Il rilancio degli X-Men
Nei giorni scorsi, ad attirare l'attenzione di appassionati e addetti ai lavori, è stata la notizia secondo cui la 20th Century Fox si starebbe preparando a rilanciare completamente il franchise sui mutanti Marvel.
La notizia non giunge inaspettata. Dopo il grande successo avuto al box office da X-Men: Giorni di un Futuro Passato, l'exploit non proprio grandioso del recente X-Men: Apocalisse ha fatto tremare le fondamenta di quello che, fino a poco tempo fa, era uno dei più solidi brand cinematografici al di fuori del regno incontrastato dei Marvel Studios.
Con il successo di Deadpool, personaggio che orbita nel mondo mutante ma che non è difatti un mutante, e la prossima conclusione del franchise su Wolverine, con l'addio definitivo di Hugh Jackman al personaggio, è ormai imperativo per la major americana mettere le carte sul tavolo e cercare di rilanciare, senza stravolgerlo, un universo che ha non solo rilanciato i fumetti al cinema 16 anni fa, ma che si è fatto riconoscere presso il grande pubblico grazie a ottime storie e personaggi. La cosa più importante da evidenziare, comunque, è che questo rilancio annunciato non sarà un vero e proprio reboot. L'aggettivo “riconfigurare” utilizzato nei giorni scorsi è quello più adatto per un franchise come quello degli X-Men, che ha sempre avuto dalla sua personaggi riconoscibili (in primis Wolverine) oltre ad atmosfere e tematiche decisamente differenti, almeno inizialmente, da quelle presentate in altri film di supereroi.
Nei mesi scorsi, più di una volta su questa rubrica abbiamo affrontato quello che sarebbe stato il futuro dei mutanti al cinema, e più di una volta abbiamo sottolineato come, per questo genere di film, sia necessario focalizzarsi su personaggi nuovi o, perlomeno, utilizzare quelli esistenti in maniera differente.
In un articolo apparso nei giorni scorsi su The Hollywood Reporter, Graeme McMillan ha sottolineato alcuni importanti fattori che hanno indebolito negli anni il franchise degli X-Men, facendo un confronto tra l'operato fumettistico di Chris Claremont e quello degli sceneggiatori che hanno lavorato alla saga cinematografica in questi anni.
Negli albi scritti da Chris Claremont dalla metà del 1975 alla fine del 1991, quello che ha definito la properties degli X-Men è stato giocare con lo status quo: i personaggi se ne andavano, perdevano i poteri, avevano nuovi look o nuove prospettive con poco preavviso, mentre le storie viravano da quelle supereroistiche tradizionali all'horror, alla space opera o soap opera… Ciò che definiva gli X-Men, allora, e ha influenzato tutto ciò che è seguito – da più di due decenni di fumetti successivi a un certo numero di serie animate e l'intera saga cinematografica fino ad oggi – era la voce di Claremont: un mix di melodramma e umorismo beffardo che non si è mai preso troppo sul serio, anche perché ha intriso il suo cast di una onestà emotiva e di una vita interiore che hanno facilmente convinto i fan che questi personaggi erano più reali, più tridimensionale rispetto a quelli trovati in altri fumetti.
Lo stesso non si può dire dei film stessi. Il franchising presenta caratterizzazioni che sono, per essere gentili, dei semplici appunti per il suo cast principale (può Magneto trovare il bene in se stesso? Wolverine è solo un assassino, o un uomo d'onore? Può Charles superare la perdita del suo migliore amico verso l'odio e la violenza? Sarà Mystica per sempre intrappolata in una versione annacquata della caratterizzazione di Magneto?) e tendente all'inesistente per tutti gli altri, mentre il cast e il tono rimangono relativamente solidi tra i vari film. Questo è forse solo un segno di ciò che si potrebbe, anzi, sarebbe necessario modificare in qualsiasi versione futura dell'universo cinematografico degli X-Men.
McMillan sottolinea in seguito alcune tematiche che gli sceneggiatori dovrebbero riprendere ed espandere in un prossimo film, tra cui quella inerente la scuola di Xavier. Per il giornalista, l'istituto per “giovani dotati” e i suoi studenti non sono stati esplorati abbastanza in questi anni, sacrificati in nome del motto “Qualcosa vuole distruggere l'umanità e Magneto è probabilmente a favore fino a un certo punto”. Citando testate a fumetti quali Generation X, New Mutants (prossimamente al cinema) e Young X-Men, McMillain suggerisce che presentare meglio gli studenti e la scuoa potrebbe rendere i personaggi più facilmente riconoscibili.
