I ragazzi sono già qui, sono usciti dalle fogne, si sente il loro odore in giro
Davide Toffolo ritorna a collaborare con Panini Comics per la realizzazione della ristampa a colori delle 9 storie originali dei Cinque allegri ragazzi morti1, cui si aggiungeranno 3 storie inedite. L’albo è stato anticipato da un numero 0, distribuito a Cartoomics 2015, contenente le prime due ministorie della serie, e da una conferenza, tenutasi nel pomeriggio di sabato 14 marzo 2015: per un disguido troppo lungo da spiegare, sono giunto all’incontro quando era iniziato da diversi minuti, quindi questo resoconto è inevitabilmente parziale.
Tra ricordi e identità
Toffolo si presenta con maschera d’ordinanza e l’ormai tipico costume peloso indossato nei concerti e nelle occasioni pubbliche2 e la memoria corre a ciò che lo appassionava da bambino: Andrea Pazienza, i fumetti di supereroi Marvel e soprattutto quelli dell’orrore, sempre targati Casa delle Idee. Sono queste le influenze principali dei Cinque allegri ragazzi morti, utilizzate però in un contesto usuale al lettore come l’Italia di metà anni Novanta del XX secolo. L’idea è, alla fine, quella di raccontare storie sull’adolescenza e i suoi problemi attraverso, però, un’ottica differente, mediata dal genere horror.
Come ricorda Toffolo, l’albo originale, Fandango, era completamente curato dall’autore, incluse pagina della posta e oroscopo, inventato appositamente per ogni numero, e che ritornerà anche nella nuova edizione3. Nella stesura dei testi delle storie, Toffolo ricorda poi di aver sempre cercato di scrivere nel modo più semplice e diretto possibile: in questo senso l’efficace esperienza teatrale, con la trasposizione fedele del testo del fumetto sul palco, gli ha confermato di essere riuscito nell’intento che si era prefisso. Ha poi aggiunto, rispondendo a una domanda dal pubblico, che le due attività di musicista e fumettista, per quanto portate avanti in maniera parallela, si sono comunque influenzate a vicenda, anche solo per il semplice fatto di scrivere i testi delle canzoni del suo gruppo, i Tre allegri ragazzi morti.
Altra preoccupazione è sull’impostazione delle tre storie nuove: saranno una continuazione di quelle originali, o dovremo attenderci uno stacco temporale? Toffolo preferisce non sbottonarsi, sottolineando invece la forza narrativa dell’idea: i cinque protagonisti sono rimasti cristallizzati in una eterna adolescenza, per cui le loro storie possono essere raccontate indipendentemente dall’epoca di ambientazione4: i Cinque allegri ragazzi morti sono “adolescenti assoluti“, ha ribadito l’autore anche nell’intervista concessa alla nostra Ilaria Mencarelli in una pausa dalla sessione firme.
Sempre riguardo le storie nuove e il programma di ristampe con la Panini (è infatti prevista una edizione “quasi anastatica“, per usare le parole di Toffolo, di Piera degli spiriti), l’autore si è trovato nell’inusuale situazione di un editore che lo contatta per la realizzazione di un progetto. Di solito, infatti, l’autore sceglie gli editori con cui lavorare in funzione del progetto, del formato con cui vorrebbe presentare il lavoro e del tipo di promozione più adatto. Quando, invece, è stata la Panini a contattarlo, l’interesse e l’entusiasmo mostrati dall’editore modenese sul suo lavoro, gli ha dato la spinta necessaria non solo per aderire alla proposta ma anche per realizzare le tre nuove storie.
Tra l’altro, in riferimento a Piera degli spiriti, Toffolo ha ribadito uno dei concetti a lui più cari: quello di essere stato uno dei primi, se non il primo autore italiano ad aver realizzato graphic novel.
Non credo che Toffolo, nel momento in cui fa questa affermazione, dimentichi il lavoro di grandi fumettisti come Buzzelli, Pratt o di uno dei suoi punti di riferimento come Magnus, ma semplicemente ribadisce due concetti importanti: innanzitutto si arroga il diritto di aver scritto consapevolmente una delle prime opere a fumetti italiane pensata come un unico romanzo, e poi vuole ribadire qualcosa che, in Italia, troppo spesso, si dimentica, ovvero il valore del merito.
Questo è il ritorno dei ragazzi morti, senza futuro, ma risorti.
Nota: le citazioni iniziale e finale sono estratte dal testo de “Il ritorno dei ragazzi morti”, canzone contenuta all’interno dell’album “Allegro pogo morto“, completamente disponibile per l’ascolto sul canale youtube de “La Tempesta”.
Ricordo che nel 2011 la Coconino aveva pubblicato un Omnibus in bianco e nero con tutte le 9 storie originali ↩
Il giorno dopo, infatti, lo si è visto nel pomeriggio girare in felpa, cappellino e senza maschera tra gli stand della fiera ↩
Il primo oroscopo della nuova edizione giunto nella redazione Panini, è stato raccontato da un redattore, ha generato divertimento e attesa per il prossimo! ↩
A mio giudizio, leggendo il numero 0, le storie nuove proseguiranno temporalmente quelle vecchie, mentre saranno attualizzati, almeno nei testi, alcuni dettagli ↩