Peter Kuper interpreta Franz Kafka

Peter Kuper interpreta Franz Kafka

"Gli Incubi di Kafka": una raccolta di 14 racconti interpretati dal bianco e nero e dall’estro dell’illustratore newyorkese.

1668439851985_0172Peter Kuper si era già cimentato con lo scrittore ceco mettendo il suo peculiare approccio grafico al lavoro sull’adattamento per il suo racconto più famoso: La Metamorfosi. Con questo volume l’autore newyorkese torna a confrontarsi con Franz Kafka adattandone diversi racconti raccolti nel volume Gli Incubi di Kafka, tradotto in Italia da Tunué.

Quattordici racconti per i quali il fumettista adotta un bianco e nero netto, scolpito, con poche digressioni lasciate al tratteggio. Alcuni sono racconti brevissimi, una manciata di pagine, dove più che una vera narrazione viene messa in scena una singola surreale e soverchiante situazione, degna dell’aggettivo nato proprio dalle produzioni del suo autore originale: kafkiano. Come ad esempio capita  nella storia di un uomo che si ritrova a fare da ponte umano, senza una reale ragione, o in quella di un filosofo attratto dal gioco della trottola in maniera maniacale, o ancora in quella di una talpa (o è un uomo?) ossessionato dal suo rifugio. E così via.

Più che racconti sembrano quasi delle oniriche poesie in forma di prosa. Il fumettista le mette sulla tavola cercando di trasferire parte di quei sentimenti di oppressione, straniamento e inquietudine che fanno parte dello stile e dei contenuti dello scrittore, con soluzioni che deformano e curvano le linee, che siano quelle delle forme delle vignette o quelle dei lineamenti di personaggi e delle loro proporzioni. Il nero è preponderante e riempie, opprime o si insinua.

Le figure sono grottesche, caricature dalle forme spesso geometriche e in cui le emozioni sembrano esasperarne i connotati, soprattutto bocche, denti e occhi, o ancora le deformazioni attuate dal disegnatore su forme e figure, che le trasformano in immagini metaforiche, dove le cose diventano altro: nasi mutano in canne di pistola o volti umani diventano giganteschi occhi.

incubi_kafka_p24L’episodio più lungo, il penultimo della raccolta, è l’unico che ha una struttura più canonica come racconto narrativo. Si tratta di Nella Colonia Penale, in cui un ufficiale particolarmente orgoglioso illustra a uno straniero l’inquietante macchina di giudizio e tortura utilizzata nel loro paese, capace di incidere le colpe sulla pelle dei condannati. Testo e approccio grafico non perdono le connotazioni surreali, grottesche e caricaturali, ma le ammorbidiscono un poco, al servizio della narrazione.

Gli Incubi di Kafka è un’opera dove, ancora una volta, Kuper mette in scena la sua personale ricerca, dove segno e disegno hanno l’obiettivo di costruire soprattutto senso, piuttosto che non inseguire una finalità estetica o limitarsi a una rappresentazione didascalica di una storia. Questa volta inoltre il pennino di Kuper è al servizio di un autore le cui corde si avvicinano molto a quelle del fumettista. Un’indagine, prima che una serie di racconti, ma soprattutto un viaggio in cui il nero della china porta a galla e rende visivamente tangibile l’angoscia e il disorientamento di cui è intessuta la poetica di Franz Kafka.

Abbiamo parlato di:
Gli Incubi di Kafka
Peter Kuper
Traduzione di Elena Dardano
Tunué, 2022
160 pagine, cartonato, bianco e nero – 19,90 €
ISBN: 99788867903535

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