Una guerra futura contro un nemico sconosciuto. The Red Wing inizia con questo conflitto sullo sfondo, in cui agiscono (su livelli temporali diversi) un padre alla fine della sua carriera di pilota di caccia e suo figlio appena diventato pilota. E il tempo che non è così lineare come credevamo, anzi ogni volta viene teorizzato dai protagonisti stessi come un’entità sempre più intricata, prima un cerchio, poi un disco, poi una pila di dischi stratificati l’uno sull’altro.
Se volessimo dare un corrispettivo grafico, potremmo dire che la trama stessa di questo volume è circolare, un po’ come un serpente che si morde la coda (non a caso quest’immagine campeggia anche nella cover).
Che Jonathan Hickman fosse un appassionato di sci-fi, del resto, non è certo una novità. Viaggi nel tempo, paradossi e realtà alternative erano già ampiamente presenti in Fantastic Four o S.H.I.E.L.D. Qui l’autore si focalizza sul confronto fra generazioni (sua tematica ricorrente). Padri e figli, responsabilità e legami, il sogno di ereditare la Terra e viverla in armonia; e nella realtà, la ribellione contro un destino già scritto, in un luogo dove il futuro può essere già accaduto, quindi ogni tumulto perde di significato.
I disegni di Pitarra seguono bene il flusso narrativo, modificando in occasioni opportune forma, grandezza e contenuto delle vignette; volutamente meno dedito ai dettagli minuziosi, il suo stile risulta appropriato senza eccellere.
Abbiamo parlato di:
The Red Wing
Jonathan Hickman, Nick Pitarra
Traduzione di Fiorenzo delle Rupi
Panini Comics, giugno 2012
112 pagine, brossurato, colori – 14,00 €
ISBN: 9788865898949