A nostro parere, una delle tematiche che hanno reso gli X-Men uno dei migliori fumetti della Marvel, e che al cinema andrebbe esplorata, è quella da space opera. Trasportare gli X-Men nello spazio, o trasportare elementi “esterni” sulla Terra (la Covata?) potrebbero, se ben gestiti, fornire nuova linfa al franchise cinematografico, permettendo di esplorare nuove idee e presentare nuovi personaggi, capaci di entrare nell'immaginario collettivo.
Comunque, uno degli aspetti scaturiti dalla notizia circa la riconfigurazione del franchise, è stata quella inerente gli attori Jennifer Lawrence, Michael Fassbender e James McAvoy, che potrebbero tornare a rivestire i ruoli di Mystica, Magneto e Charles Xavier. Con l'addio di Hugh Jackman al ruolo di Wolverine, per la Fox è necessario e vitale mantenere dei volti riconoscibili presso il grande pubblico, che siano facilmente accostabili alla saga.
Bisognerà vedere però se i tre attori decideranno di tornare nei loro ruoli e quanto questo costerà alla Fox, visto che con la scadenza del contratto che li legava all'opzione per tre film, dovrà essere necessaria una nuova trattativa. Se per Fassbender e McAvoy la questione salario non pare essere un problema, discorso diverso andrebbe fatto per Jennifer Lawrence, che con l'addio di Jackman è l'unica vera star di un certo peso rimasta al franchise, e capace di avere l'ultima parola su ogni cosa.
LD50
IDW Entertainment, la branca cinematografica e televisiva della casa editrice IDW, è sempre più una protagonista nel mondo dei cinema e della televisione, con numerosi progetti in fase di realizzazione negli ultimi mesi.
L'ultimo, che vedrà una vera e propria contaminazione tra televisione e fumetti, è LD50, un drama televisivo realizzato in partnership con IM Global che vedrà impegnato il regista, produttore e sceneggiatore Scott Dacko, i quale scriverà lo script e parteciperà in veste di produttore esecutivo.
La serie televisiva, che viene descritta come un dramma riflessivo su un personaggio in un mondo in cui un virus ha decimato la popolazione maschile e ha creato un tenue equilibrio tra una piccola fascia di persone e le donne infette che li circondano, sarò anche una serie a fumetti realizzata da IDW Publishing, la cui ucita è prevista per la prossima estate.
Date le nostre somiglianze e la complementarietà delle nostre imprese, David Ozer e io stavamo cercando qualcosa su cui lavorare insieme da un po' – ha detto il presidente di IM Global Television Mark Stern – Non potrei essere più felice di collaborare con loro su LD50. Si spera che sarà il primo di molti altri progetti a venire.
Siamo entusiasti di essere in affari con IM Global. La loro crescita aggressiva e continua nel business televisivo accoppiato con grande creatività su LD50 ha reso questa una decisione molto facile – ha invece commentato il presidente di IDW Entertainment David Ozer.
Naja
Thunder Road Pictures, Entertainment 360 e Nickel City Productions hanno siglato un accordo per produrre assieme Naja, un adattamento cinematografico dell'omonimo graphic novel francese di Jean-David Morvan e Bengal, edito da Dargaud.
I fumetto è incentrato su una bellissima assassina, Naja, che è ancora più letale perché incapace di sentire il dolore, e che si ritrova dall'altra parte della barricata quando la sua vita viene presa di mira da alcuni sicari.
Secondo indiscrezioni, la pellicola, che sarà diretta da Cedric Nicolas-Troyan (Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio) e scritta da J.P. Davis sarà un incrocio tra Lucy e Nikita di Luc Besson e il recente John Wick.
Momotaro: Xander and the Island of Lost Monsters
Fox Animation ha acquisito nei giorni scorsi i diritti del libro per bambini Momotaro: Xander and the Island of Lost Monsters, scritto da Margaret Dilloway, e parzialmente basato su un racconto popolare giapponese.
La storia racconta di Xander Miyamoto che spera di trascorrere le vacanze di primavera con il suo migliore amico. Ma quando suo padre scompare, lui e il suo amico intraprendono un viaggio pieno di mostri e demoni provenienti da miti giapponesi.
La major è al momento alla ricerca di uno sceneggiatore per la pellicola, che sarà interamente animata, nonostante in un primo momento si fosse vociferato essere un progetto ibrido tra live-action e animazione.
Cinebrevi
La diffusione del trailer di Wonder Woman ha scatenato nei giorni scorsi l'attenzione dei social media. La pellicola con Gal Gadot ha prodotto 136.000 nuove discussioni secondo quanto riportato da ComScore.