Il ritorno di Axa!

Il ritorno di Axa!

La ristampa di un personaggio dimenticato del fumetto mondiale come Axa e' l'interessante proposta dell'editore elvetico Uchronia, che recupera cosi' un fumetto tra l'erotico e la fantascienza che ha fatto storia. Ne abbiamo parlato con Bruno Einsiedler, responsabile della casa editrice.

Copertina di Axa: La PresceltaLeggi l’intervista a Bruno Einsiedler, il responsabile editoriale di Axa by Uchronia: Due chiacchiere con Bruno Einsiedler

Axa è un personaggio non molto conosciuto, malgrado il successo internazionale riscosso in passato, ma rimane tutt’ora per una schiera di appassionati un vero e proprio oggetto di culto e con con tanto di sito non ufficiale (www.axa.tc). Proprio da questo sito si apprende che pare sia addirittura in arrivo un film su questa eroina, su cui pero’ non si hanno ancora notizie precise. Axa nacque come striscia quotidiana il 4 luglio 1978, e venne pubblicata fino al 1984 sulle pagine del Sun, celebre tabloid inglese, per un totale di 18 avventure composte da 120 strisce ognuna. Con la sospensione del fumetto, alcune tavole già realizzate restarono inedite (e probabilmente verranno recuperate nei prossimi volumi di questa collana). In seguito (1987) Romero ha ripreso il personaggio, fornendone una versione più castigata in due albi a colori pubblicati dalla defunta casa editrice statunitense Eclipse Comics, su testi di Chuck Dixon.

Chi è Axa? è un’eroina ribelle e discinta di un mondo sopravvissuto a un olocausto nucleare, diviso in due: da una parte La Cupola un ambiente isolato e tecnologico, dall’altra il resto del mondo ricaduto nella barbarie e nell’arretratezza. Ma in Axa vive un indomito spirito di libertà (anche dagli abiti…) e la vita controllata della Cupola non fa per lei. Così decide di fuggire e assumersi i rischi della vita all’esterno, senza comodità ma dove è possibile decidere del proprio destino senza condizionamenti. Si troverà invischiata in tante avventure spericolate, che daranno anche lo spunto per alcune riflessioni sul ruolo della donna nella società. La filosofia alla base del “femminismo” di questo personaggio è un po’ spicciola e tagliata con l’accetta, ma incurioscisce assai perché viene da due uomini. All’epoca non era così scontato vedere parteggiare dei maschi per i diritti delle donne.

Il tipo di narrazione è quanto di più classico ci si possa aspettare: non per niente Romero aveva nel suo background un ever-green come Modesty Blaise e Donnel si era occupato o si sarebbe occupato contemporaneamente di altri classici come l’Uomo Mascherato e i personaggi Disney. Non c’é la ricerca di colpi di scena eclatanti e volutamente eccessivi, tentativi di impressionare il lettore con sconvolgenti, e a volte improbabili, rivelazioni, come spesso accade nei fumetti contemporanei. Siamo nell’avventura pura, fine a sé stessa. Narrazione lineare per vicende semplici ma interessanti e sceneggiate sapientemente. Lo stesso concetto si può applicare ai disegni di Romero: pur avendo una linea inconfondibile, non ha forzature nel tratto o nelle proporzioni dei personaggi, che richiamano la classicità greca. La stessa protagonista, abbondantemente esposta per la gioia dei lettori (ma anche per le signore non mancano aitanti uomini poco vestiti), non ha misure eccessive da chirurgia plastica come molte odierne pin-up; basti pensare alle formose, splendide donne di Adam Hughes o dei coniugi Dodson. Non che ci sia nulla di male nella seconda soluzione stilistica, è solo figlia dei suoi tempi. Anche la prospettiva e il taglio delle inquadrature rispecchiano la concezione “classica” del disegnatore spagnolo: sono finalizzate alla leggibilità e non ad una esibizione di virtuosismo tecnico. Naturalmente questo aspetto dipende anche dalla gabbia delle tre vignette, ma per Romero si trasforma in un mezzo narrativo invece di essere un limite espressivo.

