Uomini e Topi è l’ultimo episodio di una storia in sei parti, nella quale sono stati rivelati molti dei segreti celati nel passato di Rat-Man, personaggi comico che gode di una meritatissima fortuna editoriale sempre crescente.
Questa esalogia, ed in particolare questo numero, ha rivelato ancora una volta non solamente la capacità e la verve comica dell’autore, Leo Ortolani, ma anche le sue doti di narratore. Quello che stupisce di Rat-Man, infatti, è che, pur essendo un fumetto spiccatamente umoristico, le sue storie reggerebbero bene anche senza battute o situazioni comiche: storie che poggiano su trame convincenti, e sulla capacità dell’autore di creare scene intense. Proprio come l’ultima vignetta di Uomini e Topi, dal forte impatto emotivo e dal sapore malinconicamente autobiografico. Senza nulla togliere al fatto, inopinabile, che Rat-Man sia uno dei personaggi tra i più divertenti in Italia, e che Ortolani abbia una naturale conoscenza dei tempi “tecnici” di una battuta.
A fare compagnia alla serie principale troviamo le strisce dell’Ultima Burba, tragicomiche vicende di vita militare, e Venerdi 12, con episodi sempre più grotteschi e non-sense.
Infine da segnalare la “sit-com” de I miei ragguardevoli sabati sera, di Michele Ampollini e Marcello Cavalli, storie poco serie di adolescenti emiliani, ormai appuntamento fisso dell’albo, e le pagine della posta, curate come sempre dallo stesso Ortolani, disponibilissimo nel rispondere ai suoi fedeli lettori.