Suzie è una ragazza che ha perso il padre a causa di uno psicopatico e sta quindi entrando nel modo peggiore nello spinoso periodo della pubertà. Ma ha una particolarità, per niente comune: i suoi orgasmi sono capaci di fermare il tempo. Spaventata da quell'evento e lasciata a se stessa, cerca di saperne di più sul sesso e su quelle pulsioni che sente nel corpo. Si rende però conto che sull'argomento esistono pochissime informazioni, la maggior parte delle quali stereotipate o stravolte dalle compagne di scuola che vivono la sua stessa situazione.
Questo è l'innesco narrativo del primo volume di Sex Criminals, serie vincitrice di un Eisner Awards nel 2014, di Matt Fraction e Chip Zdarsky. Un piccolo caso editoriale, del quale non è difficile capire le origini già dalla prima lettura.
Parlare di sesso non è mai un'impresa semplice, perché si è sempre sul filo del rasoio della volgarità e dello stereotipo, ed è molto facile dare appigli a eventuali moralisti sempre pronti ad attaccare in nome del pudore. Ma la scrittura di Fraction riesce nell'intento di essere spontanea e coinvolgente: grazie a un sapiente uso del linguaggio, sia adulto che giovanile, è facile identificarsi nell'ingenuità del sesso adolescenziale e nei suoi tratti “sboccati”, nella visione disillusa di quello che ci aspettavamo essere un sesso da favola, mentre il più delle volte si riduce a una routine.
Alla leggerezza e all'ironia dei brillanti dialoghi di Fraction, spesso rivolti direttamente al lettore in una geniale struttura metafumettistica, non corrisponde però superficialità: essi riescono a portare a galla, in modo consapevole, una forte critica sociale al moralismo, al fatto che il sesso sia ancora un profondo tabù, pur essendo presente quotidianamente in tutti i media in modo strabordante. Una dissonanza che condiziona la nostra vita di tutti i giorni, impedendoci di godere appieno della nostra sessualità. La critica non risparmia neppure il sistema economico. Sono infatti i problemi di Suzie con la banca a spingere i protagonisti a sfruttare i loro poteri. I personaggi, anche i comprimari, si sviluppano già in modo autonomo e coerente: ognuno è ben caratterizzato, ha un suo preciso modo di fare e parlare, e riesce così a reggere bene l'intero impianto narrativo.
Sex Criminals è un fumetto che dà voce alla generazione che ha scoperto Internet e gli strumenti per soddisfare ogni possibile bisogno materiale, e in particolar modo sessuale, ma che non ha ancora imparato a usarli, e ne ride in maniera grottesca.
È una storia che funziona in modo coerente, che riesce a trasmettere la passione, il divertimento che i due autori hanno profuso nel progetto, con una libertà espressiva enorme.
Lo stile di Zdarsky è pulito, potente, con un dinamismo molto efficace e un uso dei colori audace, lavorando sulle tinte piatte di Becka Kinzie e Christopher Sebela. Il suo tratto è particolarmente espressivo e descrive bene le sensazioni, gli amplessi, le reazioni dei personaggi.
L'appendice è un'assoluta chicca da non perdere: finti radiodrammi erotici, foto surreali, processi di colorazione di Chip Zdarsky. Un volume curato in ogni dettaglio e che l'edizione Bao Publishing riesce a far apprezzare al meglio.
Abbiamo parlato di:
Sex Criminals #1
Matt Fraction, Chip Zdarsky
Traduzione di Leonardo Favia e Michele Foschini
Bao Publishing, 2015
136 pagine, brossurato, colori – 14,00€
ISBN: 9788865432945