Stigmate è un connubio perfetto tra il lento, inarrestabile cammino verso la fine già scritta di una storia, tra l'incedere ora delicato e rassegnato, ora disperato e agonizzante del racconto, e tra le lunghe linee nere, nervosi scarabocchi che si attorcigliano l'un l'altro fino a creare volti, paesaggi, luci e ombre.
Autori di questa storia per immagini sono Claudio Piersanti e Lorenzo Mattotti. Il secondo sarà certamente più familiare agli appassionati di fumetto: Mattotti è infatti uno dei più apprezzati illustratori del mondo, ed oltre a collaborare con alcune famose riviste (come il New Yorker e Le Monde), è autore di opere a fumetti intense e personali, che dimostrano tutta la sua abilità, oltre che di disegnatore, di narratore per immagini. Non possiamo non citare tra i suoi lavori Fuochi, Labirinti e Jekill & Hyde in coppia con Jerry Kramsky, e Caboto con Jorge Zentner, ma sono solo alcuni tra i tanti.
Claudio Piersanti è un autore che il grande pubblico conosce poco, ma che già da questa opera si rivela interessante per il modo delicato ed al contempo decadente di narrare la storia. Le sue opere possono essere scoperte nelle edizioni Feltrinelli: tra queste Casa di nessuno, L'amore degli adulti, Gli sguardi cattivi della gente, Luisa e il silenzio.L'incontro tra questi due artisti e le storie che entrambi hanno da raccontare, hanno prodotto questo romanzo grafico, edito da Einaudi nella collana Stile Libero nel 1999.
Protagonista senza nome di Stigmate è un uomo come tanti, non certo un santo, anzi una persona che si trascina nella vita senza nessuno scopo.
Quarantuno anni, forte bevitore, occupato solo saltuariamente, non evidenzia una spiccata sintomatologia psichiatrica. Tanto che si ribella quando qualcuno parla di stigmate.
Eppure un giorno, risvegliatosi da un sogno particolarmente intenso, trova nelle sue mani due fori sanguinanti, due misteri senza risposta. Saranno per lui l'inizio di una discesa verso il degrado: la perdita del lavoro, l'incendio della casa, la fuga da una città che tutto ad un tratto sembra più cattiva e più terribile, senza nessuna famiglia dove ripararsi, nessun amico, solamente persone che sperano in un suo miracolo, che accendono ceri per lui.
Perché Dio ha deciso di farmi impazzire?
Ormai sono matto… Perché proprio io?
Io neanche ci credo, in Dio, non ci ho mai creduto…
Faticosamente questo povero uomo riesce a trovare una nuova famiglia, ed incredibilmente l'amore, la serenità. Accolto dai giostrai dove un suo zio aveva vissuto, trasforma la sua maledizione in un baraccone del luna park, promettendo miracoli ai disperati in cambio di denaro.
Ma non si vergogna? È un cialtrone, non lo vedete?Tanti medici sono stati meno onesti di lui, e non lo hanno di certo guarito.
Ma questa felicità, lo si avverte nell'aria, non può durare. Le stigmate si chiudono, ma il sollievo che lasciano non sembra equiparabile al tormento che avevano provocato. Nell'aria, nelle pagine stesse del fumetto, si avverte la tempesta in arrivo. Prima sotto forma di vendetta da parte del precedente datore di lavoro, che distrugge la sua famiglia e la sua serenità, e poi sotto forma di forza della natura, di burrasca che spazza via tutto ciò che aveva, trascinando lontano sulle acque le persone care, la casa, il futuro.
Pensavo di aver toccato il fondo.
Pensavo che finalmente sarei morto.
Volevo finalmente sparire.
Non sentire più niente.
Il pianto versato sulla tomba della madre non è un pianto di liberazione, ma un pianto di definitiva resa, di abbandono di ogni speranza. Si apre così un nuovo capitolo della sua vita, che ci viene raccontato dal diario di Suor Anna. Sebbene dell'uomo forte di prima non rimanga che una anima smarrita, vuota, indifferente al mondo, lei non si dà per vinta.
È lontano, questo sì, molto lontano da noi, e non ha nessuna voglia di tornare.
Grazie al suo impegno, l'uomo che c'era prima si riaffaccia lentamente al mondo, aggrappandosi ad un libro di preghiere come ad una corda calata nel profondo pozzo della sua follia; in quelle preghiere trova le risposte di tutta una vita, accetta le prove a cui Dio lo ha sottoposto, trovando il vero miracolo a lui destinato.
Si può rinascere come sono rinato io… perché niente in realtà va perduto.
È il finale della sua storia, raccontato a uomini perduti come era lui, ai quali fornisce aiuto, cibo, coperte, ed un poco di calore umano.
Stigmante è un fumetto che segue la caduta di un uomo toccata da Dio in un modo che non può comprendere, un miracolo che non è nulla in confronto alla successiva rinascita. Moderna parabola, profondamente religiosa ed al contempo intrisa dei valori universali della persona umana, per i quali solo toccando il fondo più nascosto e desolato del proprio essere un uomo può risollevarsi.