risultati considerevoli. La costruzione ricercata delle tavole, che genera una mescolanza di storytelling fluido e scorrevole e pagine dal grande impatto visivo e/o emotivo, permette a Walter Baiamonte di lavorare con precisione ai colori. Infatti l’uso enfatico e in chiave pop di colori accessi è bilanciato da uno studio attento della luce: in ogni vignetta prende forma un’illuminazione diversa, in base agli elementi presenti all’interno di essa con i quali i personaggi interagiscono, fornendo un ruolo di primo piano a tutti gli oggetti riflettenti.
I disegni di Diego Galindo sono invece limitati a una sequenza distopica, nelle quale il tratto poco dettagliato si unisce bene alla colorazione dai toni acquerellati di Marcelo Costa, donando una sensazione di evanescenza adatta a quel particolare contesto.

Shattered Grid è quindi uno story-arc molto interessante, non solo all’interno della serie tuttora in corso dei Mighty Morphin Power Rangers, ma anche nell’intera storia a fumetti del franchise, perché propone contenuti solidi e un comparto artistico di eccellente qualità, in cui i talenti italiani sono i protagonisti grazie alle loro pregevoli doti.

Abbiamo parlato di:
Mighty Morphin Power Rangers #24-#30, Shattered Grid #1
Kyle Higgins, Daniele Di Nicuolo, Jonas Scharf, Diego Galindo, Walter Baiamonte, Joana Lafuente, Marcelo Costa, Simona Di Gianfelice
Boom! Studios, 2018


  1. Il termine significa letteralmente “Film di mostri giganti” e questo sottogenere della fantascienza, diffuso prevalentemente in Giappone, è diventato famoso in tutto il mondo grazie a Godzilla (Gojira) (1954). Solitamente mutazioni genetiche causate dalle radiazioni nucleari generano i giganteschi mostri che attaccano la popolazione. 

  2. Il Morpher è lo strumento che permette la trasformazione di un essere umano in Power Ranger. Solitamente sono gadget che si indossano al polso, possono avere diverse forme e anche numerosi utilizzi secondari. 

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *