Dopo il Dylan Top dello scorso anno, anche nel 2016 Topolino presenta una nuova parodia ispirata a un fumetto, in questo caso il famosissimo Asterix e Obelix di René Goscinny e Albert Uderzo1. Ancora una volta la fase di scrittura tocca a Tito Faraci, per l'occasione affiancato da Silvia Ziche: una coppia quanto mai opportuna visti i toni umoristici dell'avventura.
Topolinix e lo scambio di galli gioca con le situazioni e i personaggi ricorrenti di Asterix, come Assurancetourix, il bardo stonato – interpretato da Sgrinfa – che diventa un poeta dalla vena non troppo brillante, o Abraracourcix, il capo del villaggio interpretato da Basettoni e mostrato spesso in groppa a uno scudo retto da due guerrieri, che qui sono Rock Sassi e Manetta2.
I tre personaggi principali, Asterix, Obelix e Panoramix, il druido del villaggio, vengono interpretati rispettivamente da Topolino, Gambadilegno e Pippo3, seguendo così l'interpretazione che spesso fornisce Faraci dei personaggi disneyani: degli attori in grado di inscenare qualunque genere di rappresentazione. E la scelta dei tre personaggi si rivela quanto mai azzeccata.
Commedia degli equivoci
Partendo dalle evidenti similitudini fisiche fra i tre attori disneyani e i tre personaggi francesi, Faraci – con uno stile che a tratti ricorda le sue storie per Ridi Topolino4 – costruisce una vera e propria commedia degli equivoci con i soldati romani, la cui guarnigione è comandata dall'immancabile Macchia Nera, in questo caso generale che cerca di ottenere, come spesso succede anche in Asterix, la pozione della super forza.
È soprattutto in questa fase che emerge tutta la forza comica della caratterizzazione di Pippo scelta per l'occasione: come druido, infatti, non ha mai ottenuto grandi risultati e nell'accampamento romano si produce in una serie di pozioni dagli esiti esilaranti, che però portano in ogni caso al solito finale con la sconfitta dei romani, tutti pesti e contusi.
Il finale in parte spiazza il lettore: dopo averli sempre citati senza mai nominarli, chi scrive si aspettava di veder comparire, anche solo come sagome, Asterix e Obelix. Faraci e Ziche, invece, scelgono un omaggio che definirei più romantico delle sagome attese5.
Affidare i disegni a Silvia Ziche è stata una scelta opportuna, essendo il suo stile evidentemente differente rispetto a quello di Uderzo e ben poco influenzato da quest'ultimo. Nel complesso buona la gestione grafica da parte della disegnatrice, sia nella rappresentazione delle gag fisiche, immancabili in un omaggio alle storie di Asterix e Obelix, sia per quel che riguarda le espressioni, in particolare nelle vignette mute.
In quest'ultimo aspetto si è però sentita la mancanza di alcune caratteristiche tipiche dello stile di Silvia Ziche, come l'uso degli occhi fuori dalle orbite o delle rughe d'espressione per enfatizzare paura, stupore e altri stati d'animo estremi. Se ciò ha ridotto l'effetto comico di alcune gag, ha d'altra parte consentito alla storia di mantenere nel complesso un'atmosfera molto vicina all'originale di riferimento. Interessante, poi, la “gallizzazione” di Minni che sembra più Puffetta che non Falbalà, la bella del villaggio.
Nel complesso, pur mancando l'accento romanesco, una parodia riuscita tanto quanto il Dylan Top del 2015, se non di più, soprattutto grazie alla indubbia vicinanza umoristica tra i due fumetti.
Abbiamo parlato di:
Topolino #3146 – Topolinix e lo scambio di galli
Tito Faraci, Silvia Ziche
Panini Comics, 15 marzo 2016
164 pagine, brossurato, colori – 2,50 €
In effetti si potrebbe considerare una proto parodia di Asterix anche I galli bassotti (1981), storia di produzione brasiliana di Ivan Saidenberg e Irineu Soares Rodrigues e pubblicata in Italia nel 1991 sul Mega #412 ↩
Un villaggio indiano sullo stile del villaggio gallico di Asterix viene proposto nel 1995 da Bruno Sarda e Alberto Lavoradori in Zio Paperone e il segreto dei galli neri su Topolino #2083 ↩
Topolino aveva già interpretato Asterix sulla copertina del tedesco Micky Maus #42 del 2005. In quell'occasione era invece Pippo a interpretare la parte di Obelix, opportunamente ingrassato da un cuscino ↩
Testata bimestrale umoristica di fine anni Novanta, gestita da Massimo Marconi e Tito Faraci, dove quest'ultimo scriveva anche brevi storie umoristiche ↩
A mostrare esplicitamente Asterix e Obelix in un fumetto disneyano ci pensa nel 2007 Vicar in Melting pot, storia inedita in Italia originariamente uscita in un volume di omaggi per Goscinny e Uderzo e successivamente pubblicata nel 2011 sul Journal de Mickey #2993 ↩