Questo volume, presentato come un prequel di In prigione, di prossima pubblicazione sempre per Coconico, è veramente particolare e poco classificabile, in quanto ci troviamo di fronte ad una narrazione dove tre diversi piani di lettura si intrecciano, o meglio progrediscono parallelamente, e si alternano dividendosi a volte anche la stessa pagina. Così, intanto che l’autore, Kazuichi Hanawa, ci spiega la sua passione per i revolver, ci anticipa che per questo sarà condannato alla galera (in Giappone è penalmente perseguibile il possesso d’armi da fuoco), e nel contempo ci racconta di una sorta di via per l’ascetismo di una ragazza in un Giappone medioevale. Questo incedere sconnesso e scoordinato, o forse è meglio dire disordinato, è probabilmente una scelta estetica voluta dall’autore, che ci vuole far capire il suo perverso e colpevole amore per le pistole raccontando, nei minimi particolari, il restauro di un modello tutto arrugginito. Descrizioni minuziose dedica anche alla vita nel penitenziario, stretta in regole ferree ed assurde. Un manga di non facile lettura, ma molto affascinante (Alberto Casiraghi).
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(aggiornato il 22/09/2017)