Una striscia di AxaLa bravura di Donnel consiste anche nel rendere fluido l’evolversi delle vicende con il sistema delle strisce: come accennato poco più sopra, la tipica struttura originaria a tre vignette richiedeva un impegno supplementare di collegamento tra i vari episodi giornalieri, sia ai disegnatori che agli sceneggiatori, per rendere comprensibile ciò che stava accadendo anche a chi si fosse accinto a leggere non dall’inizio. Era necessario richiamare in qualche modo l’ultima vignetta del giorno prima senza ridurre il poco spazio narrativo a disposizione. Romero e Donnel ci riescono benissimo senza ripetersi, anche se non sappiamo con esattezza quanto sia merito del lavoro di editing nel montare le pagine.

Abbiamo già citato più volte la nudità della protagonista, che può apparire un controsenso nell’ottica vagamente femminista espressa dagli autori. A parere di chi scrive, non è così. Senza addentrarci in disquisizioni storico-sociologiche, si può affermare che Axa è figlia di personaggi come Barbarella (1) e Vampirella (2), in cui autori maschi cercavano di valorizzare immagini di eroine femminili, del tutto sui generis e assai discinte anch’esse, rispetto all’epoca della loro creazione. La nudità, al di là delle facili malizie, vuole essere un simbolo di libertà dei costumi e dalle oppressioni cui la donna è stata sottoposta fino a pochi decenni orsono. E da cui non si è affrancata ancora completamente, verrebbe da dire, per colpa di pregiudizi ancora vivi e vegeti.
Rispetto soprattutto a Barbarella, permeata invece di un sottile ed elegante erotismo, è da sottolineare come il fatto che la protagonista sia spesso discinta è dovuto anche a una volontà (o meglio esigenza) un tantino pretestuosa di mostrare gradevoli curve femminili, su cui influiva non poco il medium di pubblicazione. Il Sun è infatti noto per pubblicare spesso e volentieri, ancora oggi, foto di donnine più o meno svestite.

L’edizione Uchronia si caratterizza per cura editoriale e una discreta parte redazionale, non molto corposa ma interessante, con le biografie dei due autori presentate in una forma discorsiva assai gradevole da leggere. Non è un’edizione filologicamente fedele perché per adattare al formato volume le strisce è stato necessario, com’é ovvio intuire, rimontarle. L’operazione è comunque assai ben riuscita e l'”ingrandimento” derivatone non inficia la qualità dei disegni, dettagliati e nitidi, di Romero.
Un plauso all’editore per aver avuto il coraggio di presentare un personaggio dimenticato ma di ottima fattura.

Note:
(1) di Jean-Claude Forest, Francia, 1962
(2) di Forrest J. Ackerman, USA, 1969

Abbiamo parlato di:
Axa #1: La prescelta
Axa #2: La ribelle
Donne Avenell e Enric Badìa Romero
Uchronia, 2005 – 72 pagg. b/n bros. – euro 9,66/euro 10,00

Gli autori
Enric Badìa Romero (Barcellona, 1930), che si firma solo Romero, è divenuto celebre per aver sostituito Jim Holdaway su Modesty Blaise, in Italia pubblicato sulle pagine del settimanale Skorpio (Eura Editoriale). Ha disegnato questa serie dal 1970 al 1979, riprendendola poi dal 1987 fino alla sua chiusura nel 2001.
Donne Avenell (Londra, 1925 – 1997) era uno sceneggiatore inglese estremamente prolifico, molto attivo nel campo delle strisce. Fra le opere principali scrisse ben 69 storie per l’Uomo Mascherato (dal 1978 al 1997), decine di storie per personaggi Disney (dal 1980 al 1994) e la riduzione a fumetti delle avventure di Simon Templar, il Santo, interpretato da Roger Moore per il piccolo schermo e da Val Kilmer nell’adattamento cinematografico.

Riferimenti:
Sito dell’ editore: www.uchronia.ch
Sito dedicato ad Axa: www.axa.tc
Sito del Sun: www.thesun.co.uk

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