Dietro al nome Maicol&Mirco non si nasconde un artista, e neanche due, ma un'anima profondamente fumettistica, afferente alla scena indipendente-punk-underground del fumetto italiano.
L'autore è membro del collettivo di fumettisti Fratelli del Cielo, insieme a Ratigher, Tuono Pettinato e Dr. Pira.
Nel corso degli anni ha collezionato collaborazioni con Coconino Press, GRRRZetic, Repubblica XL e Vice Magazine.
Noto soprattutto per i suoi Scarabocchi, vignette rapide e caratterizzate da battute fulminanti, spesso con più livelli di lettura oltre a quello più immediatamente comico, ultimamente ha lavorato anche sulla rivista G Baby delle Edizioni San Paolo, sulle cui pagine sono nate le avventure di Palla rossa e palla blu, ora raccolte in un volume da libreria grazie a BAO Publishing.
E proprio in questa occasione abbiamo deciso di fargli qualche domanda.
Ciao, Maicol&Mirco, e grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande.
Cosa ti ha spinto a iniziare a realizzare le avventure di Palla Rossa e Palla Blu?
Se ti dicessimo i soldi chissà come si arrabbierebbero Palla Rossa e Palla Blu!
Palla Rossa e Palla Blu ha qualcosa in comune con Gli scarabocchi, a parte l'autore ovviamente?
Stesso padre. Diversa mamma.
Una palla e un quadrato che crede di essere una palla, ma le qui differenze vengono azzerate dall'amicizia. Quanto senti tuo questo sentimento e quanto ha influito sul tuo lavoro sin qui?
Scusa, però non capiamo. Chi sarebbe quadrato? Parliamo di due palle.
Chi sono realmente Palla Rossa e Palla Blu? Esiste una controparte reale che ti ha ispirato?
Di solito si crede che a un autore sia la realtà a ispirare le forme. In questo – e negli altri nostri casi – è la forma a ispirare la realtà. Non abbiamo trasformato due persone in due palle. Ma due palle in due persone.
Qual è la difficoltà maggiore nell'ideare storie per bambini?
I genitori.
Da una parte queste storie dedicate a un pubblico giovane, mentre dall'altra storie che raccontano di controsensi della natura umana. Quanto è difficile mediare le due cose per avvicinarsi a un pubblico tanto giovane?
È facilissimo. I bimbi hanno paura del buio. I genitori della corrente elettrica.
Non hai mai nascosto il tuo “particolare” rapporto con la chiesa e con la religione. Come è nata questa collaborazione con G Baby vista la forte natura cattolica dell'editore?
Non ci fregate. Le palle sono tonde anche se sembrano quadrate.
Noi non vi vediamo come sembrate. Ma come siete.
E con G Baby è stato reciproco.
Ci sono dei progetti in cantiere con i Fratelli del Cielo?
Sembra di no.
Cosa vogliono fare Maicol&Mirco da grandi?
Palla Blu.
Ringraziamo ancora Maicol&Mirco per averci concesso quest'intervista.
Intervista realizzata via mail il 1° giugno 2016