Sangue a ettolitri, violenza gratuita e sparatorie: no, non siamo nella Vice City di Grand Theft Auto, ma a Pupparopoli, dove il nostro (si fa per dire) eroe, Pupparino, sta lucidando le monete di Zio Pupparone “come si confá a un umile accattone”. I suoi nipotini Qvi, Quad e Dodecaedro Panteistico Omniscente arrivano, salutano gli zii e danno fuoco a Battista, reo di essere un “fottuto cane parlante, un insulto a nostro signore!”.
È questo il morigerato inizio di una delle quattro storie che compongo questo divertente volume fatto di comicità nonsense, situazioni pulp e violenza splatter. Se un episodio dei Looney Tunes fosse diretto da Quentin Tarantino, il risultato sarebbe molto simile a questa parodia Disney di Davide “Daw” Berardi.
Daw regala al lettore quattro avventure nelle quali Pupparino e i nipotini si incontrano e si scontrano con versioni alternative di famosi personaggi Disney. In Pupparino puppa la numero 1 i paperi affrontano la temibile strega romana Avoja (in questo universo il Vesuvio è a Roma). Per fortuna il ragno inventore Aracnimede fornisce loro assurde invenzioni per affrontare la fattucchiera come dei calzini anti-lava e… una pistola?
Nel secondo episodio, Pupparino e la fortuna di Gaaastone, facciamo la conoscenza del fortunatissimo cugino il cui nome deriva dal suo caratteristico urlo di dolore: “Gaaa”. Avete mai odiato il fortunato Gastone Paperone così tanto da volerlo veder patire supplizi infernali? Se la risposta è sì, adorerete quest’avventura. In questa versione il papero dal ciuffo biondo è, sì, baciato dalla dea bendata, ma la sua buona sorte non porta solo immense ricchezze ma anche… etterno dolore.
In “Ciao Fata!” Pupparino, alla ricerca di una partner che si accoppi con lui, si iscrive a Intinger, la app per intingere il biscotto. La competizione è agguerrita e Pupparino ricerca un aiuto magico rubando la bacchetta a un famoso personaggio Disney, la fata madrina. Purtroppo Pupparino non è una povera orfana vessata da madrine e sorellastre bisognosa di un “principo” per il ballo, quindi la fata si rivela restia a collaborare…
Nell’ultima avventura, Pupparino e le uova del mistero, i paperi ricevono una visita da Strutto, l’oca tuttofare di Nonna Puppera, un “senzafondo flaccido maledetto” che viene costantemente tiranneggiato e preso a sberle. Strutto è a Pupparopoli per recapitare l’invito a pranzo di Nonna Puppera, qui in versione Xenomorfo. Pupparino è pronto a tutto per partecipare al banchetto, anche a costo di passare sul cadavere di zio Pupparone.
Il mondo di Pupparopoli disegnato da Daw è frenetico, fatto di battute a getto continuo, variegate tecniche letali e da innumerevoli esclamazioni di “puppa”, accompagnate dal tradizionale gesto con le braccia. Lo stile è semplice ed essenziale, ma questo non va a scapito dell’espressività dei personaggi che riescono a far ridere anche solo attraverso sguardi e sequenze silenziose, che ricordano le scene mute e le espressioni basite del Rat-Man di Leo Ortolani, anche lui maestro della comicità nonsense.
Fumetto consigliato a tutti gli amanti del nonsense e delle parodie sopra le righe. Per tutti gli altri: PUPPA!
Abbiamo parlato di:
Pupparino
Daw
Feltrinelli Comics, 2023
128 Pagine, brossurato, colore – 18,00 €
ISBN: 9788807551420