Se il primo volume di Scalped aveva lasciato presagire le notevoli potenzialità di questo splendido noir ambientato nella riserva indiana di Prairie Rose, questo secondo tomo letteralmente deflagra. Aaron, che si era presentato giocando abilmente con tutti i topoi del genere, imprime ora una svolta alla narrazione e con un sapiente gioco ad incastro di flashback e flashforward trasporta di prepotenza il lettore nella vita e tra i protagonisti della riserva. Con un Dashiell passato temporaneamente in secondo piano viene approfondita, infatti, la conoscenza dei vari personaggi, primo fra tutti l’apparente antagonista per eccellenza, il capo Lincoln Red Crow, ma anche Diesel, il bianco che si dichiara indiano Kickapoo per un sedicesimo, Catcher, novello sciamano o forse semplice alcolizzato, e Gina Bad Horse, madre dello stesso Dash. Come era successo per il volume precedente le splendide tavole di R.M. Guéra, grazie anche all’appropriata colorazione di Giulia Brusco, rendono perfettamente l’atmosfera malata e decadente dell’ambientazione e della trama stessa, compenetrandosi con la grande capacità narrativa di Jason Aaron e dando vita a un prodotto di qualità veramente notevole. Insomma, esordio col botto per questa nuova proposta Vertigo, come non se ne vedeva da tempo.
Abbiamo parlato di:
Scalped vol. 2 – Casino Boogie
Jason Aaron, Rajko Milošević Guéra
Planeta DeAgostini, febbraio 2009
144 pagine, brossurate, colore – 11,95€