Il volume intitolato Senzanima – Guerra, che Sergio Bonelli Editore ripropone in libreria dal 1° luglio 2021, a quasi quattro anni dalla sua prima edizione del 2017 (impreziosito da una postfazione con gli studi dei personaggi e dall’intervista a Mario Alberti a cura di Marco Nucci), ha segnato l’esordio della serie incentrata sulla giovinezza di Ian Aranill. La storia, elaborata da Luca Enoch (con il contributo di Stefano Vietti per l’ideazione), si configura come un vero e proprio prequel rispetto alla serie regolare di Dragonero, rievocando il periodo in cui Ian, scappato da casa, si unisce a un gruppo di soldati di ventura, la Compagnia dei Senzanima.
Il taglio del racconto è particolarmente crudo, intenzionalmente votato a un estremo realismo che non risparmia i dettagli più violenti. Il ritmo veloce, il linguaggio schietto e i dialoghi ridotti all’osso rendono ragione di una narrazione interamente giocata sulla sintesi, alla quale contribuisce il maniera sostanziale la componente visiva.
Ai disegni Mario Alberti prosegue nel suo percorso autoriale con un tratto sempre più nervoso, dimostrando particolare spessore nel descrivere l’atmosfera del racconto. Nella scelta delle inquadrature vengono preferiti i campi lunghi, principalmente per contestualizzare l’azione nelle vignette orizzontali che aprono le tavole.
Soprattutto nelle scene che ritraggono ambientazioni esterne, il suo lavoro risulta molto suggestivo, anche grazie al supporto di Andres Mossa per la colorazione, che vira su colori “caldi” per i momenti di maggior intensità emotiva. Nell’intervista riportata in fondo al volume, Alberti dichiara che l’impostazione del layout era già presente nella sceneggiatura: cionondimeno, l’artista ha mantenuto una certa libertà espressiva, sia nella scelta delle inquadrature che nell’impostare la cifra stilistica che caratterizzerà la serie.
Un volume pregevole anche per il modo di raccontare, nel quale Luca Enoch e Mario Alberti confermano un particolare affiatamento e la voglia di raccontare storie nuove. Viene infatti intrapreso un percorso di approfondimento di un periodo inedito della biografia del personaggio, a dimostrazione che una discreta porzione della sua storia rimane ancora da esplorare.
Questo primo capitolo presenta una trama che si conclude ma allo stesso tempo lascia già intravedere ulteriori sviluppi sia per i protagonisti che per le trame che gli autori hanno narrato nei volumi successivi. Si fa cenno alla cosiddetta epoca dei “Tumulti”, periodo grigio e complesso dell’universo narrativo di Dragonero, lasciando la curiosità di comprendere fino in fondo come Ian e i soldati della Compagnia dei Senzanima si muoveranno in tale scenario e come questo si ricollegherà a quanto narrato mensilmente nella serie regolare.
Il motivo dell’interesse verso questo cartonato non è però legato esclusivamente al contesto editoriale del personaggio fantasy bonelliano, ma anche perché esso è stato uno degli elementi di una fase di rinnovamento della casa editrice di via Buonarroti sia da un punto di vista contenutistico che del linguaggio. In quest’ottica, la storia è stata anche uno sguardo in anteprima ad Audace, la nuova etichetta Bonelli dedicata a storie dal tono e dalle tematiche mature che fece il suo esordio nel 2018.
Un primo aspetto di indubbio rilievo è la necessità di legarsi ai gusti del pubblico odierno, intercettando lettori abituati a una narrazione cinematografica e televisiva moderna, più cupa, adulta, senza fronzoli e con pochi peli sulla lingua, rapida e concisa. Come già per Tex – Il vendicatore, un dato importante è infatti la contrazione dei tempi di lettura, differenti rispetto al formato classico bonelliano e in linea con le modalità di fruizione dei prodotti d’intrattenimento moderni. Esemplare in tal senso la scena del flashback, completamente muta, che racconta l’allontanamento di Ian dal suo nucleo familiare: quattro tavole di notevole intensità nelle quali ogni parola sarebbe superflua.
Il formato della pubblicazione, ovvero il cartonato alla francese a colori, incarna il desiderio di fornire un prodotto dalla confezione di pregio, dalla grafica accattivante e con numerosi extra (con dietro le quinte, sketch e interviste), ma anche e soprattutto la ricerca di un linguaggio fumettistico maggiormente esportabile, cercando di andare sì incontro ai gusti dei lettori italiani ma provando a guardare anche all’estero in maniera costruttiva.
Come analizzato in un articolo di David Padovani, l’impostazione delle tavole alla francese prevede infatti un approccio differente alla grammatica e alla sintassi di base per la sceneggiatura e i disegni rispetto a un’opera a fumetti destinata al mercato italiano. L’autore scelto per rendere visivamente la storia è, non a caso, Mario Alberti, autore dalla lunga esperienza con il fumetto francese e che già era stato incaricato di tenere a battesimo proprio l’incarnazione definitiva del Tex de I Romanzi a fumetti (dopo il “pilot” anomalo dell’albo scritto e disegnato da Paolo Eleuteri Serpieri) con Frontera!, su testi di Mauro Boselli. Alberti, che è anche il copertinista ufficiale della serie Senzanima, va peraltro a riformare con Luca Enoch il sodalizio artistico responsabile di Morgana, fumetto fantasy realizzato per il mercato d’Oltralpe.
Del resto, un certo grado di innovazione del linguaggio caratterizza le scelte odierne della casa editrice di via Buonarroti, indirizzate verso la differenziazione di stili, formati e conseguentemente di pubblico.
Tirando le somme, l’esordio di questa nuova collana dedicata a Dragonero ha rappresentato un riuscito viatico non solo per esplorare momenti inediti dell’universo narrativo del personaggio ma anche per sperimentare narrativamente e con il linguaggio stesso del medium, contribuendo a definire ciò che la Bonelli sta diventando in questi anni.
Abbiamo parlato di:
Senzanima – Guerra
Luca Enoch, Stefano Vietti, Mario Alberti, Andres Mossa
Sergio Bonelli Editore, 2021
80 pagine, cartonato, colori – 17,00 €
ISBN: 978-88-6961-617-4