I racconti intorno al fuoco dello Spirito con la scure

I racconti intorno al fuoco dello Spirito con la scure

Il Maxi Zagor #31 presenta una formula inedita per le avventure del Re di Darkwood grazie alla quale debuttano sul personaggio nuovi autori e stili.

A Lucca Comics 2016, durante un incontro per presentare i nuovi progetti legati a Zagor, il suo curatore e scrittore principe Moreno Burattini aveva annunciato che era in lavorazione una serie di storie brevi che avrebbero avuto come protagonista non tanto Zagor quanto la foresta di Darkwood e i suoi pittoreschi abitanti.
A quasi un anno di distanza questo progetto si concretizza nella trentunesima uscita del quadrimestrale Maxi Zagor che contiene sei storie raccolte in un unico racconto completo dal titolo I racconti di Darkwood.

La formula dell’albo, inedita fino a oggi nella vita editoriale del personaggio, è strutturata come i tipici racconti intorno al fuoco, dove una storia “cornice” – opera di Moreno Burattini e Raffaele Dalla Monica – racchiude sei singoli episodi che presentano un ritorno e una serie di esordi tra gli autori.

Più che il contenuto delle storie, abbastanza in linea con la tradizione avventurosa di Zagor, quello che vale la pena evidenziare è l’efficace e in alcuni casi innovativo approccio degli esordienti, sia a livello di scrittura che di disegni.
In particolare la componente femminile degli autori coinvolti, rappresentata dalla sceneggiatrice Gabriella Contu e dalla disegnatrice Lola Airaghi – le prime due donne in assoluto al lavoro su storie dello Spirito con la scure -, si merita la palma di più interessante interpretazione del personaggio e della sua epica narrativa.

Il racconto-cornice di Burattini e Dalla Monica è una tipica e classica avventura zagoriana sia nei modi e nei tempi della narrazione sia nello stile delle tavole. Se da un lato Burattini ha il pregio di reintrodurre – in un certo senso – nella storia un personaggio nolittiano come lo scrittore di Dime Novel Eddy Rufus, facendo sicuramente contenti gli appassionati zagoriani, dall’altro la narrazione soffre in alcuni passaggi di evidenti forzature dovute all’esigenza di cucire insieme i singoli episodi.

Il primo di questi vede il ritorno ai testi di Marcello Toninelli che, riprendendo i fili di una sua storia di oltre trent’anni fa (Il battello degli uomini perduti in Zenith Gigante #241), riporta in scena l’indiano Banack, il pard che affiancava lo Spirito con la scure prima dell’arrivo di Cico. Toninelli – per niente arrugginito e ancora a suo agio nella narrazione zagoriana – racconta ai lettori proprio come Zagor e Banack si conobbero, in una storia ricca di colpi di scena e dal ritmo sostenuto, che vede al debutto ai disegni il nathan neveriano Romeo Toffanetti. Lo stile del disegnatore, fatto di contrasti tra bianchi e neri che definiscono figure rappresentate con tratto nervoso e con abbondanza di linee cinetiche negli scontri e nelle sequenze di azione è una piacevole ed efficace novità sulle pagine di un albo zagoriano.

Disegni di Marcello Mangiantini

Di seguito troviamo Memorie dal passato scritto da Gabriella Contu e illustrato dallo zagoriano Marcello Mangiantini. La sceneggiatrice, che già aveva positivamente stupito per il suo buon esordio su Dylan Dog qualche mese fa, crea l’unica storia del volume che non ha per protagonista principale Zagor e anche la più convincente e interessante dal punto dei contenuti.
La vicenda è ambientata ai tempi della Guerra d’indipendenza americana è una bella riflessione sull’assurdità di qualsiasi conflitto bellico e, allo stesso tempo, sul valore e l’importanza della libertà. Il lieto finale a sorpresa non stona con la drammaticità delle pagine precedenti, anzi la Contu riesce a inserirlo come il naturale epilogo della vicenda.
Mangiantini dal canto suo usa bene l’espediente dei toni di grigio per illustrare la “storia nella storia” ed è bravo nella resa della precarietà quotidiana, della paura della morte e al contempo del grande coraggio che animava i coloni americani.

Voci sepolte vede un altro esordio ai testi, quello dello scrittore horror Paolo Di Orazio. Storia abbastanza scontata dalle venature gotiche e orrorifiche nelle quali lo sceneggiatore si muove a suo agio e che si caratterizza per il tentativo di Gianni Sedioli – altro classico disegnatore zagoriano – di rompere la griglia bonelliana, attraverso una serie di tavole dalla struttura libera. Alcune di esse però danno l’impressione più di esercizio manieristico che di rispondere a una vera necessità narrativa.

Da Nathan Never arriva su queste pagine anche Dante Bastianoni che affianca il veterano Luigi Mignacco in Sette Passi. Lo sceneggiatore dà vita a una storia dal montaggio sincopato e veloce che ci presenta uno Zagor a tratti spietato e molto astuto.
Bastianoni esordisce con una bella prova dominata da una splendida resa di Zagor e Cico soprattutto in espressivi primi piani e in una efficace sequenza muta di duello giocata sugli sguardi, su continui cambi di inquadratura e su impercettibili movimenti dei duellanti.

Disegni di Lola Airaghi

Chiudiamo con Brezza di luna, dove Moreno Burattini ritaglia un racconto su misura per lo stile di Lola Airaghi.
Quella della disegnatrice è, a parere di chi scrive, l’interpretazione più innovativa a livello grafico dell’intero albo. La Airaghi gioca con i contrasti tra luce e ombra, lavorando molto con le silhouette dei personaggi e rendendo efficacemente l’atmosfera crepuscolare di vendetta che permea l’intero racconto.
Da evidenziare anche la trovata della disegnatrice per rappresentare il flashback presente all’interno della storia, con vignette legate insieme alla struttura della pagina come fossero pelli che compongono un tipi o una lettiga indiani.

A conti fatti, Maxi Zagor #31 può considerarsi un esperimento riuscito con una formula che – mutuando quanto già avviene da alcuni anni su Color Tex e Dylan Dog Color Fest – può riservare spazi adeguati all’esordio di nuovi autori che hanno la possibilità di cimentarsi e prendere dimestichezza con un personaggio su una distanza meno impegnativa di una canonica storia di 94 tavole.

Abbiamo parlato di:
Maxi Zagor #31 – I racconti di Darkwood
Moreno Burattini, Marcello Toninelli, Gabriella Contu, Paolo Di Orazio, Luigi Mignacco, Raffaele Della Monica, Romeo Toffanetti, Marcello Mangiantini, Gianni Sedioli, Dante Bastianoni, Lola Airaghi, Alessandro Piccinelli (copertina)
SBE, settembre 2017
288 pagine, brossurato, bianco e nero – 6,90 €
ISSN: 977182645300470031

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